Si sono portati via anche i libri

[invisigot]

Copio e incollo da un famoso blogger

Scopro per caso su IndyMedia che lunedì 20 dicembre è stata effettuata una perquisizione particolarmente feroce nella sezione speciale del carcere di Biella (14 detenuti fra politici e non). Oltre a mettere tutto sottosopra, le guardie carcerarie hanno fatto una razzia "letteraria", portandosi via cose scritte e da scrivere (taccuini, posta, quaderni, eccetera), foto dei familiari, atti giudiziari, cartoline, buste, francobolli, parte delle musicassette, gran parte del vestiario, coperte (ne restano due a testa, come pare da regolamento interno, insufficienti al clima invernale di Biella).
Ma ciò che è grave è che hanno preso riviste e libri, dalla Bibbia al capitale di Marx, compresi quelli presi a prestito dalla biblioteca di Biella. Mussolini non limitò i libri a Gramsci, ma l'Italia di Berlusconi e Castelli si avvia a diventare peggio di quella del ventennio. E' possibile dare una mano a queste persone inviando loro libri e riviste per raccomandata. Facciamolo.

Nicola De Maria oppure Cesare Di Lenardo
Ario Pizzarelli
Casa circondariale
Via Dei Tigli, 14
13900 Biella

[Akila]

Sono senza parole, ho però letto l'articolo su Indymedia e i relativi commenti e pare che il carcere rifiuti i pacchi che contengono libri e riviste.

[TierrayLibertad]

Cose dell'altro mondo

Ciao
TyL

[Alliandre]

vabbè ragazzi, sarà roba da matti ma è un carcere ed è una sezione speciale, se il regolamento vieta i libri li vieta e basta, è un carcere, mica il ritz, in fondo se sono in carcere saranno ben lì per qualche motivo... OK adesso fucilatemi pure

[last-unicorn]

Il carcere dovrebbe *in teoria* anche aiutarti a tornare in società... e la possibilità di continuare gli studi e di istruirsi per questo è fondamentale.

[Herbert West]

assurdo e ignobile!!!!
Alliandre non è una fucilazione ma quale regolamento può vietare i libri??
Che motivo ci sarebbe? e poi come detto il carcere deve riabilitare e non mi pare che le manganellate abbiano mai riabilitato qualcuno al contrario dei libri.
L'impossibilità di leggere e studiare porta spesso alla delinquenza (o a fare il poliziotto x picchiare indisturbato: scusate ma quando ce vò...).

[Conf]

forse perchè, se mi arriva un libro dall'esterno, magari ci sono scritti dentro dei messaggi o degli ordini, e chi ha voglia di guardare ogni pagina per controllare ? Meglio non farli arrivare direttamente.

[Therese]

Conf, è per questo che i carceri dovrebbero avere biblioteche!

[Conf]

appunto. I libri interni dovrebbero essere piu o meno sicuri, sono quelli che arrivano da fuori che potrebbero dare problemi...anche se qui mi sembra di capire che li hanno tolti tutti.

[Alliandre]

Ok, avete ragione ma anche torto.
Sono d'accordo con Last-Unicorn: i carceri devono avere biblioteche.
Ma anche con Conf: se han vietato i libri in arrivo dall'esterno, essendo una zona carceraria di massima sicurezza il divieto è plausibile per evitare possibili trasmissioni di informazioni da e verso la persona in carcere; che so, tipo mafiosi che continuano a 'dirigere' gli affiliati (non esattamente una confraternita di san vincenzo) nonostante siano in carcere. In questo caso, mi spiace, ma niente libri
(OK, avrei potuto spiegarmi meglio fin dall'inizio )

[Ro e Principe]

Siamo con Aliandre.
Possiamo comunque proporci come gruppo culturale e proporre al direttore di installare una mini-biblioteca all'interno della struttura e di conseguenza sottoporre ad un comitato interno di valutare la possibilita' di inviare libri che verranno da loro verificati o, se troppo complicato, donati ad una biblioteca locale.
Ciao