Alice Sebold: Lucky

[keoma]

Questa volta una storia vera, difficile da scrivere, difficile da ascoltare e leggere, ancora più difficile da vivere e ricordare.
A 18 anni A.S. viene aggredita e violentata nel campus universitario: "alcuni dicono che preferirebbero farsi ammazzare... palle! io divenni una cosa sola con quell'uomo, nel tentativo di restare viva" (ndr: vado a memoria, quindi la citazione potrebbe non essere esatta... comunque il senso è quello). Da questo momento in poi cambia la sua vita, il suo rapporto con le persone che la circondano... che finiscono inevitabilmente per trasformarsi anche loro, magari non subito, magari in meglio, ma non sempre, nè per sempre.
Alice reagisce, con coraggio, affrontando prima lo stupratore, poi le avversità e le sorprese della vita.

Per chi ha già letto Amabili resti, il libro è una sorpresa: si trovano pagine a volte crudeli e piene di rabbia, ma visto l'argomento trattato è inevitabile.
Non più toni dolci e pagine colme di rimpianti, ma crudo realismo (e un filo di sarcasmo) per descrivere se stessa, gli amici di passaggio e quelli per sempre, una famiglia atipica - madre nevrotica, padre in fuga tra i suoi libri o in Europa - e una vicenda che sconvolgerebbe chiunque.

Alice Sebold
Lucky
Edizioni e/o
euro credo 14,50, ma non mi ricordo: ve lo dico domani (e comunque da Blockbuster aveva il 15% di sconto)

[daria7479]

Io l'ho letto in pochissimo. L'ho preso perchè Amabili Resti mi aveva folgorato, l'ho trovato bellissimo! Forse sarebbe stato meglio leggere Lucky prima di Amabili Resti! Lo consiglio a tutti

[chell79]

Quando ho visto in libreria Lucky mi ha incuriosito molto (ma vista la pila di libri ho rinunciato ad acquistarlo.....per ora )... sicuramente lo leggerò prima o poi, vista la tua recensione sono ancora più curiosa. Amabili resti l'ho trovato carino...ma non mi ha entusiasmato molto sinceramente, a volte era troppo, come dire, soffice..dolce. al più presto leggerò Lucky (le ultime parole famose)..

[mizzy]

finito! ora ora! un brivido immenso!

non so, non è stata una piacevole lettura, nel senso che è abbastanza un pugno allo stomaco...
l'ho iniziato una sera... e la notte ho proprio dormito male. Analizzando i giorni di lettura, mi accorgo che molto spesso dopo poche righe, chiudevo il libro con la scusa di dover fare altro.

Ho vissuto la lettura combattuta tra il pensiero che non fosse una cosa vera.... poi ricordavo a me stessa che invece lo era.

Lo consiglio? dipende, dipende da quanto una persona è preparata a leggere una storio su uno stupro, sul relatico processo giudiziario e sul crollo psicologico della vittima.

[fosca]

oh ! cara Mizzy
se aspettiamo che la gente sia pronta per leggere ! siamo ben ottimisti
è certo che sarebbe un libro da consigliare per svegliare un po' 'ste coscienze addormentate
c'è gente che non ha mica idea di cosa c'è fuori.........
oppure....
è quasi sicuro che molti avranno comprato il libro della Franzoni più che il libro della Sebold !!
perchè alla gente non va più di pensare, di ragionare....è molto più facile seguire il sensazionalismo di casi come Cogne o come Parma o come Erba.....con tutto il rispetto per vittime e parenti....
e poi una volta spenti i riflettori, per passare ad un'altra storia, non se ne sa più niente........e ad una persona come me, alla quale piace arrivare al fondo delle cose, rimane un pugno di mosche perchè da un certo punto non si sa più nulla e i casi umani, le emozioni, le esperienze, le sensazioni, i pensieri più profondi non vengono più resi pubblici, come se fosse abbastanza sapere il mero fatto di cronaca e basta !!!
ma alla maggior parte della gente basta questo !
per quanto riguarda il libro della Sebold, è certo che è crudo, ma è giusto che sia così.......e penso che dovrebbero essere in tanti a leggerlo, innanzitutto perchè questa realtà è ancora vissuta come vergogna, e soprattutto bisogna rendersi conto che non si possono dare giudizi sommari come in molti casi è accaduto e fare passare la donna più per colpevole che per vittima !
scusate la disgressione e la durezza dei miei giudizi, ma quando in Italia ci sono persone che dicono di non avere mai aperto un libro, mi fa una rabbia !

saluti