e se sostituissimo ago e filo con carta e penna? se scrivessimo tutti insieme un libro di fiabe e filastorcche?
un patchwork di parole per il piccolo di Ben e Churra, ognuno un segmento... il cicimbum di Zazie (e la sua bellissima lettera) mi hanno dato l'ispirazione per questo thread...
una piccola opera dedicata a Churrino/a, Bianca, Zoe e a tutti gli altri piccoli del gruppo
tanto per dare l'incipit, comincio io
Un giorno più saggio
C'era un paese, neanche tanto piccino
Dove ogni tanto spariva il mattino
Uno strano incantesimo avvolgeva il villaggio
Altre volte mancava tutto il pomeriggio
I bambini assonnati si alzavan dal letto
Lavati e vestiti scendevan di sotto
E dopo le chiacchiere e la colazione
Andavano a scuola per la lezione
Al suono metallico della campanella
I libri toglievano dalla cartella
Ma invece dei compiti e del professore
Trovavano il primo, il secondo e da bere
"Ma com'è possibile, abbiam da poco mangiato...
Vogliamo imparare, vogliamo il dettato!"
"Miei cari bambini, dobbiamo adattarci
Han rubato il mattino... che vogliamo farci?!"
I grandi, in fondo, eran tutti contenti
Fingevano rabbia, si dicevan sgomenti
Ma avevano meno da lavorare
Invece di otto facevan tre ore
E allora a che pro cercare la causa?
Perchè poi il colpevole andava trovato?
"Prendiamoci tutti una specie di pausa
Magari più avanti scopriamo chi è stato"
Quando poi il pomeriggio veniva a mancare
I bambini di nuovo non eran felici
Non potevan giocare con i videogiochi,
Non facevan merenda, né andavano in bici
Ma i grandi di nuovo sapevan trovare
Una scusa, un dettaglio per non indagare...
I lavori di casa, i conti e la spesa
Potevano attendere, non c'era premura
E adducevano scuse in loro difesa
"Son le ore che mancano!" e arrivava la sera...
Arrivava il momento di divertirsi
Al cinema i grandi potevano andare
Tiravano tardi tra cose da dirsi
Al pub, a teatro oppure a ballare
I bambini scocciati andavano a nanna
Ma stanchi e delusi non potevan dormire
Trovaron così una vecchia capanna
Dove riunirsi per deliberare
"Bambini, ascoltate, in questo villaggio
Ci trattano male, non siamo graditi
Scappiamo di qua, mettiamoci in viaggio
Chissà se si accorgon che siamo spariti?!
Andiam a vedere se in un mondo lontano
Al confine del bosco, dove nasce la luna
Il giorno è completo, più corto o più strano
Magari riusciamo, se abbiamo fortuna"
Ma dopo un lungo e tortuoso cammino
Tra mille avventure e luoghi mai visti
Arrivarono stanchi al villaggio vicino
E videro, ahimè, cose brutte e assai tristi
La guerra rubava ogni giorno e ogni notte
Non c'èra più cibo, né scuole né giochi
La gente era chiusa in case ormai rotte
Spariti i sorrisi, i sogni eran pochi
Allora i bambini capirono in fretta
Il tempo laggiù era proprio svanito
Ne spettava ad ognuno una parte, una fetta
A chi non ne aveva andava restituito
Tornarono a casa, nel suo dolce tepore
Parlarono ai grandi con tanta saggezza
Si misero tutti una mano sul cuore
Quel che prima era dubbio ora era certezza
Il colpevole ormai era stato trovato
Una brutta signora, l'indifferenza
Con mano distratta aveva saccheggiato
Di qua qualche ora, di là l'esistenza
Ognuno era preso dai propri problemi
Da quelli più grandi a quelli più scemi
Ma ogni piccolo mondo, ogni grande villaggio
Aveva bisogno di un giorno più saggio
Perché il tempo è prezioso dovunque tu vada
Sulla cima di un monte o in mezzo a una strada
Da spendere, svendere, a volte buttare
Mettendo nel conto di doversi aiutare
patchwork di parole
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patchwork di parole
“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”
G. K. Chesterton
G. K. Chesterton
Bellissima idea
mi sembra un idea molto carina e sicuramente sara' anche molto apprezzata dai nostri piccoli futuri bookcrosser 

" Per quelli che credono nessuna spiegazione sara' necessaria, per quelli che non credono nessuna sara' sufficiente"( David Blaine)
Poichè ci è dato di vivere una sola vita...
.....perchè non dividerla con un gatto?
(Robert Stearn)
Poichè ci è dato di vivere una sola vita...
.....perchè non dividerla con un gatto?
(Robert Stearn)