Vi interessa far girare un libro fra i bookcorsari coinvolgendo le Poste nella cosa? Questa e' l'area che fa per voi: ring, ray, box, chain, BookXerpting e tutte le stranezze che ci verranno in mente in futuro!
Regole del forum
Le regole di quest'area (versione breve):
I nuovi utenti non possono scrivere in quest'area fino a che non hanno postato almeno 42 messaggi in altre aree (esclusa la reception). Se dopo un mese dall'iscrizione (non prima) non li hanno raggiunti, possono scrivere all'amministratrice e se hanno registrato e liberato 5 libri saranno ammessi all'area.
Se lanciate un ring dovete includere nel post il link alla corrispondente journal entry su bookcrossing.com
Gli amministratori e i moderatori non interverranno in nessun modo nella gestione dei ring se non a titolo strettamente personale
"Diario di un giardiniere curioso" è il sottotitolo, per corsari amanti del giardinaggio e non.
L'ho ricevuto in dono da una corsara generosa e ne condivido il bellissimo messaggio: "...la disciplina di un onesto e sapiente giardiniere ha che fare con delle vite. Di più, con delle personalità...La bellezza di un giardino è frutto di pazienza e amorosa dedizione...". Io amo stare tra le piante e curare il giardino e le parole di Pejrone, così appassionate, sono commoventi; davvero non è un manuale o un libro per iniziati e adetti ai lavori, ma una raccolta di pensieri, emozioni, riflessioni.
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
Come si fa a non inserire un alluce? Seciatta, welcome on board...
Marnes, confido che la questa lettura ti sosterrà nei tuoi incontri/scontri con i vegetali
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)