Ai confini della realtà

[shandy]

Di ritorno da una lunga giornata di lavoro, alla seconda ora e mezza di treno del giorno, finisco la lettura di Knock, di Jules Romains. D'accordo, non precisamente un capolavoro della letteratura mondiale. Comunque...
Mi "allungo" verso i sedili davanti e lascio il libro sul tavolino, assicurandomi che l'etichetta del bookcrossing sia in bella vista, mentre il treno è fermo alla stazione di Namur. E' una stazione importante, in cui scendono e salgono molti passeggeri.
La vedo avvicinarsi. E' una ragazza giovane. Sì, ha proprio l'aria di qualcuno che può essere interessato al bc.

E invece.

Quaranta minuti di viaggio. Quaranta. Non ha nemmeno sfiorato il libro.



Inutile dire che me lo sono ripreso prima di scendere con una gran voglia di tirarglielo nella nuca...

[sarina79]

Beh...anche io ho liberato in treno, solo che l'ho fatto prima di scendere. Nessuno mi ha vista, bene, penso.
Esco dalla stazione con un gruppetto di amici e vengo assalita da un bambino urlante "E' vostro questo libro?!?" io e i miei amici facciamo gli gnorri "noooo" e il bimbetto urlante riparte verso altri passeggeri. Dopo aver importunato tutti, torna dai genitori "non è di nessuno" dice. La madre (finalmente!!!) si premura di leggere le EVIDENTI etichette sparse sul e dentro il libro "ah, che bella iniziativa" la sento esclamare (stavamo andando tutti verso il parcheggio), dopo averlo letto lo abbandonerò vicino all'asilo (evidentemente lavorava in zona asilo...)
Mai più avuto notizie del libro...

[ciucchino]

oggi ho lasciato un libro prima di andare in piscina: aveva smesso di piovere e l'ho meso su una panchina un pò al riparo.
Quando sono uscita, ho visto le strade bagnate e sono passata a vedere il libro: era completamente bagnato e messo proprio dove si sarebbe bagnato
L'ho ripreso e appena asciutto riproverà a viaggiare di nuovo.

[laura_s]

Mi piace il titolo del thread perché si applica bene alla situazione postale che sto vivendo da qualche tempo a questa parte. Ci sono destinazioni probabilmente più iellate di altre, perché spedendo ad esempio a Roma sono riuscita a farmi tornare indietro tre volte un libro (poi consegnato a mano). Mi è capitato ben due volte con Venezia (risolto con consegna a mano) e l'altro giorno con il mattone illeggibile che Tostoini si è aggiudicata. Però sabato ho spedito due plichi, uno per Zazie (Milano) e uno per una persona in Austria e sono arrivati entrambi (l'austriaco oggi).

Ho provato a parlarne diverse volte con gli impiegati allo sportello (una delle impiegatesse, dopo un'ottima e abbondante litigata sui pieghi di libri, mi ama di un amore struggente; praticamente mi caverebbe gli occhi a mano non appena mi vede entrare negli uffici); ho chiesto e mai ottenuto di essere ascoltata dal direttore. Come agite voi in questi casi? Dove trovo un modulo precompilato, oppure un modello di lettera di richiesta di... qualcosa, non so, danni morali, restituzione del tempo perduto, qualsiasi cosa purché mi spieghino perché i miei pacchi, sempre molto uniformi e ordinati, e volendo anche anonimi (per garantire la privacy del destinatario e fargli credere che gli sto spedendo oggetti zozzi quando in realtà si tratta di libri) ritornano all'ovile?

Grazie in anticipo per l'assistenza,

l

[LaVale]

c'è un modulo per i reclami.
non è che serva a molto, però c'è.
in genere chiederlo serve ad avere impiegati improvvisamente gentili (che ti diranno che purtroppo il modulo loro non l'hanno mai avuto).
comunque insisti che DEVONO averlo.

ciao
vale

[Virgilio]

Io quest'estate ho liberato un libro in un parco, poggiandolo su una staccionata, più in vista che più in vista non si può!
Siccome ero con amici incuriositi dalla cosa, ci siamo seduti su una panchina vicino aspettando che qualcuno passasse e lo prendesse (la villa era superaffollata)...dopo un po' un gruppo di persone si mette a parlare proprio davanti al libro, e così nessuno lo prendeva...comincio a maledirli in tutti i modi, poi una si gira e fa "oh un libro!!!"
ALLELUJIAAAAAA!!!!

lo prende un po' schifata legge ad alta voce l'etichetta e il sapientone del gruppo fa "aahhhh quella cosa di raitrè!!" -__-'
A parte che è RADIOtre...e poi basta, sta cosa mi perseguita!!!!!

Dopo esserselo rigirato tra le mani la tipa lo ha posato qualche passo più in là...e io volevo andare lì e tirarglielo in testa!!!!

Per fortuna poi il libro è stato ritrovato (circa 500-600 metri più in là...non so come ci sia arrivato!) e segnalato!

[last-unicorn]

Laura, tu scrivi l'indirizzo come va scritto, vero?
Al momento l'unica cosa che mi viene in mente sono i cap. È successo di recente? Magari hai usato i cap vecchi, mentre dovevi usare quelli nuovi. Anche se dal numero delle volte che è successo non mi pare sia una cosa troppo recente...

[didone]

Esco dalla stazione con un gruppetto di amici e vengo assalita da un bambino urlante "E' vostro questo libro?!?"

A me è successa la stessa cosa alla stazione di Venezia. Solo che rincorrermi era un cinese! Come spiegargli che il libro non l'avevo perso o dimenticato (non potevo dirgli che non era mio: avevamo fatto il viaggio seduti uno di fronte all'altro...) ma che volevo lasciarlo libero?
HO ripreso il libro e l'ho liberato qualche giorno più tardi qui a Verona ma doveva essere nato iellato: non ha più dato notizie...

[zoe]

La vedo avvicinarsi. E' una ragazza giovane. Sì, ha proprio l'aria di qualcuno che può essere interessato al bc.

E invece.

Quaranta minuti di viaggio. Quaranta. Non ha nemmeno sfiorato il libro.

Shandy incredibile.. io non capisco.. non resisterei... o meglio io non ho proprio resistito: in passato, tornando in areo da un viaggio, trovai nella tasca del sedile di fronte a me un libro, non c'era etichetta, al tempo non conoscevo il bookgrossing, e il libro era di un autore mai sentito e la trama non mi invogliava, ma io quel libro me lo son preso e pure coccolato... me lo son portato a casa senza nemmeno pensarci due volte (un po' si, avevo paura che fosse di qualcuno ).
Continuo a non capacitarmi di fronte a questa indifferenza...

[laura_s]

Last, mi viene da piangere: io vivo di posta. E' da almeno 20 anni che movimento posta, che spedisco, ricevo, mando, dai panettoni alle assicurate, dai giocattoli alle stampe. Di tutto e in tutto il mondo. NON con i corrieri, eh, con le Poste Italiane! Fino a oggi mi è capitato SOLO con i libri, e non sempre (a te ERA arrivato, vero?). Il mio cruccio è proprio questo!

l

[last-unicorn]

Mi hai mandato un libro? Non me lo ricordo! Ehm, che libro era?

Ma non dovrebbe esserci scritta la causa perché torna indietro?

[annanda]

laura, prova questo
http://www.poste.it/azienda/posterispon ... clamo.html
sarà inutile ma almeno, la soddisfazione di rompere le scatole....

[laura_s]

Last:
1. Prima di Natale, ma sì che ti era arrivato (non mi ricordo cos'era ma era un rabck, non registrato).
2. Destinatario sconosciuto! Ora io non scrivo TOSTOINI né applico la tartaruga che ne rappresenta l'essenza invece di scriverne l'indirizzo: non pretendo che tutti al mondo siano a conoscenza dell'ineffabile angelicità universale globale di Tost... (ok, anche se dovrebbero, effettivamente)

Grazie Vale per il suggerimento relativo al modulo: anche da me non l'hanno mai avuto!

Domani mattina torno all'attacco e vi faccio sapere cosa mi dicono.

l

[Diego]

Una domanda. Tutti i rilasci sono possibili, e devo dire che l'episodio che mi ha colpito molto è una scena del film Hurricane in cui si vendevano libri usati e il protagonista si meraviglia che il suo primo libro costasse 25 Cent... comunque non avete mai provato a lasciarlo "di persona" ad un estraneo il libro. Parlandoci? Cioè è una bella cosa... provateci.

[last-unicorn]

L'Arpa d'erba! Ora ricordo! Registrato e destinato al megarilascio!

Ma almeno te lo hanno ripreso senza che tu dovessi pagare un'altra volta la spedizione?

Diego, so che alcuni lo hanno già fatto, ma io non ne avrei mai e poi mai il coraggio!

[Diego]

Ciao Last è molto bello, fidati.
Ti può capitare su un treno,in un tram, o prendendo un caffé in una piazza. E' forte quel pizzico di socializzazione, in fondo stai regalando un'idea o solo un pezzetto di carta che contiene un'idea e che per conoscerla hai investito un pizzico della tua vita. A me è sembrato naturale perché quando facevo il pendolare c'erano dei signori che scendendo prima di me spesso mi lasciavano il giornale. Erano stati zitti per un'ora, poi mi facevano un sorriso e dicevano:- To' te lo lascio, buon proseguimento. Certo, usoerei più parole, ma io sono un chiacchierone.