A chi non si sente coppietta smielata,
o a chi non si sente affatto coppietta,
quest anno propongo uno spettacolo fatto di
voce, mandolino, chitarra e tanto cuore!
Stornelli romani e un pò di poesia....

COCCI DE ROMA
spettacolo di Maurizio Fabbri
con i Cocchi de Roma
Maurizio Fabbri e Aleksandar Caric “Zar”
Cocci de Roma raccolti con pazienza e delicatezza per ricomporre a mo’ di mosaico un po’ di quel gusto tutto romano che vive nelle canzoni, serenate, testi e poesie.
I cocci di Testaccio dormono sotto l’omonima collina, ma certi “Cocci” brillano nella nebbia che il tempo sembra voler nascondere.
Lo spettacolo nasce da una raccolta di serenate romanesche che vanno dal ‘500 al primo Novecento, passando per il melò fino ai brani allegri e scanzonati della Roma popolare e ciarlatana. La parte musicale vive in simbiosi con la parte teatrale composta da poesie, sonetti, racconti e testi fra i maggiori autori della letteratura romanesca (Belli, Zanazzo, Pascarella, Trilussa, Giuliani, Petrolini, Balzani).
Il carattere frammentato dello spettacolo inventa una classica raccolta di perle o cocci emotivi, che la tradizione culturale romana ha prodotto nel tempo.
La nostra interpretazione prova a rivivere quelle emozioni come nel caso del binomio amore – morte che sembra essere uno dei principali temi ispiratori che pervade la musica, la poesia e il teatro romanesco.
Forse anche nella saggezza di qualche proverbio talvolta si nascondono cocci, reperti, espressioni e modi di dire di un popolo, quello romano, sempre pronto a rimodellarsi e ad aggiungere qualcosa di ricco al suo già fastoso paniere culturale.
Cocci de Roma, pezzi de ‘no straccio,
intriso de sangue, vino e de passione vera,…
…Roma città aperta. Se oprano le porte,
stateve alegri e tristi, vivete l’emozioni,
qui se racconta de amore vero
e de bojaccia morte.
Maurizio Fabbri
Ps...ma quant è bello?

quanto eh?quanto?
