Una storia come tante ( purtroppo)

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Meredith
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Una storia come tante ( purtroppo)

Messaggio da Meredith »

Mi permetto di scrivere un pezzo di vita di una mia carissima amica, vittima, insieme alla sua bambina, dei tempi, dello stato e della sua stessa sfortuna.
E’ una storia come tante ( purtroppo), una storia che indigna, sconcerta e delude quella gente onesta che crede nella giustizia.

Claudia, 28 anni, madre di una splendida creatura di 7 : Giulia.
Esempio di grande coraggio che si ribella al marito che la picchia, le impedisce di lavorare, la obbliga ad abbandonare le amicizie e cerca di manovrarle la vita con le sue assurde gelosie.
Inevitabile la separazione, nonostante il dolore per una bimba che a solo un anno deve subire l’assenza di un padre nella propria vita.
Già nei primi anni di separazione, il padre non provvede a nessun tipo di mantenimento, ma grazie al cielo intervengono i nonni materni, che, con infinito affetto e qualche stento economico, provvedono alla crescita di quell’esserino innocente.
Ma la sfortuna, accanita e spietata nemica dei deboli, impone la sua presenza ogni giorno, per mille motivi.
Il lavoro su cui contavano Claudia e i suoi genitori ( un esercizio a gestione familiare ) va a rotoli.
Forse colpa di una gestione disattenta a causa delle enormi preoccupazioni.
Per quanto ci si possa soffermare ad immaginare la vita di una bambina che cresce in una casa umida, con scatole al posto degli armadi, con merendine improvvisate con una fetta di pane raffermo, sforzandosi di farle credere che la cioccolata fa male al pancino, beh, per quanto impegno si possa mettere nell’immaginarlo, credo sia impossibile avere un quadro chiaro della situazione.
Giulia cresce, capisce, si rende conto che nella sua vita c’è una persona che, in teoria, dovrebbe occuparsi di lei, ma che ha preferito prendersi cura della figlia della nuova compagna ( 7 anni come lei ) , alla quale non manca nulla, ma soprattutto non manca l’affetto e la presenza del papà.
7 anni passati ad aspettare una lettera dal tribunale, da una casa umida all’altra, da una privazione all’altra.
Ora proviamo ad immaginare lo sguardo di questa bimba che vive di sogni, che spera in un cambiamento, che assiste impotente alle minacce di suicidio della nonna ( giovanissima ) che vive nella più inquietante depressione.
Giulia ha paura della vita, Giulia ha paura che un giorno suo padre possa ricordarsi di lei, di ritrovarselo all’uscita della scuola.

Giulia non conosce la parola “ odio ”, ma ha vissuto sulla sua stessa pelle la drammatica esperienza di un appuntamento col padre ( a soli 3 anni ) dove si è presentata con un vestitino in prestito, le gote imporporate da un timido accenno di imbarazzo, la delusione che cresceva col passare delle ore, mentre, in trepida attesa, immaginava come poteva essere la sensazione di avere un papà come tutte le sue compagne di scuola.
Una sensazione svanita e sostituita dalla consapevolezza che a suo padre non importava del suo vestitino e della sua emozione.

E lo stato che fa ?
Lo stato chiede tempo, pazienza, calma.
Tempo, eh ?
7 anni mi sembrano abbastanza sufficienti per definire e stabilire che il padre ha il DOVERE ASSOLUTO di provvedere a chi ha messo al mondo, nonostante questo non sia stato il frutto di un grande amore, ma solo ( e qui sale l’indignazione ) il risultato di una notte in cui un uomo si servì dell’alcool per prendersi con prepotenza la dignità e l’orgoglio di una ragazza che aveva davanti a se tutta la gioia di vivere.

Quanto alla pazienza e alla calma … sfiderei chiunque a mantenere un atteggiamento paziente davanti ai svariati avvisi di affidamento ai servizi sociali della bimba a causa delle impossibilità economiche.

Il 28 febbraio è prevista una ennesima udienza, dove si chiederà l’intervento di una bambina che dovrà testimoniare contro il padre che non ha mai conosciuto, se non dalle foto che la madre le mostra cercando di placare i rimpianti.
A questa udienza “ dovrebbe” presentarsi un uomo che sa di avere messo al mondo una vita …
L’uomo FORSE ci sarà, magari spinto dal timore di un provvedimento a suo sfavore, magari speranzoso di ottenere il tanto sospirato divorzio, o meglio ancora, dell’agognata richiesta di disconoscenza della figlia, con tanto di cambiamento di cognome, che lo liberi da ogni fardello, da ogni dovere, da ogni peso.

Si, magari quell’uomo sarà presente all’udienza, ma la sua coscienza ???
Se mai ne avesse una, di sicuro la lascerà a casa, custodita da una bimba che non è la sua.


PS: Se sentite il bisogno di regalare una parola di conforto, se avete voglia di far sentire una mano amica sulla spalla di una madre che non ha più lacrime … sarà mia premura far leggere le vostre impressioni a questa donna.
Di sicuro non sarà questo a risolvere la sua vita, ma avrà un motivo in più per crederci.
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silviazza
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Messaggio da silviazza »

Non voglio giudicare, ma qui manca qualche dettaglio.
nonostante questo non sia stato il frutto di un grande amore, ma solo ( e qui sale l’indignazione ) il risultato di una notte in cui un uomo si servì dell’alcool per prendersi con prepotenza la dignità e l’orgoglio di una ragazza che aveva davanti a se tutta la gioia di vivere
prima o dopo il matrimonio? Se prima, nessuno l'ha obbligata a sposarlo, se dopo, perché un marito dovrebbe prendersi la sua novella sposa prepotentemente? E se aveva già scoperto di stare con uno str...o... esistono gli anticoncezionali...

Comunque che ci vogliano 7 anni per risolvere la situazione legalmente è da brividi...
** Il vero scrittore non mette mai tutto nel suo libro; il meglio del suo lavoro si compie nell'anima dei lettori. (Rondelet) **
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Meredith
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Messaggio da Meredith »

E' stato prima del matrimonio.
Il matrimonio è stato solo una delle tante illusioni di Claudia, che , scopertasi incinta, ha sperato che quell'uomo cambiasse con la paternità.
le scelte erano limitate : O sperare nel cambiamento e nella coscienza di un uomo, o abortire ( cosa esclusa a priori), o caricarsi il ruolo di ragazza madre in un contesto sociale che l'avrebbe emarginata.

Col senno di poi, dovesse rispondere Claudia, sono certa che avrebbe scelto di farsi additare come ragazza facile piuttosto che passare questo calvario.
Ma valla a prendere una decisione del genere a 21 anni, senza un lavoro sicuro, con un fallimento dell'azienda del padre alle spalle, e con un bimbo in grembo.
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Meredith
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Messaggio da Meredith »

Comunque che ci vogliano 7 anni per risolvere la situazione legalmente è da brividi...
Pensa che non è nemmeno detto che finisca adesso.
BlackLilith
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Messaggio da BlackLilith »

Ti racconto una storia che inizia circa 24 anni fa, quando una bambina all'incirca aveva 5 anni e mezzo e il padre se ne andò di casa, lasciandola con la mamma che non lavorava (perchè lui non voleva lo facesse) e un affitto da pagare. La storia va avanti tra avvocati e aule di tribunale, prima la separazione, poi il divorzio, e la bambina che vedeva il padre una volta a settimana come da giorno canonico stabilito dai giudici. I soldi arrivavano sempre in ritardo, quasi mai puntuali, per mesi non sono arrivati per niente (e ancora lui deve qualche milione di arretrati). Nel frattempo la mamma si è fatta in quattro, trovando un lavoro, pagando un mutuo, dedicandosi completamente alla figlia, spendendo non so quanto per avvocati e varie, praticamente da sola visto che i genitori erano anziani e i fratelli tutti lontani, in altre città. La figlia voleva avere solo un papà, come tutti i suoi compagni di scuola, che avevano famiglie normali, anche se part-time, e non capiva cosa c'entrava lei in quel casino visto che lui sembrava volerle tanto bene, la teneva in un palmo di mano e ne parlava a tutti...poi la favola iniziò a cambiare colore e a farsi più scura, e un bel giorno la bimba un pò cresciuta smise di andare col padre quel giorno a settimana, perchè, dopo tante lacrime versate, si sentì profondamente presa per i fondelli. Tanto a lui non importava niente. Non so da quant'è che non la sente, 15 anni almeno, mai un augurio per le feste canoniche, compleanni, Natali, Pasque, niente di niente, uno straccio di bigliettino d'auguri, un regalino anche riciclato. Niente. Ma si sa, anche l'assegno che ormai doveva solo alla madre era evidentemente un peso, così ebbe la bella idea di rivolgersi anche al tribunale ecclesiastico. Non ti dico quello che ebbe il coraggio di sottoscrivere...ma poi la causa finì, perenta. La riaprirono anni dopo, andò avanti da sola perchè la madre non ne poteva più di sentire tante assurdità...e finalmente la sentenza definitiva. Matrimonio nullo anche per la chiesa. E ora la pratica che deve andare, di nuovo, al tribunale civile...roba di questi giorni, del mese prossimo. Una famiglia mai esistita, la possibilità di risposarsi anche in chiesa...ma, cosa più importante per il padre, anzi pseudo-tale, quella finalmente di smettere di dare anche quel misero assegno mensile alla ex moglie. Perchè, dopo che si è sempre fatto il porco comodo suo, strafregandosene dei sentimenti non dico della ex moglie quanto della figlia, calpestando tutti, riuscendo evidentemente a fare una vita normale (mi chiedo se dorme bene la notte), ora vuole farlo a gratis, senza pagare niente. Comodo no? Beh, anche i preti si sono prestati al suo teatrino...
Se penso a tutto quello che ho passato, penso a Giulia e mi viene da piangere, perchè mi rivedo alla sua età e la capisco. Ma le posso solo augurare di avere una mamma con le palle quadrate, come lo è stata la mia, nonostante mille difficoltà, e un giorno forse anche lei smetterà di piangere e si renderà conto di quant'è stata fortunata, insieme alla sua mamma, ad essersi levata di torno un essere del genere, che di padre ha solo il nome e non merita nemmeno quello. Fortunata per non aver vissuto litigate o botte tra i genitori dalla mattina alla sera. Se mi guardo indietro non so dire, in certi periodi, come ce l'abbiamo fatta io e la mamma. Come soprattutto ce l'ha fatta lei. Certo questa cicatrice dentro me la porterò per sempre, mi ci sono voluti anni per arrivare quasi a riderci sopra. Ora ne ho quasi 30, li compio a settembre. Ma, in certi momenti, mi rivedo ancora come quella bimba di 5 anni e mezzo, che si chiedeva tanti perchè. Per fortuna non tutti i padri separati si comportano come il mio, ma ahimè ci sono persone come lui, o anche peggio. Non so cosa consigliare. Se deve avere uno pseudopadrepart-time in questa maniera, forse è meglio non averlo per niente, e andare avanti ognuno per la propria strada. Sperando in una giustizia si, ma non in quella burocratica, dello stato o della chiesa. Sperando nella famosa ruota che gira. E che, prima o poi, quella persona possa raccogliere tutto il marcio che ha seminato durante la sua vita.
Ti prego solo di dare, da parte mia, un grande abbraccio a Claudia e Giulia, e di a Claudia che, se vuole, può scrivermi quando vuole, anche solo per sfogarsi. (magari ti mando in pvt la mia e-mail) Non è sola, purtroppo. E il suo tesoro più grande ce l'ha al fianco, ed è Giulia. Giulia che da grande sarà fiera di sua madre...
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lizzyblack
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Messaggio da lizzyblack »

Ti parlo da "fortunata", nata in una famiglia meravigliosa con altrettanto meravigliosi genitori. Ti parlo per raccontarti questo... di un bimbo che da quando è nato ha sentito solo i suoi genitori litigare. Ha avuto una madre che ben 3 volte è stata sul punto di andarsene per via dell'alcol. Una persona che è stata aiutata in tutto e per tutto, ma che ha scelto per sè, senza pensare a suo figlio. Ti parlo di un padre ottimo, a cui, per grazia del cielo o di no so che, il bimbo in questione è stato affidato. Di anni duri, di minacce, di corse a prenderlo e portarlo via quando lei dava fuori di matto. Ti parlo di carabinieri, avvocati, ospedali, centri di recupero. Ti parlo sempre dello stesso padre che, a tutt'oggi, con un divorzio, mantiene un bambino che adora, e una ex moglie che non fa un tubo, che passa le giornate e bere e fumare, nell'appartamento che ha tutto per sè, e che le abbiamo trovato noi. E che si alza dal divano solo per telefonare e minacciare.
Lo Stato, non lo tiro nemmeno in ballo. "Non si può fare nulla" è la risposta più ricorrente.
Ma oggi, quel bimbo, ormai ha quasi 15 anni. Per me non è un cugino, per me è un fratello. Passa le giornate qui, e torna a casa solo per dormire. E' diventato grande senza saperlo, e quando parla di sua mamma, lo fa in un modo che ti sconvolge, per la maturità, per la lucidità che usa.
Parole sante quelle di BlackLilith... arriverà quel giorno, quel giorno in cui anche Giulia capirà, senza speigazioni, che ci sono persone che non meritano posto nella sua vita.. Anche se, a volte, non possono scomparire. Ma sarà lei a cambiare. Sarà lei a diventare grande. Sarà lei a scegliere.
Mando un bacio ad entrambe, con l'augurio davvero di cuore che possano farcela Claudia è una ragazza giovane, deve farsi forza anche nei momenti peggiori, nei momenti terribili. Ne uscirà. La vita continua. Direi che se lo meritano.
Liz

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Messaggio da Therese »

Conosco la situazione, non direttamente, ma ho visto con i miei occhi un padre affettuoso dare la colpa della separazione con la moglie alle due figlie di 11 e 13 anni ed abbandonarle, cambiare di città pur di non vederle, non versare un soldo per loro, ignorarle quando anni dopo hanno cercato un contatto per fargli vedere i bimbi che erano nati, ha dei nipoti e non vuole neppure vederli, la causa è andata avanti con lui che rifiuta qualunque alimento, ora forse dovrebbero arrivare al punto di metterlo in galera se non paga e la moglie si fa scrupoli di fare una cosa del genere al padre delle sue due figlie e non sa se rinunciare. Claudia e Giulia, capita d'incontrare dei mostri di egoismo, ma capita anche di avere tanto amore intorno, tenete duro, non dategli la soddisfazione di vedere che è riuscito a distruggervi la vita, un bacio :heartkiss:
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

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silviazza
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Messaggio da silviazza »

Aula di disegno, seconda superiore

Compagna di banco: "Oggi è il compleanno di mio papà"
Silvia (che ignora la situazione familiare): "Fagli gli auguri anche da parte mia ;) "
Compagna di banco: "Non lo vedo da XX anni"
Silvia tira fuori qualche monosillabo perché non sa cosa dire


Un paio di anni dopo questa compagna decide di scrivere al padre perché è pur sempre suo padre, anche se ha piantato sua madre e lei, solo che è indecisa, ci pensa su.
Un giorno lei non viene a scuola e ci dicono che suo padre è morto.
Beh, ora solo lei può capire cosa sente adesso, quando avrebbe da dire cose ad una persona e questa persona non c'è più.

Ci sono casi e casi, lo so che spesso sono degli str..zi, lo so che forse parlo così perché non mi ritrovo in questa situazione ma (forse non è il caso di Giulia, è un po' piccola), secondo me, a questi uomini che hanno paura delle responsabilità si dovrebbe parlare...
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Meredith
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Messaggio da Meredith »

Ragazze, siete stupende, davvero.
Oggi, mentre scrivevo la storia di Claudia, mi chiedevo se fosse giusto raccontare una vicenda che vivo da spettatrice inerme e impotente.
Ero cosciente che non avrei risolto il problema di una madre, e tantomeno quello di una bambina dagli occhi tristi, ma non avrei mai immaginato che le vostre parole mi avrebbero spinta fino al punto di credere che queste storie potessero diventare un messaggio forte di speranza.
Mi sono permessa di stampare i vostri messaggi ed ho già dato notizia a Claudia di un regalo che le farò domani, quando la vedrò.
Sono certa che tutto questo le strapperà qualche lacrima, ma sono altrettanto certa che quel pianto non sarà amaro, ma colmo di affetto verso chi, come voi, crede in un futuro migliore.

Con il cuore in mano ... grazie.
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Meredith
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Messaggio da Meredith »

arriverà quel giorno, quel giorno in cui anche Giulia capirà, senza speigazioni, che ci sono persone che non meritano posto nella sua vita.. Anche se, a volte, non possono scomparire.
Lizzy, è questa la cosa che più mi sgomenta: Sentir parlare quella bambina, che dall'alto dei suoi 7 anni sembra una donna con un carico di sensibilità comune a poche, è come assistere ad una sorta di " mea culpa" straziante.
Nessuno, nè i nonni tantomeno la mamma, le da modo di pensare che la sua presenza in questo mondo sia stato motivo di sofferenza per alcuno, anzi !!!
Ma se la guardi dritto negli occhi, se la senti sussurrare, se percepisci quanto dolore c'è nel suo cuoricino ... sembra quasi che si faccia carico di tutto questo dolore.
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Frine
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Messaggio da Frine »

io ammetto di essere stata fortunata: intanto perché i miei genitori si sono separati senza troppi drammi, e perché tutto è avvenuto quando non ero più una bambinetta (avevo 16 anni).
Sono stata fortunata perché loro due si sono resi conto che non potevano più stare insieme come marito e moglie, ma il rispetto tra loro due non è mai mancato, ancora si vedono, parlano ecc.
Penso di capire come si sente Claudia perché ho visto il dolore di mia madre quando nessuno (a parte me e - paradossalmente - mio padre) le stava accanto nella sua scelta: per un bel po' di anni la sua famiglia l'ha come "ripudiata" (è una parola grossa, lo so..) proprio perché aveva deciso di separarsi. Claudia per fortuna ha l'appoggio della sua famiglia, ma capisco come ci si possa sentire impotenti, anche di fronte ad una bambina che chiede spiegazioni, che non si vuole far soffire e quant'altro.
I momenti duri, in queste situazioni, ci sono sempre, e ci si sente soli a lottare contro qualcosa di troppo grande, e si vorrebbe essere lasciati in pace e contemporaneamente avere l'appoggio di chi ti sta vicino.
Probabilmente quello che possiamo fare noi per Claudia e Giulia è proprio far sentire che siamo loro vicine.. Meredith, se mandi loro i nostri abbracci, aggiungi anche il mio!
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)

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Messaggio da Meredith »

Frine, grazie, sei un angelo.
Mi farò portavoce di speranza ... e credetemi, sento che nonostante questa sia una delle poche cose che posso fare per Claudia, è comunque un grande gesto.
Come mamma, come donna, come una di voi ... Meredith
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Messaggio da lizzyblack »

Meredith ha scritto:Sentir parlare quella bambina, che dall'alto dei suoi 7 anni sembra una donna con un carico di sensibilità comune a poche, è come assistere ad una sorta di " mea culpa" straziante.
Sì hai ragione, è straziante. Ma, ti dico una cosa.. ho imparato che i bambini sanno molto più di noi. Sono molto più di noi. Ed hanno reazioni, così inaspettate, così mature, che noi, di certo, non saremmo in grado di utilizzare..
Capisco quello che vuoi dire.. capisco che le persone che le vogliono bene cercano di proteggerla. Ma lei lo sa, anche se non sembra. Anche se sembra fragile. Ha la sua famiglia, ha te.
Liz

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Messaggio da BlackLilith »

Tu stai male, ma vedi la mamma che soffre quanto te, forse di più...così magari non le puoi raccontare tutti i problemi, i pensieri che hai, per non farle un dispiacere. E cerchi di minimizzarli per quello che puoi, tenendotene qualcuno dentro (perchè non conoscevi nessuno col tuo stesso problema, e di dirli agli altri ti vergognavi), viaggiando con la fantasia, leggendo tante storie nei libri per farti compagnia (visto che sono anche figlia unica). Cerchi piuttosto di regalare un sorriso anche se non ne avresti la minima voglia. E speri, giorno dopo giorno, che tutto passi, prima o poi. Perchè alla fine capisci che un padre non ce l'hai e non ce l'avrai mai. Alla fine ci si rassegna a questo. Ma la mamma c'è, e la famiglia è di due persone e basta.
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Messaggio da Meredith »

Ma la mamma c'è, e la famiglia è di due persone e basta.
Due persone fiere ed orgogliose per avercela fatta comunque. :heartkiss:
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