"Il casellante" - Andrea Camilleri

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Towandaaa
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"Il casellante" - Andrea Camilleri

Messaggio da Towandaaa »

Un avvio decisamente vivace, con una serie di quadretti che ruotano attorno alla storia di una piccola linea ferroviaria e che sono davvero curiosi (ma per niente improbabili, almeno nei piccoli centri e in altri tempi).
E poi un cambio di tono, che si fa cupo progressivamente: preoccupazione, amarezza, breve momento di sollievo che sembra lì apposta per rendere ancora più dura la tragedia che incombe, finale che dona ai protagonisti una meritata ricompensa, pur se scaturita da un dramma altrui.
La storia di Nino e Minica non è solo storia della ricerca di una paternità e maternità, ma è anche e soprattutto storia di un profondo amore coniugale, incondizionato, messo alla prova da eventi drammatici dai quali esce ancora più forte. Toccante e struggente in modo tale che il lettore non può rimanere indifferente di fronte alla dedizione di Nino nei confronti di Minica, e alla disperazione di quest’ultima, prima contenuta a stento e poi espressa in un anelito alla metamorfosi che il marito finisce per assecondare mosso da un grande amore.
Sullo sfondo si assiste alla miseria, ai disastri e agli orrori della guerra, e anche a quelle dinamiche particolari in cui le diverse forze in campo (fascisti, mafia, alleati) si produssero prima e durante la seconda guerra mondiale.
Come già in altri libri di Camilleri, anche qui storia personale e storia corale trovano spazi equilibrati per contemperarsi, ed il risultato è davvero un bel romanzo (anche se molto breve) sia per quanto riguarda la trama, sia per quanto riguarda il linguaggio così poetico nelle espressioni proprie del dialetto siciliano e così adatto a creare l’atmosfera di una storia che pur contenendo precisi riferimenti spazio-temporali, assume comunque carattere di universalità.
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moeren
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Re: "Il casellante" - Andrea Camilleri

Messaggio da moeren »

Non mi stancherò mai di ripeterlo:
Camilleri dà il meglio di sè lontano da Montalbano.
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