Ben presto Krabat si accorge di essere finito in una scuola di magia nera, assieme ad altri undici apprendisti.
Le cose sembrano funzionare finché Krabat non realizza che dietro a tutto c'è un progetto malvagio, una trappola sinistra e che anche gli undici apprendisti sono in realtà solo pedine di un terribile progetto.
Nasce come romanzo per ragazzi ma in realtà ha il sapore delle antiche leggende che ti aspetteresti di sentire da un vecchio del Centroeuropa, possibilmente in una notte buia e tempestosa, seduti davanti ad un falò
(e in effetti, incuriosita, cercando in rete ho trovato che la storia è ambientata tra i Sorabi della Lusazia, ovvero un popolo slavo della Germania orientale).
Romanzo molto originale e interessante, si differenzia dal classico libro fantasy anche per la semplicità con cui la magia fa parte delle cose della vita. Non ci sono grandi rivelazioni, per Krabat, quando intuisce la vera natura del mulino e del suo padrone; non c'è eccessivo stupore in Kawtorka quando sente la voce di Krabat nei suoi pensieri; c'è molta normalità al Mulino dei Dodici Corvi, finchè non cala la notte.
La trama non è particolarmente complessa, ma il ritmo del racconto e l'atmosfera sognante ma sinistra delle vecchie leggende mi hanno colpito molto.
il link alla journal entry su BC.com
E' stato custodito per anni dalla Rosen, che per anni mi ha detto "e leggilo!". Alla fine ha deciso di liberarlo e io, presa dal panico, l'ho agguattato, per fortuna...
ora mi farebbe piacere farlo passare un po' in giro, e poi lasciarlo libero di vagare ancora.
gli apprendisti al Mulino:
annanda (padova)
etnagigante (catania)
paperetta-yeye (genova)
campalla (genova)
rosen -il mugnaio- (verona)
misterkagnara (verona)
tilly77 (cesena)
lenticchia (modena)
spacetave (torino)
lupurk (alessandria)
eilan86 (milano)
silvietta75 (roma/como)
scendi (duemaniglie)
alloctona (roma)
e poi via verso i Fori Imperiali! o la Pietra di Bismantova! o il Black Falcon! o il Regio di Parma! vallo a sapè.....
siete ultime in due, 'rangève

