richiesta informazioni

[samuele.cafasso]

gentili amici del bookcrossing genovese,
come collaboratore del secolo mi piacerebbe fare un pezzo sul bookcrossing a genova. qualcuno di voi è disponibile a mandarmi una mail con il suo indirizzo o melgio ancora il suo cellulare all'indirizzo samuele.cafasso@gmail.com in modo che io possa contattarlo successivamente per una chiaccherata insieme?

grazie, saluti samuele

[campalla]

Ho contattato il Sig. Cafasso, che aveva postato un messaggio sul mio blog. Mi spiegava che il Secolo XIX dopo il pezzo che aveva già fatto sul BC in generale, vorrebbe scrivere un articolo sulla "vita quotidiana" dei corsari genovesi (dove ci incontriamo, quanti siamo, ecc.).

Vorrebbe fare una chiacchierata di persona, e sarà a Genova sabato o domenica. Mi piacerebbe però che fossimo un po' a parlare con lui, che ne dite?

[ilmagodilussino]

cavolo! non un collaboratore qualsiasi, ma il collaboratore del secolo
vai così campalla

[campalla]

il collaboratore del secolo

[ilmagodilussino]

comunque sii irremovibile: nell'intervista sottolinea che non tutti i bookcrossers sono cretini come me

[mattopaz]

ditemi dove equando e ci sarò. è meglio essere in 2 o3 per consentirgli di vedere come il bookcrossing sia aperto a tutti belli, scemi e brutti.
IO vado arappresentare gli scemi.
Ciao
Matteo

[campalla]

è meglio essere in 2 o3

d'accordissimo... pure di più! dai, dai, aderite numerosi


Io mi sa che posso rappresentare i fuori di testa...

[chrx]

aderite numerosi

Presente ! quando si fa?

[campalla]

Allora, mi ha chiamata proprio adesso.

Interview time: sabato 18 ore 11.00 a.m. davanti al Ducale (lato De Ferrari).

RSVP

[chrx]

A domani allora !

[moeren]

Fateci sapere come è andata!

[campalla]

Beh, direi che è andata bene
Abbiamo portato Samuele da Mielaus, così ha potuto vedere dal vivo la nostra mitica BCZone... e da quel che ho capito un fotografo passerà di lì questa settimana. Poi gli abbiamo fatto una testa così sul bookcrossing, su come funziona, su quel che facciamo qui a Genova, dove ci riuniamo, quanti siamo ecc. Ovviamente gli abbiamo spiegato che siamo tutti bellissimi, simpaticissimi, intelligentissimi

Insomma, abbiamo passato un'oretta molto piacevole a chiacchierare, alla fine della quale è scattato pure il momento carramba che sorpresa, visto che si è scoperto che Samuele aveva scritto un pezzo sul coro di cui fa parte mattopaz...

Non ci resta che attendere la pubblicazione dell'articolo

Ah, dimenticavo: lo si è invitato al prossimo meetup!

[chrx]

Ovviamente gli abbiamo spiegato che siamo tutti bellissimi, simpaticissimi, intelligentissimi

Quando si dice la disinformazione !

[mattopaz]

Non si tratta mica di disinformazione . E' la verità. Siamo tutti bellissimi, simpaticissimi e intelligentissimi.
L'importante è esserne convinti
Matteo

[starina]

Grandissimi!!! leggo solo ora...peccato avrei potuto esserci, cmq sono molto contenta!!!

[campalla]

L'articolo è uscito sull'edizione genovese de Il Secolo XIX sabato scorso!

Io non l'ho visto, però Samuele mi ha mandato via e-mail il testo pubblicato, ve lo incollo qui

Tra di loro si chiamano corsari, condividono la passione della letteratura e hanno deciso di liberare i libri delle loro case in giro per i carruggi della città. Sono i bookcrosser genovesi, "adepti" di una pratica nata in America che oramai spopola in tutto il mondo. Il bookcrossing consiste nel lasciare un libro che si è letto ed è piaciuto in giro per la città con un biglietto. Con la speranza che chi lo raccoglie lo legga, lasci sul biglietto le sue impressioni e poi rilasci il libro su una panchina, o in una piazza, formando così una catena di lettori sempre più lunga. Ma dove vengono lasciati a Genova i libri che viaggiano di mano in mano? E chi sono i "liberatori" dei romanzi che girano per la nostra città?

Per scoprirlo bisogna mettersi al computer e fare un po’ di ricerca. Nato come movimento spontaneo infatti, il bookcrossing si è presto dato un’organizzazione più strutturata, trovando in Internet il mezzo ideale per i propri scopi. Su Internet infatti i bookcrosser fissano i loro appuntamenti nazionali e regionali, discutono, si scambiano informazioni su dove trovare i libri liberati in città. A spiegarlo è Michela, 28 anni. Su Internet si fa chiamare campalla, e insieme ad altri due corsari altrettanto giovani, Christian (chrx) e Matteo (mattopaz) mi introduce a questo mondo: "Gli iscritti genovesi del bookcrossing sono circa duecento. Ma a vederci e a partecipare più attivamente siamo meno, diciamo una quindicina, venti". I corsari genovesi si incontrano ogni secondo martedì del mese per un aperitivo, una cena assieme. Ma soprattutto col passare degli anni si sono dati un’organizzazione più robusta. Se il bookcrossing più autentico prevede che i libri vengano lasciati n ei posti più strampalati della città, oggi a Genova si è scelto di attivare dei punti di raccolta un poco più ufficiali, dove si possono trovare diversi libri e dove lasciare i propri con meno rischi che vadano persi. Tre i punti di raccolta: in Vico della Rosa, nel negozio di miele Mielaus. Nella copisteria Cavalleri, in Via Lomellini, al "Caffè Equo e Solidale" di Piazza Tommaseo. Ma è soprattutto il web a permettere il monitoraggio. Su ogni libro infatti si trova un codice: chi raccoglie il libro deve andare all’indirizzo www.bookcrossing.com, digitare il codice e scrivere dove in quel momento il libro si trova. Così ognuno può controllare il percorso dei volumi. Ma questa non è l’unica opzione possibile: c’è anche la caccia. Uno scrive su Internet che lascerà un libro a una certa ora in un certo posto. Poi spetta alle persone andarlo a cercare: "c’è chi è molto preciso" sostiene Matteo "e chi invece complica le cose per divertimento. Una volta mi è capitato di leggere di uno che affermava di aver lasciato un romanzo all’Ikea. Da qualche parte, non meglio specificato".

Qualche volta però, nello spirito più autentico del bookcrossing, i genovesi lasciano ancora i libri nei posti più disparati: "ne abbiamo lasciati – dicono - sull’ascensore di Castelletto, alla Facoltà di Lettere, in Piazza Rossetti e al Porto Antico. Di molti non se ne hanno più notizie, altri ricompaiono dopo lungo tempo. Di nessun volume si può dire che è stato perso per sempre. Il bookcrossing è anche un gioco, con la speranza che ogni libro incontri la persona giusta".

Poi se magari riuscissimo a recuperare l'edizione e a digitalizzare l'articolo...

[chrx]

Mi chiedevo giusto qualche giorno fa come fosse poi andata a finire la storia della nostra intervista ... mi metto subito alla ricerca di copie del secolo di sabato scorso

[moeren]

Ho l'articolo già scannato, chi lo volesse me lo chiedesse.

[campalla]

Che bello, perché non lo mandi a MarcoWeb? Così lo mette nella rassegna stampa del sito...

[moeren]

Mi mandi la sua email?