Il racconto dell'ancella - Margaret Atwood
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Il racconto dell'ancella - Margaret Atwood
Il racconto dell'ancella - M. Atwood
Ponte alle grazie; 328 pag; 14,50 euro.
Margaret Atwood, per chi non la conoscesse, è una delle più importanti scrittrici e poetesse di lingua inglese viventi. Ha scritto numerosi romanzi, tra cui il meraviglioso L’assassino cieco che le è valso un meritatissmo Booker Prize. Il racconto dell’ancella è il suo libro più famoso e controverso. Io ne ho letto una copia BC in inglese che non è più in mio possesso, per cui utilizzerò una copia in italiano per le citazioni...
Per iniziare, Il racconto dell’ancella è un libro agghiacciante, nel senso che fa proprio venire i brividi dal momento che quello che descrive possiede una verosimiglianza sorprendente, e certamente trova ispirazione in certe pulsioni puritane che animano la società nordamericana (non a caso il romanzo – di un’autrice non americana, ma canadese - ha suscitato fortissime polemiche negli Stati Uniti e non vorrei sbagliarmi ma è stato messo all’indice come libro bandito o comunque challenged, come dicono gli “ammericani”)
Allora, il romanzo potrebbe essere superficialmente definito “di fantascienza”, dal momento che è ambientato in un mondo post-atomico, e precisamente nella Repubblica di Galaad, territorio comprendente una vasta parte della costa occidentale degli Stati Uniti.
La Repubblica è uno stato cristiano teocratico basato sul controllo – e di conseguenza lo sfruttamento – del corpo femminile. In un territorio sconvolto dalle radiazioni le ancelle sono le uniche donne che non hanno perso la fertilità, e hanno il compito di garantire una discendenza alla élite dominante. Nel caso non riescano nel loro compito, nel caso cioè in cui non riescano a portare a termine la gravidanza, vengono mandate ai lavori forzati nelle colonie infestate dalle radiazioni, il che equivale ad una morte certa.
Perché nella Repubblica di Galaad l’infertilità è – come dicono le Scritture - una colpa delle donne. L’infertilità maschile semplicemente non esiste.
Le ancelle ricevono un nome diverso in ogni casa in cui vengono mandate, così che Difred è l’ancella che appartiene a Fred, ma diventerà Diwarren o di chiunque altro verrà dopo di lui. Perché qualcun altro verrà sicuramente, dopo di lui. Di questo si assicurano i Custodi e le spie (gli Occhi), e a monte le Zie, donne di una certa età che non potendo servire la Repubblica come ancelle, addestrano le stesse all’obbedienza alle leggi dello stato e ai suoi padroni.
Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell’anarchia c’era la libertà di. Adesso vi viene data la libertà da. Non sottovalutatelo. (...) Siete una generazione di transizione, diceva Zia Lydia. Per voi è più difficile. Per quelle che verranno dopo, sarà più facile, perché accetteranno il loro dovere con cuore volenteroso.
Non diceva: perché non avranno ricordi.
Diceva: perché non vorranno cose che non possono avere.
Le ancelle vestono sempre e solo di rosso, e con un copricapo che ne occulti i capelli, di modo che tutti sappiano sempre chi sono e qual è il loro compito.
Loro non devono vedere altro che le alette bianche, un tratto del viso, il mento e parte della bocca. Gli occhi no.
Le ancelle non possono parlare con gli uomini, se non con il loro padrone; hanno il permesso di uscire, ma devono scambiare il numero minimo di parole con i negozianti e le forze dell’ordine che presidiano le città. Le ancelle non devono nemmeno parlare tra di loro, se non il minimo indispensabile.
Le Marta, ovvero le governanti, le disprezzano.
Le Mogli le tollerano a malapena, costrette come sono a sopportarle nel loro letto e a partecipare all’umiliante rituale di fecondazione stabilito dalle leggi della Repubblica.
Non tutti gli uomini hanno il permesso di avere una donna, e così in molti le desiderano e, talvolta, le violano.
Questo è il mondo in cui vive Difred, strappata alla sua vita di moglie, madre e lavoratrice e costretta a diventare un’ancella. Agli albori della Repubblica infatti, quando nessuno credeva che le cose sarebbero sul serio cambiate, alle donne viene revocato prima il permesso di lavorare, in seguito quello di essere titolari di conti in banca, poi quello di possedere qualunque cosa, infine di lasciare il paese. Ed è proprio durante un tentativo di fuga oltreconfine che Difred, di cui non scopriremo mai il vero nome, perde la sua famiglia per divenire una serva della Repubblica.
Giunta nella sua nuova casa e divenuta Difred, la donna scopre molto lentamente l’esistenza di un movimento di Resistenza all’oppressione della Repubblica. E scopre anche che le leggi che il popolo deve rispettare, pena la condanna alla pubblica lapidazione (e la macabra esposizione pubblica dei cadaveri), non valgono invece per i Comandanti, per coloro cioè che dovrebbero essere i custodi della morale dello stato.
Della fine di Difred il lettore non saprà nulla di certo, essendo il finale aperto a due interpretazioni entrambe verosimili. Verrà la protagonista salvata dalla sua capacità di sperare e di amare, oppure l’umanità che in lei la Repubblica non è riuscita a sopprimere rappresenterà la sua rovina?
Un ultimo appunto. Il racconto dell’ancella è un romanzo molto complesso, di cui questa verbosa descrizione risulta cmq, ai miei occhi, sommaria e imprecisa.
Vorrei che non venisse inteso come un romanzo femminista. Lo scrivo in corsivo perché la parola è ormai diventata quasi un insulto. Ebbene, Il racconto dell’ancella è un romanzo femminista in un senso molto più alto di quello che la gente – che in genere ignora o sottovaluta i meriti di un movimento che è stato fondamentale per la qualità della nostra vita di tutti i giorni – intende quando pronuncia o scrive la parola femminista come se fosse qualcosa di ridicolo, nocivo o insensato.
Ponte alle grazie; 328 pag; 14,50 euro.
Margaret Atwood, per chi non la conoscesse, è una delle più importanti scrittrici e poetesse di lingua inglese viventi. Ha scritto numerosi romanzi, tra cui il meraviglioso L’assassino cieco che le è valso un meritatissmo Booker Prize. Il racconto dell’ancella è il suo libro più famoso e controverso. Io ne ho letto una copia BC in inglese che non è più in mio possesso, per cui utilizzerò una copia in italiano per le citazioni...
Per iniziare, Il racconto dell’ancella è un libro agghiacciante, nel senso che fa proprio venire i brividi dal momento che quello che descrive possiede una verosimiglianza sorprendente, e certamente trova ispirazione in certe pulsioni puritane che animano la società nordamericana (non a caso il romanzo – di un’autrice non americana, ma canadese - ha suscitato fortissime polemiche negli Stati Uniti e non vorrei sbagliarmi ma è stato messo all’indice come libro bandito o comunque challenged, come dicono gli “ammericani”)
Allora, il romanzo potrebbe essere superficialmente definito “di fantascienza”, dal momento che è ambientato in un mondo post-atomico, e precisamente nella Repubblica di Galaad, territorio comprendente una vasta parte della costa occidentale degli Stati Uniti.
La Repubblica è uno stato cristiano teocratico basato sul controllo – e di conseguenza lo sfruttamento – del corpo femminile. In un territorio sconvolto dalle radiazioni le ancelle sono le uniche donne che non hanno perso la fertilità, e hanno il compito di garantire una discendenza alla élite dominante. Nel caso non riescano nel loro compito, nel caso cioè in cui non riescano a portare a termine la gravidanza, vengono mandate ai lavori forzati nelle colonie infestate dalle radiazioni, il che equivale ad una morte certa.
Perché nella Repubblica di Galaad l’infertilità è – come dicono le Scritture - una colpa delle donne. L’infertilità maschile semplicemente non esiste.
Le ancelle ricevono un nome diverso in ogni casa in cui vengono mandate, così che Difred è l’ancella che appartiene a Fred, ma diventerà Diwarren o di chiunque altro verrà dopo di lui. Perché qualcun altro verrà sicuramente, dopo di lui. Di questo si assicurano i Custodi e le spie (gli Occhi), e a monte le Zie, donne di una certa età che non potendo servire la Repubblica come ancelle, addestrano le stesse all’obbedienza alle leggi dello stato e ai suoi padroni.
Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell’anarchia c’era la libertà di. Adesso vi viene data la libertà da. Non sottovalutatelo. (...) Siete una generazione di transizione, diceva Zia Lydia. Per voi è più difficile. Per quelle che verranno dopo, sarà più facile, perché accetteranno il loro dovere con cuore volenteroso.
Non diceva: perché non avranno ricordi.
Diceva: perché non vorranno cose che non possono avere.
Le ancelle vestono sempre e solo di rosso, e con un copricapo che ne occulti i capelli, di modo che tutti sappiano sempre chi sono e qual è il loro compito.
Loro non devono vedere altro che le alette bianche, un tratto del viso, il mento e parte della bocca. Gli occhi no.
Le ancelle non possono parlare con gli uomini, se non con il loro padrone; hanno il permesso di uscire, ma devono scambiare il numero minimo di parole con i negozianti e le forze dell’ordine che presidiano le città. Le ancelle non devono nemmeno parlare tra di loro, se non il minimo indispensabile.
Le Marta, ovvero le governanti, le disprezzano.
Le Mogli le tollerano a malapena, costrette come sono a sopportarle nel loro letto e a partecipare all’umiliante rituale di fecondazione stabilito dalle leggi della Repubblica.
Non tutti gli uomini hanno il permesso di avere una donna, e così in molti le desiderano e, talvolta, le violano.
Questo è il mondo in cui vive Difred, strappata alla sua vita di moglie, madre e lavoratrice e costretta a diventare un’ancella. Agli albori della Repubblica infatti, quando nessuno credeva che le cose sarebbero sul serio cambiate, alle donne viene revocato prima il permesso di lavorare, in seguito quello di essere titolari di conti in banca, poi quello di possedere qualunque cosa, infine di lasciare il paese. Ed è proprio durante un tentativo di fuga oltreconfine che Difred, di cui non scopriremo mai il vero nome, perde la sua famiglia per divenire una serva della Repubblica.
Giunta nella sua nuova casa e divenuta Difred, la donna scopre molto lentamente l’esistenza di un movimento di Resistenza all’oppressione della Repubblica. E scopre anche che le leggi che il popolo deve rispettare, pena la condanna alla pubblica lapidazione (e la macabra esposizione pubblica dei cadaveri), non valgono invece per i Comandanti, per coloro cioè che dovrebbero essere i custodi della morale dello stato.
Della fine di Difred il lettore non saprà nulla di certo, essendo il finale aperto a due interpretazioni entrambe verosimili. Verrà la protagonista salvata dalla sua capacità di sperare e di amare, oppure l’umanità che in lei la Repubblica non è riuscita a sopprimere rappresenterà la sua rovina?
Un ultimo appunto. Il racconto dell’ancella è un romanzo molto complesso, di cui questa verbosa descrizione risulta cmq, ai miei occhi, sommaria e imprecisa.
Vorrei che non venisse inteso come un romanzo femminista. Lo scrivo in corsivo perché la parola è ormai diventata quasi un insulto. Ebbene, Il racconto dell’ancella è un romanzo femminista in un senso molto più alto di quello che la gente – che in genere ignora o sottovaluta i meriti di un movimento che è stato fondamentale per la qualità della nostra vita di tutti i giorni – intende quando pronuncia o scrive la parola femminista come se fosse qualcosa di ridicolo, nocivo o insensato.






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Re: Il racconto dell'ancella - Margaret Atwood
Grazie Miss Piggot.
Grazie perchè era tanto che cercavo una recensione sull'Atwood, autrice che mi ha sempre incuriosita ma che...
Bella recensione. Davvero.
Bello il "punto" finale sul femminismo . Condiviso.
Mi hai fatto venir voglia di legger qualcosa di suo.
Grazie perchè era tanto che cercavo una recensione sull'Atwood, autrice che mi ha sempre incuriosita ma che...
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Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
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Perchè mai?Il mio preferito, fino ad ora, è L'assassino cieco.



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Perchè è un romanzo costruito come un meccanismo molto sofisticato che funziona perfettamente. Le storie dentro la storia sono tutte avvincenti, e non riesci a mettere giù il libro perchè c'è sempreuna storia in corso in quel momento e vuoi sapere come andrà a finire, anche se sai che solo la fine del libro ti permetterà di sapere...
E poi, come sempre con la Atwood, i personaggi sono descritti mirabilmente, uomini e donne. Ogni volta che la leggo mi sorprende il modo in cui riesce a dare vita a dei caratteri così completi.
Nella mia pila TBR ho Alias Grace, che mi hanno detto molto bello anch'esso, ma è decisamente lungo. Non so quando avrò il coraggio di affrontarlo.
E poi, come sempre con la Atwood, i personaggi sono descritti mirabilmente, uomini e donne. Ogni volta che la leggo mi sorprende il modo in cui riesce a dare vita a dei caratteri così completi.
Nella mia pila TBR ho Alias Grace, che mi hanno detto molto bello anch'esso, ma è decisamente lungo. Non so quando avrò il coraggio di affrontarlo.
Ultima modifica di Miss Piggott il dom mag 15, 2005 8:56 pm, modificato 1 volta in totale.






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mi hai fatto venir voglia...
La trama?

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grazie ....mi avete fatto venire voglia di leggere qualcosa di lei ....non la conosco proprio questa autrice, condivido il discorso finale sul femminismo...ci sono comunque ancora molte persone che riescono ad usare nel modo giusto la parola femminismo, a quanto pare la
Atwood è una di queste, ancora oggi purtroppo spesso si considerano il corpo e la mente delle donne come proprietà altrui ...mai concetto quindi è più attuale di questo
consigliatemi un suo libro per cominciare a conoscerla...
Atwood è una di queste, ancora oggi purtroppo spesso si considerano il corpo e la mente delle donne come proprietà altrui ...mai concetto quindi è più attuale di questo
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sono quello che leggo

Almost blue flirting with this disaster became me(Elvis Costello)
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E' un peccato che mirabili scrittori e ancor più scrittrici stranieri/e siano dei signor nessuno in Italia.
La Atwood, tra le altre cose, è stata più volte candidata al premio Nobel. In Canada è una specie di monumento nazionale, una semplice ricerca su BC.com ti tira fuori non so quante copie dei suoi libri, e qui? Quasi sconosciuta
Puoi cominciare da quello che ti ispira di più, io direi che con lei vai quasi sul sicuro... Ha spaziato da romanzi corali come The robber bride ad altri più intimisti come La donna da mangiare, sperimentando anche altri generi... L'unico suo romanzo che fin'ora non sono riuscita ad apprezzare al massimo come gli altri è L'ultimo degli uomini (in inglese Oryx and Crake) perchè è un libro di fantascienza, e io non sono proprio amante del genere. Però riconosco che è cmq un bel libro...
Magari se non te la senti di fare un acquisto, per un'autrice che ancora non conosci, puoi vedere in biblioteca cosa hanno... Poi facci sapere!
P.S ripeto che il suo capolavoro secondo me è L'assassino cieco.
La Atwood, tra le altre cose, è stata più volte candidata al premio Nobel. In Canada è una specie di monumento nazionale, una semplice ricerca su BC.com ti tira fuori non so quante copie dei suoi libri, e qui? Quasi sconosciuta

Puoi cominciare da quello che ti ispira di più, io direi che con lei vai quasi sul sicuro... Ha spaziato da romanzi corali come The robber bride ad altri più intimisti come La donna da mangiare, sperimentando anche altri generi... L'unico suo romanzo che fin'ora non sono riuscita ad apprezzare al massimo come gli altri è L'ultimo degli uomini (in inglese Oryx and Crake) perchè è un libro di fantascienza, e io non sono proprio amante del genere. Però riconosco che è cmq un bel libro...
Magari se non te la senti di fare un acquisto, per un'autrice che ancora non conosci, puoi vedere in biblioteca cosa hanno... Poi facci sapere!

P.S ripeto che il suo capolavoro secondo me è L'assassino cieco.







o no no ...mi piace acquistare nuovi autori non mi importa se non trovo autori o autrici di mio gusto ...( mi sto picchiando da qualche mese con "Canti del Caos" di Antonio Moresco ed ho ancora la seconda parte da leggere ovvero il secondo libro, il primo l'ho quasi finito ormai- è la prima volta che per leggere un libro ci metto tutto questo tempo ...ho dovuto farmi violenza eppure sto cominciando a entrare nella mente dell'autore...dopo avere vinto l'orrore) ....a parte che dalla recensione che hai fatto de "il racconto dell'ancella" sono sicura che questa autrice mi piacerà ....riguardo a non averla mai letta...mi scuso perchè sono un'autodidatta non ho una preparazione umanistica quindi quando entro in una libreria vado come una rabdomante...frugo tra gli autori nuovi stranieri e non.... leggo o ascolto quello che c'è in giro e scelgo nella piena degli scrittori e delle loro opere quello che mi sembra più consono, quello che possa aiutarmi a capire le cose, quello che mi possa piacere, a volte cerco invece solo un autore...certo ...il fatto che lei addirittura fosse stata candidata al Nobel non depone a mio favore ma mi rifarò presto ...a me la fantascienza piace ma chiedevo a te proprio perchè sembra che tu la conosca bene quindi inizierò con quello che tu definisci il suo capolavoro mi pare sia proprio il caso di fidarsi 


sono quello che leggo

Almost blue flirting with this disaster became me(Elvis Costello)
Ho letto "Tornare a galla", "La donna che rubava i mariti" e "Fantasie di stupro"...mi hanno fatto tutti...
Poi, de gustibus...


Poi, de gustibus...
Ultima modifica di afrodita il mar mag 17, 2005 7:05 pm, modificato 1 volta in totale.
- Miss Piggott
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Tornare a galla e Fantasie di stupro non li conosco proprio
)
Mi dici quali sono i titoli in originale? La Atwood l'ho conosciuta in lingua per cui tra i titoli mi raccapezzo solo in inglese
La donna da mangiare pur non essendo memorabile non l'ho trovato affatto noioso, però...
Ma sì, direi de gustibus

Mi dici quali sono i titoli in originale? La Atwood l'ho conosciuta in lingua per cui tra i titoli mi raccapezzo solo in inglese

La donna da mangiare pur non essendo memorabile non l'ho trovato affatto noioso, però...
Ma sì, direi de gustibus







In lingua originale i titoli non li so...però mi sono ricordata che il primo libro suo che ho letto è "L'altra Grace"...STUPENDO!!
Così ne ho comprato altri...che non mi sono piaciuti...ah ho letto "La donna che rubava i mariti"...non "la donna da mangiare". E non mi è piaciuto...
Ma continuerò a comprarla...voglio vedere se ne trovo un altro bello come "L'altra Grace"!
Fantasie di stupro è una raccolta di racconti.
Così ne ho comprato altri...che non mi sono piaciuti...ah ho letto "La donna che rubava i mariti"...non "la donna da mangiare". E non mi è piaciuto...

Ma continuerò a comprarla...voglio vedere se ne trovo un altro bello come "L'altra Grace"!
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Allora, ci siamo, La donna che rubava i mariti deve essere The robber bride - che ho appena letto e mi è piaciuto molto...
Prova con L'assassino cieco, secondo me ne vale davvero la pena...
Alias Grace - L'altra Grace - mi sa che me lo metto in lista per quest'estate
Però l'ha letto un mio amico irlandese che ho iniziato alla Atwood proprio con The blind assassin - ha la mia ex copia BC in questo momento - e mi ha detto che è molto bello...

Prova con L'assassino cieco, secondo me ne vale davvero la pena...
Alias Grace - L'altra Grace - mi sa che me lo metto in lista per quest'estate

Però l'ha letto un mio amico irlandese che ho iniziato alla Atwood proprio con The blind assassin - ha la mia ex copia BC in questo momento - e mi ha detto che è molto bello...





