http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni ... darif.html
con questo:
è tutto perduto?Montesquieu in Lo spirito delle leggi ha scritto:Esistono, in ogni Stato, tre sorte di poteri, il potere legislativo, il potere esecutivo delle cose che dipendono dal diritto delle genti, e il potere esecutivo di quelle che dipendono dal diritto civile.
In base al primo di questi poteri, il principe fa delle leggi per sempre o per qualche tempo, e corregge o abroga quelle esistenti. In base al secondo, fa la pace o la guerra, invia o riceve delle ambascerie, stabilisce la sicurezza, previene le invasioni. In base al terzo, punisce i delitti o giudica le liti dei privati. Quest’ultimo potere sarà chiaramente giudiziario, e l’altro, semplicemente, potere esecutivo, dello Stato.
La libertà politica, in un cittadino, consiste in quella tranquillità di spirito che proviene dalla convizione, che ciascuno ha, della propria sicurezza, e, perché questa libertà esista, bisogna che il governo sia organizzato in modo da impedire che un cittadino possa temere un altro cittadino.
Quando nella stessa persona o nello stesso corpo di magistratura il potere legislativo è unito al potere esecutivo, non vi è libertà, perché si può temere che lo stesso monarca o lo stesso senato facciano leggi tiranniche per attuarle tirannicamente.
(...)
Non vi è libertà se il potere giudiziario non è separato dal potere legislativo e da quello esecutivo (…)
Tutto sarebbe perduto se la stessa persona o lo stesso corpo di grandi, o di nobili o di popolo esercitasse questi tre poteri : quello di fare le leggi, quello di eseguire le pubbliche risoluzioni e quello di giudicare i delitti o le liti dei privati.
Nella maggior parte dei regni d’Europa il governo è moderato, perché il principe che detiene i primi due poteri, lascia ai suoi sudditi l’esercizio del terzo. Presso i Turchi, ove questi tre poteri sono riuniti della persona del Sultano, vi regna un terribile despotismo.
non lo so. so che da oggi mi è ancora più difficile credere di vivere in una democrazia.