guarda, l'allende che tanto ti dispiace (a me pure, eh.. a parte iniziali sprazzi di felicità narrativa) racconta, forse in Afrodita, che quando teneva un corso di scrittura, come prima cosa diceva ai suoi studenti di togliersi di mente di scrivere il Nuovo Grande Romanzo Americano, di accettare l'idea che avrebbero potuto tranquillamente scrivere un romanzo, una novella, un racconto BRUTTO, e soprattutto di scrivere di ciò che si conosce. Stessa cosa che consiglia King, in On Writing.Ma in ognuno di questi non sono mai riuscito ad avvicinarmi ad un personaggio femminile [...]
E se King è troppo commerciale, stessa cosa che consiglia Carver ne Il mestiere di scrivere.
Forse non devi creare il personaggio femminile perfetto, forse potresti scrivere di tua madre, di tua sorella, della tua donna, delle tue amiche, delle splendide donne di bookcrossing (coff coff), cogliere le loro sfumature, inserirle nelle tue storie..