non riesco a capire l'utilità e soprattutto il senso dell'iniziativa
Comunque
I M H O questa iniziativa non va confusa con una consultazione sul fatto che si debba abolire o meno il forum o l’uso del computer.
Né penso che si debba prendere di petto e sentirsi accusati in prima persona sul fatto di esser computer-dipendenti. Cioè: nessuno dice: idiota! Spegni il pc acceso da ore e vai a trombare!
Il senso è:
magari sono bravissimo nel non abusare del pc,
però forse, tutto sommato, non sono così bravo, ma soprattutto: esiste un problema che colpisce tante persone (io no, ma tanti altri si) che potremmo chiamare internet-addicted, quindi mi fa piacere dire: okkio! Sai che esiste questo problema?
per quanto riguarda chi lavora di sabato:
nessuno ti dice: fatti licenziare e aderisci al nostro gioco!!
Semmai ti farà pensare: perché lavoro di sabato? Sono un dipendente ed è scritto nel contratto di lavoro: tutto ok; in settimana ho avuto un casino da fare: okok; l’ho deciso in scioltezza, poi mi riposo domenica o non sono stanco o non mi piace stare con la gente: okokok;
magari però qualcuno lavora di sabato per ‘’tapparsi’’ dei buchi affettivi, relazionali ecc ecc e allora rifletterà su ciò.
Per il resto… anche se noi siamo bravi e non siamo schiavi della rete, non stiamo sempre a controllare i post che scriviamo per vedere se qualcuno ci ha risposto

, non controlliamo ossessivamente i post e gli accessi al blog,

non ci inkazziamo quando il forum non è on-line e non grattugiamo il tastino F5 a forza di fare “aggiorna”, torna on line maledetto!!!!

, non guardiamo le news di google e ansa ogni mezz’ora per postare una news o un nuovo prodotto strano sul forum,

beh, comunque ci sono tante persone che sono "malate",
internet-addicted, che sostituiscono ai contatti "reali" i legami telematici, usando Internet per eludere i propri problemi o sfuggire alle angosce. La "voglia di Rete" e naturalmente, l'impossibilità di collegarsi provoca un disagio profondo, un senso di privazione e di angoscia che può arrivare fino a una vera e propria crisi d'astinenza
http://www.repubblica.it/www1/internet/ ... ction.html
http://www.pitt.edu/utimes/issues/30/091197/17.html
il
SENSO (che non è unidirezionale) è stato scritto nei messaggi sopra:
quel giorno li', quando mi trovero' davanti al mio PC e mi ricordero' di non accenderlo, per esempio per ascoltare musica come faccio solitamente il sabato, faro' un piccolissimo esercizio di consapevolezza, riconoscendo che cio' che e' diventata ormai un'abitudine e' pur sempre una scelta che posso anche non fare.
Un piccolo esercizio di liberta' individuale.
Che prescinde da chi, perche' e in quale data ha scelto di mettere in atto questa iniziativa: questo, per me, e' solo un buono spunto.
...Perchè è una bella idea condivisa. Ovvero: è chiaro che chiunque di noi può autonomamente stare lontano dal forum per un po'. E' chiaro io posso staccare il computer per un giorno senza che nessuno lanci l'idea al posto mio. Ma stavolta lo si fa insieme, in maniera democratica, tra persone libere e intelligenti che si ritrovano attorno alla stessa idea. E questa unità d'intenti fra persone che magari frequentano da mesi/anni questo forum mi piace molto. Lo considero un nostro valore aggiunto. Almeno so che non stiamo tutti insieme solo per rimochiare e mangiare maiale.
...Perchè è una idea pedagogica. Lo stop per 24 ore del mio computer non varierà il bilancio energetico mondiale, ma fa una cosa ben più importante: mi educa. Per me, trocato di computer, questo è un'aiuto, un invito a "fare una prova", a vedere come si vive senza questa abitudine elettrica per un tempo ragionevole. E non è vero che "tanto posso disconnettermi dalla rete quando voglio." Certe volte per disintossicarsi bisogna essere in compagnia: ci si aiuta a vicenda, sulla stessa barca.
mi piace che ci faccia riflettere sul ns rapporto con il pc e sulla facile dipendenza che crea
Beh bisogna dire che lo shutdown day sta già dando in un certo senso dei risultati, visto che ha portato a fare qualche riflessione sul proprio rapporto col pc (e col forum).
Io non spengo gli amici, ma ogni tanto me ne stacco volentieri, perché quando torno ho più cose da raccontargli