giro di vento
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
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giro di vento
non mi e' dispiaciuto...l'ho letto in 2 giorni coinvolgente..
- Therese
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Qualche informazione in più? tipo autore, casa editrice, qualche accenno alla trama...
Benvenuta/o!!
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-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
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Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
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- fratitti74
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giro di vento
autore de Carlo Andrea
editore Bompiani
Due uomini e due donne, professionisti di successo e amici da sempre, partono da Milano insieme a un agente immobiliare per visitare alcune case di campagna che intendono acquistare e ristrutturare in Italia centrale. Quasi arrivati a destinazione, si perdono lungo strade sterrate tra colline coperte di boschi e la macchina su cui viaggiano cade in un fosso. I telefoni cellulari non hanno copertura, sta calando la notte e comincia a piovere. Adottando un punto di vista fluttuante che, di volta in volta, si sposta impercettibilmente da uno all'altro dei cinque personaggi, De Carlo costruisce un romanzo a più voci in cui racconta delle nostre aspirazioni e contraddizioni, dei rapporti d'amicizia e d'amore, delle paure, delle manie, dei sogni nascosti.
editore Bompiani
Due uomini e due donne, professionisti di successo e amici da sempre, partono da Milano insieme a un agente immobiliare per visitare alcune case di campagna che intendono acquistare e ristrutturare in Italia centrale. Quasi arrivati a destinazione, si perdono lungo strade sterrate tra colline coperte di boschi e la macchina su cui viaggiano cade in un fosso. I telefoni cellulari non hanno copertura, sta calando la notte e comincia a piovere. Adottando un punto di vista fluttuante che, di volta in volta, si sposta impercettibilmente da uno all'altro dei cinque personaggi, De Carlo costruisce un romanzo a più voci in cui racconta delle nostre aspirazioni e contraddizioni, dei rapporti d'amicizia e d'amore, delle paure, delle manie, dei sogni nascosti.

una casa senza libreria e' una casa senza anima
- Therese
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Grazie delle precisazioni! 

-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
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Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
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Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
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Allora...tiro fuori questo vecchio 3d dopo due anni circa
perchè su Giro di vento di Andrea de Carlo
io e fatamorgana abbiamo iniziato un bellissimo scambio di opinioni...
Speravamo di riuscire ad allargarlo, magri anche aprendo un ring...
Riporto il "nostro inizio"
Se poi vi interessa, e fata mi autorizza, posto anche il seguito...
perchè su Giro di vento di Andrea de Carlo
io e fatamorgana abbiamo iniziato un bellissimo scambio di opinioni...
Speravamo di riuscire ad allargarlo, magri anche aprendo un ring...
Riporto il "nostro inizio"
Se poi vi interessa, e fata mi autorizza, posto anche il seguito...
fatamorgana ha scritto:Questo libro mi ha da subito catturata e affascinata. Forse perché nel profondo condivido in parte l'aspirazione di De Carlo a fuggire dalle convenzioni e dai legami a volte schiaccianti imposti dalla quotidianità.
Quando ero bambina coltivavo una fantasia segreta: ogni volta che mi trovavo in macchina di sera, magari in mezzo alle campagne viterbesi (dove ho tutto il parentado) immaginavo che presto avremmo smarrito la strada, che l'alchimia creata da buio e elementi avrebbe nascosto le indicazioni e ci avrebbe condotto al di là dei percorsi battuti, nel bel mezzo del nulla, finalmente liberi di vivere le straordinarie avventure celate, ne ero certa, appena al di la del confine di ciò che é definito "normale".
Ovviamente non accadeva mai nulla di tutto questo e, ovviamente, ne ero ogni volta un po' delusa.
L'esperienza dei protagonisti mi ha subito ricordato le mie fantasie di allora, anche se ho imparato che la soglia tanto vagheggiata esiste davvero, ma non va ricercata all'esterno quanto piuttosto dentro me stessa.
Tuttavia il libro rappresenta un ottimo spunto per interessanti riflessioni.
Sarebbe ad esempio davvero realizzabile vivere al di fuori dei dettami canonici, immuni dai mali della moderna società? Oppure quest'idea é destinata a rimanere un'utopia, necessaria in quanto contenitore di ansie e frustrazioni, ma destinata in pratica a scontrarsi con le contraddizioni della natura umana?
Quest'ultima si rivela infatti indubbiamente controversa: da una parte brama all'estremo libertà, indipendenza e si mostra insofferente ai vincoli; dall'altra ha altrettanta necessità di tutta una serie di piccoli e sotterranei riti, incapace, se non attraverso questi di riappropriarsi di un'identità.
E l'individuo é poi veramente tale (e quindi capace di reinventarsi da zero, moderno Robinson Crosue) o é collegato a sua insaputa a tutto il consesso umano da sottili ramificazioni, composte dalla memoria genetica e dalla storia comune vissuta (l'inconscio collettivo junghiano) e dunque incapace di estraniarsene veramente?
Sarebbe insomma in grado l'umanità di ritrovare il suo Eden perduto oppure ricadrebbe prima o poi negli stessi schemi di comportamento, magari espressi in altra forma?
Momo ha scritto:Finito di leggere, quasi tutto in giorno!
Giro di vento...cosa dire?
Ci ho ritrovato molto, molto del De Carlo solito, il che non è un male, visto che molti libri mi son piaciuti moltissimo...
Come nel suo stile, ritroviamo moltissima natura,i paesaggi che parlano e sanno ascoltare.
Una dimensione più lenta, un ritmo diverso da quello a cui siamo abituati
In questo libro poi la differenza è resa ancora più stridente dai personaggi che invece vivono compleatamente immersi in questi ritmi, nelle scadenze, i rumori, gli appuntamenti e la velocità, la comunicazione aggressiva e oppressiva, tipiche della realtà quotidiana.
Due mondi a confronto quindi, che non sempre riescono ad interagire nella maniera migliore, che anzi spesso sono ostili.
La convivenza forzata però porterà a doversi necessariamente fermare a guardare dentro, a confrontarsi e domandarsi, anche se le risposte son diverse per ognuno..
Il libro mi è piaciuto, ma anche se ho tenuto in particolar modo ad alcuni personaggi, e situazioni, devo dire che un pò mi è mancato lo spessore del mio primo De CArlo (Misia...Guido...)
Anche la voce di protesta, tipica di De Carlo, qui sembra quasi sussurrata...
Di per sè non è una grave mancanza, solo, non riesco a capire se sei una scelta letteraria, o forse un pò di stanchezza.
La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Sono un clown e colleziono attimi
Non disegnarmi di un solo colore, lasciami essere arcobaleno
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- fatamorgana67
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Fata da parte sua autorizza... 
Procedi pure momo, così magari si incoraggia la discussione

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"L'essenziale é invisibile agli occhi" (A. De Saint-Exupéry)
"Per arrivare all'alba non c'é altra via che la notte" (K. Gibran)
"Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre" (Gandhi)

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ok fata,allora riporto i nostri mp...
Vediamo se facciam venire voglia a qualcuno....
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fatamorgana ha scritto:E' vero, qui De Carlo sembra meno "arrabbiato" rispetto ad altre sue opere ma ritengo che non dipenda da un affievolirsi delle sue convinzioni quanto piuttosto da un diverso modo di tradurre artisticamente esperienze acquisite.
Come se, una volta interiorizzati alcuni valori, non sia più necessario esporli in maniera diretta ma risultino ugualmente energici e vitali attraverso il contrasto.
E questo romanzo vive di contrasto, é basato su di esso, sia a livello oggettivo, con il contrapporsi dello stile di vita dei protagonisti che soggettivo. Ognuno di loro si trova infatti costretto ad indagare nel profondo del suo animo, trovandovi magari contraddizioni difficili da sanare. E anche quando il risultato sembra nullo, coerente con un'esistenza superficiale é forse proprio attraverso l'assenza che le conclusioni dell'autore si concretizzano.
Momo ha scritto:Sicuramente i personaggi sono tutti molto differenti, e quindi vivono in maniera differente la situazione, ed evolvono di conseguenza...però, non so, l'intensità bruciante di misa, le contraddizioni "vive" di guido laremi...qui ho visto dei colori un pò soft.
Aria per esempio...s'è solo intravista la sua voglia di evasione, ma una ragazza di quell'età dovrebbe essere più...dirompente, no?Anche ribelle...
Anche i due "selavaggi" son figure così affascinanti che non so, avrei voluto di più da loro..m'è piaciuto come è stata raccontata Lucia, che diventa anche più bella fisicamente mentre è li intenta a riscoprirsi...
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