non so se e' il posto giusto per parlare di questo argomento, ho provato a cercare per vedere se qualcuno aveva aperto un thread simile ma mi pare di no, mi scuso in anticipo per l'eventuale crossposting.
Apprendo oggi (vergogna

Beppe Severgnini su Corriere.it ha scritto:La prova è la difficoltà imbarazzante nel raccogliere 500.000 firme per il referendum elettorale. E' vero che i media di governo e d'opposizione ne parlano poco: esistono però i giornali indipendenti, le radio, internet, il cellulare, le piazze, il passaparola. Ma la parola non passa, perché siamo apatici, disinteressati, sfiduciati. Per usare un termine tecnico: non ce ne frega niente. Trovare un buon posto per le vacanze: questo sì è un obiettivo che scalda i cuori.
Non importa che il referendum sia l'UNICO mezzo a disposizione per cancellare una legge elettorale vergognosa, che costringe all'eterno pareggio; per abolire le attuali coalizioni, dove ogni partitello ha potere di ricatto; per impedire che i candidati vengano nominati dai partiti (spesso tra adulatori, camerieri e cortigiane). Qual è il problema? Che per agire, bisogna indignarsi. E per indignarsi, occorre capire. E per capire, è necessario un minimo di attenzione. Solo così si trovano le energie per uscire di casa e firmare (www.referendumelettorale.org).
Ah, pare che si possa firmare anche dall'estero (nei consolati e ambasciate) se si e' iscritti all'AIRE!
Ciaociao,