E dopo la scandalosa guerriglia di Milano riesplode il caso CARUSO
da agenzia di stampa AGI del 13 mar. -
"Dopo gli incidenti di Milano, nel centrosinistra scoppia il caso di Francesco Caruso. Il no global candidato con Rifondazione Comunista, in una intervista al Quotidiano Nazionale,
esprime solidarieta' agli autonomi sostenendo che "per quei ragazzi" dei Centri sociali serve una battaglia parlamentare sulla quale chiedera' "un'amnistia generalizzata".
Intanto montano le polemiche: per i Ds si tratta di "parole incompatibili con i valori dell'Unione.
Parole gravissime e inaccettabili" commenta la responsabile Welfare della Quercia, Livia Turco, mentre per il segretario Piero Fassino, "
il teppismo e' inaccettabile e non c'entra nulla con la politica". Critico con Rifondazione Comunista anche La Rosa nel Pugno: il segretario dei Radicali, Daniele Capezzone, sostiene che candidare Caruso e' come "
civettare con l'estremismo. Non credo - aggiunge Capezzone - che Bertinotti possa avere contemporaneamente la botte piena, la moglie ubriaca, e magari anche l'uva nella vigna". Per Roberto Villetti (Rnp-Sdi) "
sarebbe stato molto meglio che Bertinotti avesse scelto un'altra strada per caratterizzare piu' a sinistra Rifondazione comunista"

. Francesco Rutelli, leader della Margherita, sostiene che gli scontri di Milano rappresentano "una buona occasione perche' tutti, anche le componenti piu' radicali dei centri sociali, prendano chiaramente le distanze dalla violenza".