Come una bestia feroce - di Edward Bunker
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Come una bestia feroce - di Edward Bunker
Su consiglio di un amico, mi sono avventurato nella prima lettura di Edward Bunker. So già che è stato il primo di una lunga serie. Bunker è uno che non le manda a dire. Se il noir ha tanti eccellenti rappresentanti (Ellroy su tutti a mio giudizio), Bunker è il diamante grezzo, il petrolio appena estratto. Non c’è indulgenza nei confronti di nessuno. La storia è asciutta, senza pellicole di protezione. Max Dembo è un vero delinquente che cerca il riscatto e che cozza contro una società che il riscatto glielo concede solo col marchio sulla fronte. Cosa fa allora? Se la vita ti dà limoni, tu fatti limonate.
Edward Bunker è un ex-galeotto e sa bene quali sono i meccanismi del carcere e della prigione che un ex-carcerato trova oltre il muro. Non c’è un lavoro ad aspettarti, una casa calda in cui rifugiarti o una famiglia con cui ricostruire te stesso. Ogni cosa è dura come i lavori forzati. Ogni passo in avanti può essere cancellato in un istante. Se sbagli, spesso, non finisci più di pagare a meno che tu non abbia la possibilità di non dipendere dalla società stessa. I potenti sbagliano, pagano e si ripuliscono. Gli altri sbagliano e incrociano le dita. Prezioso. Edward Bunker alias Mr. Blue de “Le Iene”, sceneggiatore di “A 30 secondi dalla fine”, autore del romanzo da cui è stato tratto “Animal Factory”. Da questo libro venne tratto un film nel 1978 con Dustin Hoffman nel ruolo di Dembo.
Edward Bunker è un ex-galeotto e sa bene quali sono i meccanismi del carcere e della prigione che un ex-carcerato trova oltre il muro. Non c’è un lavoro ad aspettarti, una casa calda in cui rifugiarti o una famiglia con cui ricostruire te stesso. Ogni cosa è dura come i lavori forzati. Ogni passo in avanti può essere cancellato in un istante. Se sbagli, spesso, non finisci più di pagare a meno che tu non abbia la possibilità di non dipendere dalla società stessa. I potenti sbagliano, pagano e si ripuliscono. Gli altri sbagliano e incrociano le dita. Prezioso. Edward Bunker alias Mr. Blue de “Le Iene”, sceneggiatore di “A 30 secondi dalla fine”, autore del romanzo da cui è stato tratto “Animal Factory”. Da questo libro venne tratto un film nel 1978 con Dustin Hoffman nel ruolo di Dembo.
A me è piaciuto moltissimo anche educazione di una canaglia...la sua autobiografia!!
Sai che le persone non possono vivere senza amore? Beh, l'ossigeno è ancora più importante
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- tostoini
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Altre recensioni sul forum su Bunker qui e qui
Posto che Bunker non mi ha mai deluso, Educazione di una canaglia secondo me é un pò sottotono rispetto agli altri suoi libri..
Posto che Bunker non mi ha mai deluso, Educazione di una canaglia secondo me é un pò sottotono rispetto agli altri suoi libri..
°se cerchi TESTUGGINE sono io,era il mio vecchio nick° °b-shelf°°blog°°la chat di bc-italy°°ml bookcrossing_sardegna°
- elfetto [la D.D.A.]
- Re del Mare
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strumm ha scritto:"Educazione di una canaglia" è nella mia lista d'attesa.
Guarda, qui c'è il mio ring. Sarei felice se volessi iscriverti!!!


- Iorek Byrnison
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Per me il migliore è Cane contro Cane.
Anche a me educazione di una canaglia non mi ha entusiasmato.
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This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)

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io ho letto solo animal factory e l'educazione di una canaglia. Entrambi splendidi, forse nel confronto...non so!
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- Carmilla
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Regalo di un altro bc letto nelle vacanze di Natale.
Non avevo mai letto niente di Bunker e in generale sul noir sono un po' carente, anche se ho compensato con la cinematografia
Il romanzo è forte e si legge tutto d'un fiato.
Bunker non cerca di rendere i suoi personaggi più gradevoli o «accettabili», li racconta come sono. Senza concessioni.
Max si sforza di essere onesto non perché si sia «ravveduto» ma semplicemente perché non vuole tornare nell'inferno del carcere.
Ma la verità tragica di questo romanzo è che la società è ipocrita e non dà nessun modo a chi è uscito fuori di tornare dentro.
Agli ex detenuti non resta che rifugiarsi nell'unico mondo in cui sono accettati, di cui conoscono le regole.
E a pensarci, quanti di noi assumerebbero un ex ladro o, peggio, un ex assassino per lavorarci fianco a fianco?
La malavita diventa una scelta obbligata, un universo crudele e violento che ha regole rigidissime e in cui chi sbaglia paga, senza eccezioni.
Non esistono legami sacri, non esiste nulla di inviolabile.
Non ci sono tregue, non c'è riposo ma solo una fuga costante ed estenuante.
Per questo preferisco di gran lunga il titolo originale. Non "come una bestia feroce", dal momento che nemmeno un animale braccato sarebbe capace di tanta crudeltà. Ma "nessuna bestia così feroce", solo l'uomo.
Ho letto che Bunker ha imparato a scrivere praticamente da solo e per lo più in carcere e questo ogni tanto si fa sentire. Non ha quella «letterarietà» che mi aspetto da un romanzo. A volte il linguaggio mi sembrava un po' povero, come se le parole non riuscissero ad essere all'altezza delle idee. Nel complesso comunque un'ottima lettura.
Non avevo mai letto niente di Bunker e in generale sul noir sono un po' carente, anche se ho compensato con la cinematografia

Il romanzo è forte e si legge tutto d'un fiato.
Bunker non cerca di rendere i suoi personaggi più gradevoli o «accettabili», li racconta come sono. Senza concessioni.
Max si sforza di essere onesto non perché si sia «ravveduto» ma semplicemente perché non vuole tornare nell'inferno del carcere.
Ma la verità tragica di questo romanzo è che la società è ipocrita e non dà nessun modo a chi è uscito fuori di tornare dentro.
Agli ex detenuti non resta che rifugiarsi nell'unico mondo in cui sono accettati, di cui conoscono le regole.
E a pensarci, quanti di noi assumerebbero un ex ladro o, peggio, un ex assassino per lavorarci fianco a fianco?
La malavita diventa una scelta obbligata, un universo crudele e violento che ha regole rigidissime e in cui chi sbaglia paga, senza eccezioni.
Non esistono legami sacri, non esiste nulla di inviolabile.
Non ci sono tregue, non c'è riposo ma solo una fuga costante ed estenuante.
Per questo preferisco di gran lunga il titolo originale. Non "come una bestia feroce", dal momento che nemmeno un animale braccato sarebbe capace di tanta crudeltà. Ma "nessuna bestia così feroce", solo l'uomo.
Ho letto che Bunker ha imparato a scrivere praticamente da solo e per lo più in carcere e questo ogni tanto si fa sentire. Non ha quella «letterarietà» che mi aspetto da un romanzo. A volte il linguaggio mi sembrava un po' povero, come se le parole non riuscissero ad essere all'altezza delle idee. Nel complesso comunque un'ottima lettura.
"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

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