
Ho letto questo libro in un momento in cui pareva che i soldi avessero deciso di dirmi ciaociao: mi avevano appena licenziato e la mia cara mammina è arrivata, che tempismo, con questo libro da prestarmi. Grazie alla sua generosità, ho avuto il permesso di farne un ring. Un libro avvincente, commovente e davvero molto delicato.
Una curiosità: dopo aver finito la lettura ho contattato l'autrice e sono entrata in corrispondenza con lei. Confido sul fatto di riuscire a farle fare una je e sono certa che seguirà il percorso del libro (mi ha scritto, dopo che avevo accennato al ring: "The idea with bookcrossing is very good") quindi chiedo a tutti gli iscritti che mansticano l'inglese o il tedesco di lasciare anche una riga di commento in lingua. In caso non vi fosse possibile, sono dispostissima a tradurre il commento per voi.
Trovo che la sua filosofia sul baratto sia assolutamente in linea col BC: se mai libro ha dovuto essere ringato, è questo.
"Nel maggio 1996, Heidemarie Schwermer decide di cambiare radicalmente modo di vivere: regala i suoi mobili, abbandona l'abitazione e lo studio, e disdice l'assicurazione sanitaria. Ciò di cui ha bisogno per vivere lo ottiene tramite gli scambi della "Centrale dai e prendi" da lei fondata a Dortmund, in Germania. "Non avere niente ma essere molto": con questo motto Heidemarie sottopone a un esame critico quelli che sono i valori correnti della società del consumo. Dopo tanti anni senza soldi, afferma di essere addirittura più ricca di prima. Concetti come lavoro, tempo libero e vacanze acquistano un significato completamente nuovo e la vita trova una nuova integrità. L'esperienza raccontata in questo libro non avanza pretese di essere universalmente vincolante ma, in una società profondamente mercificata, rappresenta un modello concreto di speranza.
Heidemarie Schwermer, nata nel 1942 a Memel (Prussia orientale), aveva appena due anni quando dovette fuggire con la famiglia nella Germania occidentale. Per quasi vent'anni ha lavorato come maestra elementare, per poi lasciare l'insegnamento e diventare terapeuta della Gestalt. Nel 1994 fonda la «Centrale dai e prendi» e due anni dopo da via tutto ciò che possiede. Da undici anni vive senza utilizzare denaro: passo dopo passo è uscita dalle strutture esistenti, maturando una nuova libertà."
Annanda
Vittoria

Mimonni
Lupurk
LaVale
Tilly77
Dolce
...
Claudia1964
Annanda