Aforismi, citazioni da libri e anche pensieri propri!

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orsomarso2
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Messaggio da orsomarso2 »

Un giorno si svergliò, uscì dal letto, csese nel parco, arrivò sul bordo dello stagno e quel che vide fu: nulla. una altro si sarebbe accontentato. ma è costitutiva del genio un'ostinazione illimitata che lo porta ad inseguire i propri scopi con un'ipertrofica ansia di perfezione. Monet iniziò a dipingere: ma chiusoi nel suo studio. NNemmeno per un attimo pensò di montare il cavalletto sui bordi dello stagno, di fronte alle ninfee, le avrebbe dipinte rimanendochiuso ne suo studio, e cioè confinato in un luogo da cui, per attenersi alla verità dei fatti, quelle ninfee non poteva vederle.

Alessabdro Baricco - City
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

“…..Shakespeare dice che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, ma, in realtà, la traduzione “sostanza” non è esatta, perché dovremmo dire: trama, tessuto. È qualcosa che ci riveste.”


Il guardiano dei sogni Paolo Maurensig
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere

Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Io sono lieto.
Siatelo anche voi”


Giovanni Paolo II
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orsomarso2
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Messaggio da orsomarso2 »

POOMERANG (non dicendo) - ame piace andare sott'acqua. Là sotto è diverso. Non c'è rumore, non puoi far rumore, anche se vuoi, non puoi farlo, è senza rumore, là sotto. Ti muovi lento, non è che puoi fare dei gesti bruschi, o che so, dei gesti veloci, devi muoverti lento, tutti sono costretti a muoversi lenti. Non ti puoi far male, non ti possono dare quelle stupide pacche sulle spalle, o cose del genere, è un bel posto. Soprattutto, è il posto ideale per parlare, lo sa? quello mi piace davvero, parlare la sotto, è il posto ideale, puoi parlare e...puoi parlare, ecco, tutti possono aprlare, chiunque, se vuole, può parlare, è fantastico come siparla là sotto. Peccato solo che non c'è mai...non c'è quasi mai nessuno, questo è il vero difetto della faccenda, che lì sotto non c'è nessuno, a parte te, volgio dire, sarebbe un posto fantastico, ma non c'è quasi mai nessuno, a cui parlare, di solito, non citrovi mai nessuno. E' un peccato non crede?

Alessandro Baricco - City
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orsomarso2
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Messaggio da orsomarso2 »

- Gli uomini hanno idee.

Il prof. Mondrian Kilroy diceva che le idee sono come galassie di piccole intuizioni, e soteneva che sono una cosa confusa, che si modifica in continuazione ed è sostanzialmente inutilizzabile a fini pratici. Sono belle, ecco tutto, sono belle. Ma sono un casino. Le idee, se sono allo stato puro, sono un meraviglioso casino. Sono apparizioni provvisorie di infinito, diceva. Le idee "chiare e distinte", aggiungeva, sono un'invenzione di Cartesio, sono una truffa, non esistono idee chiare, le idee sono oscure per definizione, se hai un'idea chiara, quella non è un'idea.

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Cheryl Summerbee, una delle addette al check-in della British Airways al Terminal Uno di Heathrow, invece, non si lagnava mai di annoiarsi. Anche se i passeggeri che passavano per le sue mani la notavano appena, lei li osservava con grande attenzione e rendeva più interessante il proprio lavoro facendo una rapida valutazione del loro carattere e trattandoli di conseguenza. Quelli che erano villani o arroganti o comunque antipatici li sistemava in posti scomodi o molto disturbati, vicino ai gabinetti o di fianco a madri con bambini che strillavano. Quelli che le facevano un’impressione favorevole, li ricompensava con i posti migliori e ogni volta che era possibile li metteva vicino a un rappresentante dell’altro sesso particolarmente attraente. Nelle mani di Cheryl Summerbee l’assegnazione dei posti era un’arte sottile, delicata e complessa, come l’operazione di abbinamento dei clienti con un appuntamento “alla cieca” che compiono le agenzie dei cuori solitari.


Il professore va al congresso David Lodge
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orsomarso2
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Messaggio da orsomarso2 »

- Gli uomini esprimono idee che non sono loro.

-Vuole scherzare?
-Sono serissimo.
-Come fanno a esprimere idee che non sono loro?
-Diciamo che non sono più loro. Lo erano. Ma molto rapidamente gli scappano di mano e diventano creature artificiali che sisviluppano in modo quasi autonomo, e hanno un solo obiettivo: sopravvivere. L'uomopresta loro la sua intelligenza ed esse la usano per diventare sempre più solide e precise. In un certo senso, l'intelligenza umana lavora costantemente per dissipare il meraviglioso infinito caos delle idee originarie e sostituirlo con l'inossidabile compiutezza di idee artificiali. erano apparizioni: adesso sono oggetti che l'uomo impugna, e conosce alla perfezione, ma non saprebbe dire da dove vengono e in definitiva che diavolo di rapporto abbiano ormai con la verità. In un certo senso non gliene fraga nemmeno più di tanto. Funzionano, resitono alle aggressioni, riescono a scardinare le debolezze altrui, non si rompono quasi mai: perchè farsi domande? L'uomo le guarda, scopre il piacere di impugnarle, di usarle, di vederle in azione. prima o poi, è inevitabile, impara che le sipuò usare per combattere. Non ci avevo mai pensato, prima. Erano apparizioni: aveva giusto pensato di farle vedere agli altri, tutto lì. Ma col tempo: più niente di quel desiderio originario si salva. erano apparizioni: l'uomo ne ha fatto delle armi.

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Il cervello è un organo meraviglioso; comincia a lavorare nel momento in cui ti svegli al mattino e si ferma solo quando arrivi in ufficio.

Robert Lee Frost



interessante!! :lol:
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

All’improvviso, tutto gli tornò alla mente, e fu come se una nube fosse passata davanti al sole. Jill e zia Nora uccise in giardino. E poi zio Jack abbattuto sopra la Germania. Provò un subitaneo senso di gelo nei confronti di Rudolf. Non che fosse da biasimare personalmente, ma gli sembrava in un certo senso di tradire i morti, intrattenendosi tanto familiarmente e amichevolmente con un tedesco. Se due popoli si detestavano al punto di uccidersi a centinaia e a migliaia, l’odio non avrebbe dovuto durare più a lungo di sei anni? Appena ebbe formulato mentalmente questa domanda, il ragazzo comprese che avrebbe potuto esserci un’altra risposta. Se l’odio aveva una vita così breve, allora la guerra stessa era stata senza scopo. Eppure era stato necessario fermare Hitler: persino Rudolf lo ammetteva. Ma, a sentire lui, i tedeschi avevano detestato Hitler quanto i britannici. No, non poteva essere vero. Era impossibile che un solo uomo fosse stato responsabile di… Dovevano esserci stati moltissimi altri individui risposti a fare ciò che lui ordinava. Come quelli che dirigevano i campi di concentramento. Per fare una cosa simile, bisognava che ci fossero molti uomini malvagi quanto Hitler.
“Tu sapevi degli ebrei?” chiese Tim, avventatamente.
Rudolf fece una risata sarcastica. “Ah, ecco quella che gli americani chiamano ‘una domanda da un milione di dollari’. Tutti i tedeschi di una certa età vivono nella paura di sentirsela fare.”
Perché sapevano?”
”Sapevano che cosa? Questo è il problema. Naturalmente eravamo a conoscenza del fatto che stava accadendo qualcosa di terribile agli ebrei: non credere a chi ti dice qualcosa di diverso. Ma la maggior parte di noi non sapeva fino a che punto fosse terribile. Ed era pericoloso fare domande. “
“Ma se qualcuno avesse domandato?”
Rudolf si strinse nelle spalle. “Non sto trovando scuse. Cerco di spiegare. Vivevamo nella paura. Se non puoi capire, allora tu sei stato fortunato”.
Alla mente di Timothy si affacciò una cosa che gli aveva detto Don: “La storia è il verdetto dei fortunati sugli sfortunati, di quelli che non c’erano su quelli che c’erano. Gli storici sono così maledettamente moraleggianti.”

Fuori dal guscio David Lodge
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orsomarso2
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Messaggio da orsomarso2 »

Un uomo dice:
- Tu chiudi il becco! Le donne non sanno niente della guerra.
La donna dice:
- Non sanno niente? Coglione! Abbiamo tutto il lavoro, tutte le preoccupazioni,: i bambini da sfamare, i feriti da curare. Voi, una volta finita la guerra siete tutti degli eroi. Morti: eroi. Sopravvissuti: eroi. Mutilati: eroi. E' per questo che avete inventato la guerra, voi uomini. E' la vostra guerra. L'avete voluta voi, fatela allora, eroi dei miei stivali!

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matilda6mitica
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Messaggio da matilda6mitica »

"Il cervello è come il paracadute:
per funzionare bisogna che sia aperto."

Pierre Daninos
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Messaggio da orsomarso2 »

"Il cervello è come il paracadute:
per funzionare bisogna che sia aperto."

Pierre Daninos
Questa la conoscevo, ma l'avevo vista firmata da Frank Zappa, e tra l'altro credo di averla vista anche come firma di qualche BC.
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matilda6mitica
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Messaggio da matilda6mitica »

ke dirti? io l'ho visto così... ma è cmq "l'apertura" che conta, no? :wink:
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bicebb84
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avete mai letto B. Yoshimoto?

Messaggio da bicebb84 »

"Gli esseri umani, ovunque si trovino, quando vedono in lontananza, avvolto nella foschia, il porto verso cui sono diretti, capiscono cosa significhi essere uno straniero"

"Per quanto uno possa invecchiare, l'amore è qualcosa che nel momento in cui te ne rendi conto, ormai lo stai già vivendo. Ce ne sono di 2 tipi; quelli di cui si riesce a vedere la fine e quelli di cui non è possibile. Siamo soltanto noi stessi che possiamo dire di quale dei 2 si tratti.
Il fatto che non si riesca a vedere la fine, è il segno che si tratta di qualcosa di enorme"

da TSUGUMI di Banana Yoshimoto

se vi capita provate a leggere anche le lettere che scrive ai sui lettori alla fine dei libri...sono semplicemente splendide.
Just need to get closer, closer. (Travis)
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ilmagodilussino
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Messaggio da ilmagodilussino »

Il fumare lo aiutava molto davanti alle donne, a cui il fumo piace, anche perché lo ritengono, e magari con ragione, un gradevole presagio dell'arrosto.

(Carlo Emilio Gadda)
cicio no xe per barca
raccolto da IMDL

cent coo cent crapp
cent cuu dusent ciapp

raccolto da Piero Chiara

quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro
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orsomarso2
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Messaggio da orsomarso2 »

Volevo diventare scrittore, scrivere libri, era il sogno della mia giovinezza, ne avevamo spesso parlato insieme, mia sorella e io. Lei credeva in me, io anche credevo in me, ma sempre meno e, alla fine, quel sogno di scrivere libri l'avevo totelmente dimenticato. Ho solo cinquant'anni. Se smetto di fumare e di bere, o piuttosto di bere e di fumare, potrei anche scriverlo un libro. Dei libri no, ma un libro forse si. Sono convinto, Lucas, che ogni essere umano è nato per scrivere un libro, e per nient'altro, Un libro geniale o un libro mediocre, non importa, ma colui che non scriverà niente è un essere perduto, non ha fatto altro che passare sulla terra senza lascaire traccia.

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Messaggio da piccola ribelle »

La disoccupazione rende filosofi. Ieri Matteo ha macchiato il sedile con il gelato. Una volta l’avrei sgridato. Invece l’ho guardato e ho visto che era dispiaciuto. Così non gli ho detto niente.

Nel ricordo mi vedo uscire dalla città. Inserire un Cd nel lettore Alpine. È un vecchio disco di Beth Orton, Daybreaker. La musica mi avvolge e calza il mio umore come un guanto.
Mi ricordo che all’incrocio del Bar Paradiso un’auto con una targa straniera mi ha tagliato la strada. L’ho evitata solo frenando di colpo e rischiando di farmi tamponare da dietro. Un mese fa mi sarei incazzato.
Mia moglie ha notato il mio cambiamento. E io ho notato che lei l’ha notato. Ma non mi ha detto niente. Immagino che avrà pensato a un’altra donna.
Marta non sa che sono rimasto senza lavoro. Sa che il momento non è dei più felici, tutto qui. All’inizio non le ho detto niente perché non volevo che si preoccupasse. Poi sono stato zitto perché ormai ero stato zitto troppo a lungo. È così che vanno le cose.

Lo stato dell’unione Tullio Avoledo
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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

"Il concetto di sviluppo sostenibile, la nonviolenza, la democrazia non sono made in PCI"

Anonimo militante comunista, in "La cosa" di Nanni Moretti.
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
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draghella
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Fiabe al telefono

Messaggio da draghella »

C’era una volta un omino di niente, era vestito di niente e calzava
scarpe di niente.
Si mise in viaggio su una strada di niente che non andava in nessun
posto.
Incontrò un topo di niente e gli domandò: «Non hai paura del gatto?
».
«No davvero, - rispose il topo di niente, - in questo paese di niente
ci sono soltanto gatti di niente, che hanno baffi di niente e artigli
di niente. Inoltre, io rispetto il formaggio. Mangio solo i buchi.
Non sanno di niente ma sono dolci».
«Mi gira la testa», disse l’omino di niente.
«È una testa di niente: anche se la batti contro il muro non ti farà
male».
L’omino di niente, volendo fare la prova, cercò un muro per batterci
la testa, ma era un muro di niente, e siccome lui aveva preso
troppo slancio cascò dall’altra parte. Anche di là non c’era niente
di niente. L’omino di niente era tanto stanco di tutto quel niente
che si addormentò. E mentre dormiva sognò che era un omino di
niente, e andava su una strada di niente, e incontrava un topo di
niente e mangiava anche lui i buchi del formaggio, e il topo di
niente aveva ragione: non sapevano proprio di niente.

Da “Fiabe al telefono”
L’OMINO DI NIENTE
di Gianni Rodari :wink:
"te tuntugna che me fricugni"
d.
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orsomarso2
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Messaggio da orsomarso2 »

Mentre ci sedevamo, con i piedi sugli alari, mi ha fatto osservare che il fuoco aveva molteplici avatar dei quali l'inferno era senz'altro il meno convincente. "Il fuoco è stato associato all'inferno solo per analogia con il supplizio del rogo inflitto dall'Inquisizione agli eretici e gli stregoni. Prima di allora il fuoco, come fonte di luce e di calore, era simbolo divino, presenza sensibilie di Dio, manifestazione dello Spirito Santo".

MICHEL TOURNIER - Le Meteore
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