Jean-Marie Gourio - Silenzio!

[Barramundi]

Come si respira Balzac?
Thomas Bernhard o Karen Blixen?
Come si respira Anatole France o Flaubert?
Paul Valery?
Steinbeck?
Si sposano le bevande e i libri?
E i cibi e i libri?
Gli abiti e i libri per creare un'armonia perfetta?
Che bere con Dostoevskij?
Cosa indossare con Marguerite Duras?
E con Peter Handke?

Se lo chiede il picaresco Jean-Marie Gourio - nuovo e nobile seguace della leggerezza funambolica elevata a genere da Pennac - in questo romanzo delizioso sulla passione della lettura. O meglio sul potere dei libri, sul loro reverenziale profumo di carta e d'inchiostro: presenze cartacee che spuntano ad arte da una tasca, capaci di tasformare "un coglione che sbevazza" in un "giovane uomo che legge".

Che cosa succede se un-non-lettore si innamora di una lettrice? Un paracadutista dolce e gentile, che non ha mai letto un libro in vita sua, e Mathilde, bibliotecaria dal fascino trasognato, perduta nei volumi che custodisce, vivono una travolgente e giocosa storia d'amore tra scaffali e librerie, in strabilianti sessioni d'amore nello stanzino della biblioteca in cui si riparano i volumi consunti dall'uso.

Lei è morbida, sensuale, irraggiungibile nella perfezione del connubio tra corpo e libro; lui arranca, ficcando il naso nei libri per carpirne il profumo, dissimulando letture tra un Kafka e un "Dostovski", esibito come prova d'amore e indicato a pubblico dileggio in un mercato popolare. In mezzo gocce di colla e bottiglie di Bordeaux. E un fantasma ricorrente: le 1275 anime di Jim Thompson, che il tempo e una tragedia antica hanno inesorabilmente fermato a pagina 27. La cui lettura il paracadutista innamorato affronta nel risolutorio finale.

Condisce il tutto una benevola razione di ironia che gioca coltamente sui modi di amare e beffare la letteratura.

[Miss Piggott]

Ecco, vedi, adesso voglio anche questo....
Basta, faccio un fioretto, non entro nell'area recensioni per almeno una settimana (qualcuno di voi ci crede?)
Comunque una bellissima recensione, mi ha proprio fatto venir voglia di leggerlo

[piccola ribelle]

Non riesco ad aggiungere altro all’esauriente recensione di Barramundi…se non un piccolo consiglio: leggetelo!