Il bacio della Medusa - Melania Mazzucco

Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
ciucchino
Olandese Volante
Messaggi: 3660
Iscritto il: ven mar 14, 2003 9:00 pm
Località: Torino
Contatta:

Il bacio della Medusa - Melania Mazzucco

Messaggio da ciucchino »

All’inizio Novecento, il sanguigno conte Felice Argentero sposa la bionda e fragile Norma in seconde nozze. Un matrimonio osteggiato dai parenti di lui che non capiscono l’infatuazione per questa giovine non particolarmente brillante, non mondana e non di famiglia importante. Anche lui sembra quasi non capire il perché di questa decisione. Ha tutto dalla vita: è vedovo con un erede maschio, ricco, nobile, sta tentando una carriera politica … però parte per Firenze per portare a Torino e nella sua residenza in montagna a Bersezio la dolce e malinconica Norma. Il matrimonio per 10 anni è felice e coronato da 4 figli. Norma però non è una persona così semplice e innocua come sembra: si annoia in montagna, non riesce ad ambientarsi a Torino e alla buona società borghese, i ricordi della sua vita precedente la tormentano (una madre problematica e un’adolescenza tormentata dalla povertà) e il tracollo: la morte dell’unica figlia la getta in uno stato di profonda disperazione. E poi l’incontro con la bruna e selvatica Medusa, giovane ragazza con un passato di miseria e di violenza che la porterà allo scandalo e alla vendetta del marito.
La fine di Norma
viene lasciata nel dubbio: è morta? E’ fuggita con Medusa a Parigi? Sono morte tutte e due sotto una tempesta di neve mentre tentavano di superare il confine?
Un libro molto bello e la Mazzucco è stata molto brava a cambiare continuamente tipo di linguaggio e atmosfere: il racconto dell’incontro di Norma e Argentero ti rimanda alle immagini in bianco e nero della Torino di inizio secolo scorso; il racconto della infanzia violata di Medusa rimanda alle montagne aspre dove è difficile vivere e dove la violenza e la miseria sembrano dominare il tutto; e poi il racconto della villeggiatura in Costa Azzurra così bohemmiene; il racconto della tragedia con il lungo monologo interiore di Argentero mentre sta per raggiungere Norma sequestrata nella casa in montagna e dove medita di ucciderla o di perdonarla in un altalenante flusso di emozioni violente; le perizie fredde e aride sulle capacità mentali di Norma, una vera e propria cartella clinica; le poesie dedicate alla “Barbara Medusa”; il dubbio
su come sia andata veramente a finire la vita di Norma
e poi l’epilogo dei superstiti.
La Mazzucco è stata molto brava a descrivere i posti dove è stato ambientato: in particolare la meravigliosa Valle Stura dove, quando posso vado a camminare per i suoi sentieri e dove la montagna è proprio così bella e difficile come descritta.
In particolare, nelle ultime pagine racconta di come Bersezio sia un non-luogo in quanto non Italia e non ancora Francia perchè il controllo della dogana era posto prima dell’ingresso in paese: è la stessa sensazione che io ho sempre provato quando da piccola andavamo a sciare in Francia e mi chiedevo che posto fosse: non più Italia perchè avevamo passato il controllo, ma non ancora Francia perchè il confine è in cima al Colle della Maddalena.
E poi Barcellonette: quando ci passo rimango sempre affascinata da questo paese che ha subito una grossa influenza messicana e dalle sue bellissime villette (un vero gioiello), ma adesso non potrò non pensare al mercato dove a inizio Novecento si vendevano i bambini.
Infine, che bello leggere alcuni pezzi in patois!
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

Immagine Immagine
Avatar utente
Miss Piggott
Olandese Volante
Messaggi: 2525
Iscritto il: mer nov 13, 2002 2:44 pm
Località: Roma

Messaggio da Miss Piggott »

Grande ciucchino, sono stata tentata mille volte di recensire questo libro, ma alla fine ho semppre rinunciato, essendo passati anni da quando incappai casualmente in Melania Mazzucco.
"Il bacio della medusa" l'ho letto a 18 anni, e ricordo che mi era piaciuto tantissimo.
Fino a pagina 90 non capivo dove il libro volesse andare a parare, ed ero lì lì per lasciarlo perdere, poi invece la storia è letteralmente esplosa e mi ha catturato completamente...
Quando uscì "La camera di Balthus", il secondo romanzo della Mazzucco, mi fiondai in libreria a comprarlo... E lo trovai stupendo, per certi versi anche migliore del romanzo di debutto.
Li conservo entrambi gelosamente, autografati dall'autrice, senza il coraggio di rileggerli per paura di rovinarmi il ricordo struggente che mi hanno lasciato. :oops: :roll:
ImmagineImmagine Immagine ImmagineImmagine
Immagine
Avatar utente
Rastaman
Corsaro Nero
Messaggi: 1102
Iscritto il: mar ago 30, 2005 2:32 pm
Località: Napoli
Contatta:

Messaggio da Rastaman »

Giusto per.....cronaca anche io sono un acceso fan della Melania. Brava, brava, brava :yes!:
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.

Nick su BC:RedPablo Anobii Facebook
Rispondi