Xenia e Liber, e tutti, se il prossimo mi fa lo stesso effetto (dopo "Novecento"-da brividi, VERI, e mi manca pure qualche pagina) e sara' Castelli di Rabbia (ce l'ho pronto a casa, un penultimo acquisto) ...divento 'baricchiana' anch'io (coi limiti dell'intervista).
Forse e' l'effetto voluto dall'intervista, non credete? Chissa' quanti lettori come me, discutendo cosi' animatamente su questa provocazione, ma troppo curiosi (o sfigati

) per resistere, si sono lasciati andare alle opere dell'autore (che vanno comunque lette, per darsi un'idea globale, no?).
Secondo me gli scrittori (tutti) hanno comunque sempre una gran voglia di essere letti (a parte le motivazioni commerciali, che pure hanno il loro peso), e se ci scappa la provocazione....il gioco vale la candela, non mi sembra da condannare con troppa rapidita' ed efferatezza.
Speriamo solo (per lui) che lo stesso gioco non gli faccia perdere un pari numero di nuovi e 'vecchi' lettori, ma questo fa parte dei rischi del mestiere, e secondo me lui e' uno cui piace mettersi in gioco.