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Ero decisamnete scettica e prevenuta. Il film non mi era piaciuto per niente, poi grazie a un ringdi lenticchia me lo son trovato tra le mani e ... e adesso non riesco a smetterlo di leggere...
è carinissimo, leggero, scorrevole, nonostante conosca la storia ho la curiosità di sapere cosa succederà [anche perchè il film ha sfoltito eccome se ha sfoltito ]
A me è piaciuto abbastanza.. l'ho letto anche io tramite un ring internazionale, preso un po' come se fosse qualcosa sullo stile Kinsella. In realtà ci ho visto molto di più, soprattutto dopo aver scoperto che la storia è vera.. mi sembrava più o meno impossibile pensare che potesse esistere un ''capo'' come Miranda
Unica nota dolente: a volte le dettagliatissime descrizioni di abiti/scarpe mi annoiavano non poco.. ma, d'altra parte, essendo ambientato in una redazione di moda, non potevo aspettarmi qualcosa di molto diverso
Liz
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Anche a me quella parte delle descrizioni mi ha mortalmente annoiata.. così le ho pratiamente lette velocissimamente
Si, sembra che sia la tipa di Vogue Anna Wintour...
Mi son chiesta come abbian reagito certi personaggi come la Versace nel leggersi così descritta: Donatella Versace squittiva tutta eccitata. Il trucco troppo pesante e l'abito ultra aderente la facevano sembrare una caricatura di sè stessa
Io l'ho letto dopo aver visto il film e devo dire che Meryl Streep è stata molto brava a interpretare Miranda. Anche in questo caso il libro mi è piaciuto più del film: più ironia e più ansia (l'incubo del cellulare e dei minuti entro cui fare una cosa in genere impossibile). L'idea della totale sottomissione ai capricci e ai voleri di un capo insopportabile che ti rende la vita impossibile perchè è una persona ecogentrica, viziata e insofferente è più forte e l'immagine di Miranda non suscita nessuna compassione (mentre nel film si rivela per brevi istanti come una persona infelice dalla vita privata disastrosa).
Molto divertente il personaggio del marito con la sua abitudine di riferirsi a se stesso parlando in terza persona.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)
e' piaciuto anche a me!
L'ho appena finito, anche io grazie al ring di lenticchia
Incredibile qunto si riesca ad odiare Miranda dalla descrizione del libro... e' vero, nel film ad un certo punto ti fa' quasi simpatia... quasi ridere.
Un mondo ipocrita e falso... quello dei VIP e della moda. Non invidio per nulla chi ci sta dentro... e piu' ne so, meno li invidio!
La grande capa qui si chiama Miranda e fa ESATTAMENTE cosi'. Credo che la Kinsella verra' citata per plagio
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò. Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB) Tom Cruise dice le bugie (DP)
a voi è piaciuto?
io ho letto il libro molto prima che uscisse il film (appena le mie amiche hanno visto il titolo hanno deciso che non potevo vivere senza...chissà come mai) e non mi è piaciuto.
carina l'idea di fondo,ma è come se la scrittrice cercasse di dare uno spessore al libro che non è in grado di gestire: l'alcoolismo dell'amica, le grandi tragedie interiori della protagonista.. tutti temi che ho trovato trattati con un manierismo discutibile.
per una volta, ho preferito il film.
(ps Andy però è bionda nel libro, bionda, mica bruna. Gli costava troppo una tinta???)
copincollo la JE; mi consola sapere che qualcun altro la pensa come me...
approposito di alcuni commenti qui, devo dire che ho trovato innaturali quelle lunghissime e particolareggiate descrizioni dei capi d'abbigliamento, visto che alla protagonista 'non interessa la moda'...
Davvero non un granché. La protagonista è, nell'ordine: deficiente; egoista; masochista.
La capa pure.
Sapendo che l'autrice ha lavorato davvero per la direttrice di Vogue (che oltretutto cita come facendo l'occhiolino ma vai vai) sembra più una vendettina meschina: buon per te che ti sei fatta un sacco di soldi con libro e diritti del film, ma classe cara mia zero assoluto. Ci voleva decisamente molta più ironia, soprattutto autoironia e anche autocritica: se la tua protagonista invece che tornare a casa di corsa dall'amica pensa bene di rimanersene alle sfilate a me personalmente fa un po' tanto schifo.
Esemplificativi i ringraziamenti alla fine (tutta colpa degli altri).
Non si becca il minimo solo perché in effetti è avvincente.
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a) VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
La protagonista è, nell'ordine: deficiente; egoista; masochista.
ossignur quant'è vero, è davvero irritante. io ho preferito di gran lunga il film, dove la protagonista sembra essere un po' meno idiota - ma soprattutto per le mise mostrate:
sia chiaro però che io per la fornitura aggratisse di vestiti che si beccava lei - lamentandosi pure - altro che fila da starbucks, avrei spremuto direttamente i chicchi di caffè con le mani
La vita normale non mi interessa. Cerco solo i momenti più intensi. Sono alla ricerca del meraviglioso (Anais Nin)
per contattarmi usate mp dal forum, da bc.com o l'email magentabc/at/gmail.com.
L'autrice, Lauren Weisberger, ha lavorato come assistente di Anna Wintour, direttore di 'Vogue America', quindi non è difficile immaginare la componente autobiografica presente nel romanzo. Una curiosità: alla prima newyorchese del film che ne è stato tratto (con protagoniste Anne Hathaway e una splendida Meryl Street), Anna Wintour si è presentata vestita Prada dalla testa ai piedi, un modo elegante per ironizzare sul suo essere icona 'luciferina'.
grande
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
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