
Così parlò Baricco
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
- vanya
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Liber, brava! ti hanno mai detto che hai il dono della sintesi? il tuo pensiero aderisce al mio come un calzino, ma io stavo impiegando fiumi di parole confuse per cercare di esternarlo
invece tu hai usato parole belle e chiare. insomma, concordo!

Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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- liberliber
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ehm... devo dire che sei la prima che me lo dice...
Grazie mille!!!!!!!!!!!!!!!



Grazie mille!!!!!!!!!!!!!!!


Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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- silviazza
- Olandese Volante
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Può avere ragione o meno,ma..cavolo!Proprio uno scrittore va a dire queste cose!Nel Paese in cui appena il 35% delle persone legge almeno un libro all'anno (e un sacco,non mi ricordo la %,non legge mai),e solo meno dell' 1% legge un libro al mese...mi va a dire che i lettori sono degli sfigati!!!Pazzesco!!! 



C'è da dire che non la pensa solo lui in questo modo eh...Sai, quanti e quante m'han dato della sfigata quando in piena adolescenza preferivo stare in casa a leggere piuttosto che uscire e fare lo struscio...silviazza ha scritto:mi va a dire che i lettori sono degli sfigati!!!
"Twenty years from now you will be more disappointed by the things you didn't do than by the ones you did. So throw off the bowlines... Explore. Dream". Mark Twain
http://supermaison.clarence.com
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- silviazza
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Churra ha scritto:Sai, quanti e quante m'han dato della sfigata quando in piena adolescenza preferivo stare in casa a leggere piuttosto che uscire e fare lo struscio...
Mamma mia che depressione!
Ma mi sa che noi BCers siamo tutto tranne che sfigati non ti pare!?X lo meno io mi trovo proprio bene a parlare con voi!



Siamo almeno in due: a me non hanno mai dato della sfigata apertamente, in compenso mi guardavano sbarrando gli occhi e dicevano "Leggere un libroo??!!"Churra ha scritto:" Sai, quanti e quante m'han dato della sfigata quando in piena adolescenza preferivo stare in casa a leggere piuttosto che uscire e fare lo struscio..."
- shandy
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del resto, finché si alimenta il modello che vuole sfigati i lettori e dei gran fighi quelli che usano i libri per arredare il salotto...
per questo fa rabbia che uno scrittore abbia detto quello che ha detto baricco...ammesso di voler considerare baricco uno scrittore...
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Watch Out, There's a Toblerona About.
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- vanya
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ho letto finalmente l'articolo in questione e devo dire che se la parte citata da Marcello non mi aveva poi così sconvolto, il resto dell'intervista lo fa sembrare davvero un p***a, soprattutto quando alla contrbattuta dell'intervistatore ( "ma se il lettore è depresso dovrebbe esserlo anche lo scrittore, che si nutre di libri e letteratura.") risponde: "No, lo scrittore ha un esubero di passioni, del quale si alimenta il lettore, e ha un'attesa nei confronti della vita superiore agli altri (
).Per lui una faccia, un dialogo, un'ombra hanno un valore diverso".incredibile
praticamente non solo quello che vale per "noi" non vale per "lui" in quanto scrittore, ma apparteniamo proprio a "caste" diverse! noi reietti depressi privi di una vita vera e luminosa e lui che dall'alto dell'abbondanza delle sue passioni ci regala briciole di questa vita...
ma per favore!


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- Amaryllis
- Re del Mare
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premetto che il mio giudizio su baricco è bivalente... city mi è piaciuto moltissimo, oceano mare l'ho trovato uno esercizio letterario di maniera e inconcludente... (ho letto solo questi due) ...la mia valutazione su di lui non può far altro che peggiorare dopo questa dichiarazione da demente totale... perchè leggere, perchè contemplare l'arte, a che servono le forme espressive? ho letto le varie riflessioni qua sopra e ne condivido tante... ma... che?! ora chi legge si deve pure giustificare?! uno scrittore della sua fama dovrebbe forse astenersi da queste dichiarazioni falsamente provocatorie ed immature... o forse intendeva dire che l'eccesso di lettura è negativo, e che basterebbe soltanto leggere baricco e poi via, tutti a lavorare su una piattaforma o a vagabondare in giro per il mondo!
“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”
G. K. Chesterton
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- silviazza
- Olandese Volante
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esiste un link,visto che il giornale non ce l'ho?ho letto finalmente l'articolo in questione
PS:Corso mi ricompari oggi dopo che ho comprato ieri il libro?

Dillo che ti facevo paura...oppure ti sto sulle p... xchè ho snobbato almost blue (falange armata mi è piaciuto di +!)...sto delirando,ciaooooooo!!!


- zazie
- Olandese Volante
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Naturalemente condivido il giudizio di Corso su Baricco e il pensiero di Liber sulla questione generale.
Anch'io ho passato tanti momenti dell'adolescenza a leggere ma questo non mi ha impedito di uscire e confrontarmi con il mondo, anzi mi ha dato più strumenti per farlo.
Baricco parla come un tredicenne in preda agli ormoni, o forse voleva solo provocare.
Anch'io ho passato tanti momenti dell'adolescenza a leggere ma questo non mi ha impedito di uscire e confrontarmi con il mondo, anzi mi ha dato più strumenti per farlo.
Baricco parla come un tredicenne in preda agli ormoni, o forse voleva solo provocare.
- DottorJekyll
- Pirata
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Dopo aver letto il supplemento di citazione by Vanya (grazie!), proporrei di cambiare il titolo dell'argomento. Che ne pensate di:
PERCHE' BARICCO HA CAMBIATO SPACCIATORE?
PERCHE' BARICCO HA CAMBIATO SPACCIATORE?
DJ
La ragione e la passione sono il timone e la vela di quel navigante che è l'anima nostra (Kahlil Gibran)
"...lei è napoletano. Emigrante?" "Ma perchè, il napoletano non può viaggiare?" (Massimo Troisi - Ricomincio da tre)
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"...lei è napoletano. Emigrante?" "Ma perchè, il napoletano non può viaggiare?" (Massimo Troisi - Ricomincio da tre)
- Marcello Basie
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Puntualizzo il mio pensiero (chiamiamolo pomposamente cosi'):
dell'intervista ho letto l'inizio che ho citato e un altro paio di risposte, poi non ce l'ho piu' fatta. B. sembra dire: "i lettori sono sostanzialmente degli sfigati; piuttosto che spendere soldi per comprare e leggere libri per immaginarsi viaggi e' molto piu' figo far soldi scrivendo e vendendo libri e andare a farseli, i viaggi: come faccio io."
A volte certo leggere e' una consolazione, la ricerca di un mondo piu' delicato e confortevole di quello reale...ma non e' sempre cosi'. Per me quasi mai. Io non voglio libri consolatori, cerco libri che mi facciano riflettere, mi lascino qualcosa. E se non avessi letto diversi certi libri io sarei molto diverso da quello che sono (lo so, B. e altri direbbero che sarei migliore).
A +
Marcello
dell'intervista ho letto l'inizio che ho citato e un altro paio di risposte, poi non ce l'ho piu' fatta. B. sembra dire: "i lettori sono sostanzialmente degli sfigati; piuttosto che spendere soldi per comprare e leggere libri per immaginarsi viaggi e' molto piu' figo far soldi scrivendo e vendendo libri e andare a farseli, i viaggi: come faccio io."
A volte certo leggere e' una consolazione, la ricerca di un mondo piu' delicato e confortevole di quello reale...ma non e' sempre cosi'. Per me quasi mai. Io non voglio libri consolatori, cerco libri che mi facciano riflettere, mi lascino qualcosa. E se non avessi letto diversi certi libri io sarei molto diverso da quello che sono (lo so, B. e altri direbbero che sarei migliore).
A +
Marcello
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
- Marcello Basie
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Sara' che a me a pelle B. sta proprio antipatico...pero' vederlo in foto con quell'atteggiamento di sufficienza durante l'intervista, e leggere le sue parole direi sprezzanti su chi legge libri anziche' scriverli, beh...
A +
Marcello
A +
Marcello
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
- Xenia
- Olandese Volante
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- Località: Sotto la Madonnina...
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E' già disperante non trovare il tempo di postare sul forum, ma non riuscire nemmeno a partecipare ad un thread su Baricco, questo per me è davvero una vergogna 
Allora, quando lessi l'articolo incriminato pensai grosso modo che fosse la classica provocazione pseudo-anticonformista che fa 'notizia' e che sta tanto bene come attacco di un 'dossier' sulla Fiera del Libro. Ho anche pensato che magari Baricco poteva risparmiarsela, un po' per coerenza, un po' per rispetto (e lo dice una che l'autore lo apprezza e lo conosce molto bene). Ok la provocazione, ok la generalizzazione, ma solo fino ad un certo punto.
Tuttavia condivido le parole di Alfiere e di Liberliber: esiste sicuramente anche una lettura come 'rifugio', fuga, protezione, in certi momenti della nostra vita, o magari solo in certi libri. A me è capitato. E' una vigliaccheria, se vogliamo, però molto dolce: sto parafrasando qui un pezzo di 'Castelli di Rabbia' (1991) sulla lettura (che trovate in integrale sul mio bookshelf), quindi in un certo modo AB sta ribadendo un concetto evidentemente a lui caro, anche se qui IMHO in modo 'esagerato'.
Grazie Liber per avermi fatto scoprire che anche Calvino, in qualche modo, aveva espresso un concetto non troppo dissimile
Sull'idea di vita piena e luminosa, mi trovo molto d'accordo con Banshee: chi l'ha detto poi che se conduco un'esistenza in fondo soddisfacente allora non ho bisogno di leggere? Forse avrò meno tempo (ma questo è vero anche per le esistenze meno felici), ma il valore della lettura va cmq ben oltre il mero confine della consolazione...
Last but not least, e qui raccolgo la polemica di Alfiere, dopo aver letto con calma i vostri interessanti post non posso esimermi dal farvi notare che sicuramente se a dire le stesse cose fosse stato un altro scrittore, avreste reagito diversamente: non dico che non lo avreste duramente criticato, assolutamente no, ma cmq lo avreste attaccato con minore veemenza, con un approccio meno 'personale' per così dire (è antipatico, lobotomizzato, i suoi lettori sono praticamente dei cerebrolesi, etc. etc. etc.).
Visto che non so quanti di voi conoscano davvero bene, oltre al personaggio AB, la sua opera (non solo letteraria), vi invito a leggere di suo qualcos'altro, sulla musica, e sulla letteratura, e su diversi altri argomenti: si può non essere d’accordo (in questo caso non lo sono del tutto nemmeno io), ma certo anche un approccio troppo parziale non aiuta
http://www.oceanomare.com/ipsescripsit
Perdonatemi per la lunghezza, ma oggi purtroppo non avevo il tempo di essere più sintetica (
a Churchill)
take care

Allora, quando lessi l'articolo incriminato pensai grosso modo che fosse la classica provocazione pseudo-anticonformista che fa 'notizia' e che sta tanto bene come attacco di un 'dossier' sulla Fiera del Libro. Ho anche pensato che magari Baricco poteva risparmiarsela, un po' per coerenza, un po' per rispetto (e lo dice una che l'autore lo apprezza e lo conosce molto bene). Ok la provocazione, ok la generalizzazione, ma solo fino ad un certo punto.
Tuttavia condivido le parole di Alfiere e di Liberliber: esiste sicuramente anche una lettura come 'rifugio', fuga, protezione, in certi momenti della nostra vita, o magari solo in certi libri. A me è capitato. E' una vigliaccheria, se vogliamo, però molto dolce: sto parafrasando qui un pezzo di 'Castelli di Rabbia' (1991) sulla lettura (che trovate in integrale sul mio bookshelf), quindi in un certo modo AB sta ribadendo un concetto evidentemente a lui caro, anche se qui IMHO in modo 'esagerato'.
Grazie Liber per avermi fatto scoprire che anche Calvino, in qualche modo, aveva espresso un concetto non troppo dissimile

Sull'idea di vita piena e luminosa, mi trovo molto d'accordo con Banshee: chi l'ha detto poi che se conduco un'esistenza in fondo soddisfacente allora non ho bisogno di leggere? Forse avrò meno tempo (ma questo è vero anche per le esistenze meno felici), ma il valore della lettura va cmq ben oltre il mero confine della consolazione...
Last but not least, e qui raccolgo la polemica di Alfiere, dopo aver letto con calma i vostri interessanti post non posso esimermi dal farvi notare che sicuramente se a dire le stesse cose fosse stato un altro scrittore, avreste reagito diversamente: non dico che non lo avreste duramente criticato, assolutamente no, ma cmq lo avreste attaccato con minore veemenza, con un approccio meno 'personale' per così dire (è antipatico, lobotomizzato, i suoi lettori sono praticamente dei cerebrolesi, etc. etc. etc.).
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Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
Membro del Vero Toro Club
Book-Wishlist - My Anobii Shelf
Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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