"En route" di Huysmans

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Speranza
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"En route" di Huysmans

Messaggio da Speranza »

qualche giorno fa ho scaricato il .pdf di questo libro attirata dal riassuntino che faceva riferimento a tormenti interiori e cose soprannaturali (chissà che mi aspettavo) tzk, poi mi sono ritrova con tutt'altro in mano.

il libro che non ho ancora finito, ma nemmeno ci tengo a finire, è di una lentezza paurosa e la storia è incentrata sulla conversione di tale Durtal e della strada\percorso (--> la route, appunto) che percorre per raggiungerla.
insomma nelle prime 100 pagine Durtal descrive minuziosamente alcune chiese parigine soffermandosi non tanto sull'architettura quanto sui cori e i canti delle funzioni (du palle!) il tutto per dire che vorrebbe diventare un essere puro e interamente dedito al Signore, ma:
1) l'idea del convento o dei voti gli fa ribrezzo ed è assolutamente esclusa
2) gli piacciono le donne (...)
3) non ammette mezze misure, quindi o totalmente convertito, o totalmente corrotto

e poi giù con miliardi di riferimenti a santa teresa e ai benedettini e santi di qua e santi di là e non ci sono + i santi di una volta e i conventi non sono + rigorosi come una volta...
nel punto in cui lui è indeciso (ma dai?) se andare o meno in vacanza x una settimana in un convento (maldive no eh?) perchè teme che gli possa far male al fisico dato che gli viene mal di testa se non mangia ai soliti orari... beh ho deciso di mollare!

ho cercato in vari modi di farmi piacere questo libro (da furbastra qual sono l'ho stampato tutto senza prima valutare se ne valeva la pena...) ma non ci sono proprio riuscita...
qualcuno di voi l'ha letto? mi può spiegare cosa ci dovrei trovare di interessante?

PS: scusate lo sfogo :P
*by Speranza*
-- some say the end is near
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LaVale
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decadentismo

Messaggio da LaVale »

Speranza ha scritto: ho cercato in vari modi di farmi piacere questo libro (da furbastra qual sono l'ho stampato tutto senza prima valutare se ne valeva la pena...) ma non ci sono proprio riuscita...
qualcuno di voi l'ha letto? mi può spiegare cosa ci dovrei trovare di interessante?
En Route non l'ho mai letto, ma dello stesso autore avevo letto anni fa, A rebours.
Anche li, in teoria, la descrizione dei tormenti interiori e del disagio esistenziale, ecc.. in pratica...du' palle...

A Rebours è un po' il manifesto del decadentismo francese, e il suo protagonista è il prototipo dell'eroe decadente che, schifato dalla società, si ritira in un castello e si dedica a sostituire in tutto ciò che lo circonda, il naturale con l'artificiale. Ad esempio, per simboleggiare questo suo rifiuto della società, decide di arredare la sua stanza da letto come una cella monastica. Però, insomma, lui era ricco, poi alle sue comodità non voleva rinunciare, quindi invece del freddo pavimento della cella, si fa fare un prezioso tappeto a quadri rossi con delle macchie bianche che imitassero l'usura dei sandali. In pratica, utilizza i materiali più costosi e pregiati, che però dessero l'aspetto di materiali poveri.
Il tutto allietato da descrizioni lunghissime e noiosissime.

Quindi boh, di interessante io avevo trovato ben poco...la prosa del decadentismo non fa proprio per me. Non ho mai letto Il piacere di D'Annunzio, ma probabilmente ha molto in comune. Sicuramente sono degli episodi fondamentali per la definizione dell'estetica decadente, ma al di là di questo, boh, io preferisco leggere altro.

Ciao

Vale
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liberliber
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Re: decadentismo

Messaggio da liberliber »

Lavale ha scritto:Sicuramente sono degli episodi fondamentali per la definizione dell'estetica decadente
...suppongo si possa sopravvivere anche senza...
(liber oggi antiintellettuale caustica)
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Marcello Basie
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Re: decadentismo

Messaggio da Marcello Basie »

Lavale ha scritto: En Route non l'ho mai letto, ma dello stesso autore avevo letto anni fa, A rebours.
Se non ricordo male, A rebours (in italiano tradotto in "Controcorrente"), fu scritto da Huysmans prima della sua conversione al cattolicesimo, conversione descritta in En route (che non ho letto). Presumo comunque che lo stile sia piu' o meno lo stesso...molto lento, molto minuzioso nelle descrizioni - du' palle dite? ;)

A+

Marcello
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LaVale
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Re: decadentismo

Messaggio da LaVale »

Marcello Basie ha scritto:
Lavale ha scritto: En Route non l'ho mai letto, ma dello stesso autore avevo letto anni fa, A rebours.
du' palle dite? ;)

A+

Marcello
non sai mai, i gusti della gente.... :wink:

secondo me sí, du'palle, peró magari a qualcuno puó piacere :roll:

se PROPRIO ti interessa, forse ce l'ho ancora in casa da qualche parte. Devo cercare bene, magari salta fuori.

ciao

vale
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Marcello Basie
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Re: decadentismo

Messaggio da Marcello Basie »

Lavale ha scritto: secondo me sí, du'palle, peró magari a qualcuno puó piacere :roll:
Ma sono totalmente d'accordo! A rebours era di una lentezza tremenda, una totale assenza di avvenimenti...mah

A+

Marcello
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Frine
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Messaggio da Frine »

Stavo curiosando nell'elenco delle recensioni e sono incappata in questo thread.. ora, posto che io sono una pazza che ama Huysmans alla follia e lo trova interessantissimo e mi sto già scapicollando per capire dove Speranza abbia trovato "En route" da scaricare (sbav, sbav.. in libreria non sanno neanche che esiste..), aggiungo solo che in questo romanzo Huysmans riprende il protagonista di un suo precedente lavoro "Là-bas" (tradotto - chissà perchè - "Nell' abisso", e anche per questo c'è stato da piangere in cinese per recuperarlo).. e che Durtal è appunto una specie di suo alter ego, che come lui ha vissuto tutte queste esperienze (frequentazione di sette, studi sulla magia nera, diversi personaggi di "Là-bas" sono ricreati su persone reali ecc.) che alla fine lo hanno portato alla conversione.

Infine, giusto per fare un po' la maestrina.. avete presente quel capitolo de "Il pendolo di Foucault" dove Casaubon & c. sono a casa di Agliè e ascoltano la sua conversazione con Pierre e Bramanti (mi pare), che litigano per certi casi loro.. beh, il loro dialogo è quasi una trascrizione di alcune parti di "Là-bas" (e infatti Agliè lo dice: "Lei ha letto troppo Huysmans!")

"En route".. che sogno..
lodevotrovarelodevotrovarelodevotrovare
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Frine
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Messaggio da Frine »

Trovato!!
(in francese.. ugh.. potrebbe essere un' impresa al di sopra delle mie forze..)
Eccolo qui e.. oddìo.. ce ne sono un sacco di Balzac!!
non mi laureerò mai.
lo so.
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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

Hai intenzione di leggerti un romanzo di Balzac in .pdf? Tempo fa mi ero entusiasmato anch'io all'idea di trovare online romanzi famosi, pero' mi e' troppo scomodo leggerli su uno schermo di computer :(

A+

Marcello
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Frine
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Messaggio da Frine »

vero, Marcello.. mi si incrociano gli occhi a leggere sullo schermo :shock: , ma la tentazione è forte :wink:
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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

Gia'... mi ricordo che dopo averci provato, mi era venuta l'idea di stamparli... pero' e' un lavoraccio ed e' pure costoso! :|
"En route" secondo me a Milano si potrebbe trovare... per esempio alla Fnac o alla Feltrinelli International, che pero' purtroppo io non frequento regolarmente.

A+

Marcello
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Messaggio da Xenia »

Huysmans me lo hanno fatto studiare ma l'ho in buona parte rimosso, non è proprio il mio genere, però la storia della conversione cui accennava Marcello risulta anche a me (cioè risulta sul mitico Lagarde et Michard)... Il libro in economica in Francia c'è e costa poco meno di 5 euro, alla Fnac ordinandolo, se già non l'avessero, aggiungono di solito 1 euro, cmq credo che anche in feltrinelli lo possano ordinare senza problemi ;)
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Messaggio da johnnyfichte »

Wow!

Il francese mi serve tanto per lavoro, ma a questa cosa non ci avevo mai neanche pensato... E Balzac mi piaceva un casino a scuola...

Graaziee a tuuuutti... non so davvero come disobbligarmi ... neanche io mi laureerò mai... eh eh ... chissenefrega, lavoro da quando avevo 19 anni uguale eh eh eh ... :lol: :lol: :lol:
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Messaggio da johnnyfichte »

Carmelo Bene cita Huysmans ogni due per tre... :lol: :lol:

Frine che ci trovi di particolare ? :D
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Frine
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Messaggio da Frine »

in Huysmans o in Carmelo Bene? (che tu giàssai io non sopporto granchè..)

uh, arieccomi, chè l'altro giorno stavo di fretta..
allora, cosa mi piace di Huysmans.. tutto direi.. le descrizioni chilometriche, la preziosità del testo, i personaggi un po' malati (un po'.. si fa per dire) per es. in "là-bas" c'è questo stupendo campanaro che vive nel campanile della sua chiesa, fa un lavoro molto umile, eppure legge e colleziona testi sulle sue amate campane, per esempio il "De Tintinnabulo" :)
e poi amo alla follia le descrizioni che Huysmans fa delle opere d'arte, su tutte quella di "Salomè" di Moureau (in "à rebours") e della Crocifissione di Grunewald (in "là-bas")
E' grazie a lui che Gustave Moureau mi piace così tanto.. e se aspettavo che fosse la mia prof. di storia dell'arte a parlarmi di Odilon Rédon, ero ancora qui che aspettavo, ecco..
ecc.ecc.ecc. :wink:
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Messaggio da johnnyfichte »

Trasudi cultura, donna!

Vabbene. Mi hai convinto. Mi leggo A rebours, En route e La-bas in lingua originale scaricati in pdf dal sito citato sopra... e poi se ne riparla... :D
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BateauIvre
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Messaggio da BateauIvre »

non ho letto nulla di Huysmans, però ho letto il piacere di d annunzio...
vi posso dire che è tutto tranne pesante e brutto.a me è piaciuto moltissimo,anche se il buon gabriele ha scoppiazzato un pò dappertutto! :shock:
"Io dico che bisogna essere veggente, farsi veggente. Il poeta si fa veggente attraverso una lunga, immensa, ragionata sregolatezza di tutti i sensi. Tutte le forme d'amore, di sofferenza, di follia; cerca se stesso, esaurisce in se stesso tutti i veleni per serbarne la quintessenza. ineffabile tortura in cui ha bisogno di tutta la fede, di tutta la sovrumana forza, e dove diventa il gran malato, fra tutti, il gran criminale, il gran maledetto, e il supremo Sapiente"
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x frine

Messaggio da BateauIvre »

Gustave Moureau mi piace così tanto.. e se aspettavo che fosse la mia prof. di storia dell'arte a parlarmi di Odilon Rédon, ero ancora qui che aspettavo.

io conosco sia moreau che redon, vado pazzo per il simbolismo!
alla maturità ho portato "corrispondenze" e quindi c ho collegato tutto il simbolismo!
conosci rops?!
:shock:
"Io dico che bisogna essere veggente, farsi veggente. Il poeta si fa veggente attraverso una lunga, immensa, ragionata sregolatezza di tutti i sensi. Tutte le forme d'amore, di sofferenza, di follia; cerca se stesso, esaurisce in se stesso tutti i veleni per serbarne la quintessenza. ineffabile tortura in cui ha bisogno di tutta la fede, di tutta la sovrumana forza, e dove diventa il gran malato, fra tutti, il gran criminale, il gran maledetto, e il supremo Sapiente"
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