Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Love
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Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Love
The History of love, Nicole Krauss. Penguin, 10,50 €.
In italiano: La storia dell’amore, Nicole Krauss. Guanda, 15 €.
Per chi non lo sapesse, Nicole Krauss è la moglie di Jonathan Safran Foer.
Qualche tempo fa avevo letto un articolo su questa coppia di scrittori, sui loro romanzi e sui parallelismi esistenti tra le storie da loro raccontate. Alla fine mi era rimasta la voglia di scoprire se davvero la Krauss fosse, come molti avevano insinuato negli Stati Uniti, persino più brava del marito.
Dopo aver letto e apprezzato il suo libro, non sono tuttavia in grado di dire se sia davvero più brava, ma molto brava lo è certamente. E certamente tra questo libro e i romanzi del marito c’è molto in comune.
In breve, The History of love è la storia della solitudine di due persone solo in apparenza molto diverse: la quattordicenne newyorkese Alma Singer e l’anziano ebreo polacco Leo Gursky. Le vite di Alma e del vecchio Leo si intrecciano per tutta la durata del romanzo grazie alle storie che ognuno dei due si porta dietro: per Alma si tratta della storia d’amore dei genitori, intimamente legata a un libro scovato dal padre in una libreria dell’usato in Sud America.
Per Leo si tratta invece della propria storia, del suo amore per una bambina conosciuta nel suo villaggio natale polacco, della rocambolesca fuga dall’Europa insaguinata dalla guerra e dal nazismo, dell’approdo a New York e del rimpianto per una vita non vissuta.
E ovviamente, per entrambi, si tratta del libro il cui titolo coincide con quello del romanzo di Nicole Krauss e a cui Alma deve il proprio nome.
Le voci narranti di Alma e Leo si alternano nella progressione del romanzo, creando a volte un effetto straniante (certe cose potrebbero essere benissimo dette dall’uno piuttosto che dall’altra) ma tenendo sempre il lettore ben saldo accanto ai personaggi. Accanto ad Alma che cresce e non sa come affrontare i turbamenti dell’adolescenza, il dolore della madre per la perdita del marito, la stranezza del fratellino in preda a una sorta di misticismo religioso.
Ed accanto a Leo, con i suoi rimpianti per una vita andata diversamente da come aveva immaginato, senza una moglie e un figlio da amare e da cui essere amato, senza gli amici e i familiari persi a causa del nazismo.
Eppure, nonostante il libro sia intriso di malinconia, non di rado ci si trova a sorridere, o addirittura a ridere, per le incursioni del piccolo Bird come terza voce narrante, per la sua ingenuità, per il modo in cui questo bizzarro bambino guarda il mondo e per lo sguardo con cui questo lo ricambia. Oppure per le parole e le azioni di Leo, a volte sprezzanti, a volte irriverenti, a volte inconsapevolmente comiche.
Insomma, un bel libro carico di suggestioni, e molto ben scritto.
A me Alma ha molto ricordato la bimba de La stagione delle api, di cui avevo parlato qui sul forum (http://www.bookcrossing-italy.com/BCfor ... php?t=9822) mentre Leo mi ha fatto tornare alla mente (con tutti i distinguo del caso ovviamente) il Barney di Mordecai Richler.
Un breve passaggio per farvi assaporare lo stile di Nicole Krauss:
Because of that wife who got tired of waiting for hel soldier, I lived. All he had to do was poke the hay to discover that there was nothing beneath it; if he hadn’t had so much on his mind I’d have been found. Sometimes I wonder what happened to her. I like to imagine the first time she leaned in to kiss that stranger, how she must have felt herself falling for him, or perhaps simply away from her loneliness, and it’s like some tiny nothing that sets off a natural disaster halfway across the world, only this was the opposite of disaster, how by accident she saved me with that thoughtless act of grace, and she never knew, and how that, too, is part of the history of love.
In italiano: La storia dell’amore, Nicole Krauss. Guanda, 15 €.
Per chi non lo sapesse, Nicole Krauss è la moglie di Jonathan Safran Foer.
Qualche tempo fa avevo letto un articolo su questa coppia di scrittori, sui loro romanzi e sui parallelismi esistenti tra le storie da loro raccontate. Alla fine mi era rimasta la voglia di scoprire se davvero la Krauss fosse, come molti avevano insinuato negli Stati Uniti, persino più brava del marito.
Dopo aver letto e apprezzato il suo libro, non sono tuttavia in grado di dire se sia davvero più brava, ma molto brava lo è certamente. E certamente tra questo libro e i romanzi del marito c’è molto in comune.
In breve, The History of love è la storia della solitudine di due persone solo in apparenza molto diverse: la quattordicenne newyorkese Alma Singer e l’anziano ebreo polacco Leo Gursky. Le vite di Alma e del vecchio Leo si intrecciano per tutta la durata del romanzo grazie alle storie che ognuno dei due si porta dietro: per Alma si tratta della storia d’amore dei genitori, intimamente legata a un libro scovato dal padre in una libreria dell’usato in Sud America.
Per Leo si tratta invece della propria storia, del suo amore per una bambina conosciuta nel suo villaggio natale polacco, della rocambolesca fuga dall’Europa insaguinata dalla guerra e dal nazismo, dell’approdo a New York e del rimpianto per una vita non vissuta.
E ovviamente, per entrambi, si tratta del libro il cui titolo coincide con quello del romanzo di Nicole Krauss e a cui Alma deve il proprio nome.
Le voci narranti di Alma e Leo si alternano nella progressione del romanzo, creando a volte un effetto straniante (certe cose potrebbero essere benissimo dette dall’uno piuttosto che dall’altra) ma tenendo sempre il lettore ben saldo accanto ai personaggi. Accanto ad Alma che cresce e non sa come affrontare i turbamenti dell’adolescenza, il dolore della madre per la perdita del marito, la stranezza del fratellino in preda a una sorta di misticismo religioso.
Ed accanto a Leo, con i suoi rimpianti per una vita andata diversamente da come aveva immaginato, senza una moglie e un figlio da amare e da cui essere amato, senza gli amici e i familiari persi a causa del nazismo.
Eppure, nonostante il libro sia intriso di malinconia, non di rado ci si trova a sorridere, o addirittura a ridere, per le incursioni del piccolo Bird come terza voce narrante, per la sua ingenuità, per il modo in cui questo bizzarro bambino guarda il mondo e per lo sguardo con cui questo lo ricambia. Oppure per le parole e le azioni di Leo, a volte sprezzanti, a volte irriverenti, a volte inconsapevolmente comiche.
Insomma, un bel libro carico di suggestioni, e molto ben scritto.
A me Alma ha molto ricordato la bimba de La stagione delle api, di cui avevo parlato qui sul forum (http://www.bookcrossing-italy.com/BCfor ... php?t=9822) mentre Leo mi ha fatto tornare alla mente (con tutti i distinguo del caso ovviamente) il Barney di Mordecai Richler.
Un breve passaggio per farvi assaporare lo stile di Nicole Krauss:
Because of that wife who got tired of waiting for hel soldier, I lived. All he had to do was poke the hay to discover that there was nothing beneath it; if he hadn’t had so much on his mind I’d have been found. Sometimes I wonder what happened to her. I like to imagine the first time she leaned in to kiss that stranger, how she must have felt herself falling for him, or perhaps simply away from her loneliness, and it’s like some tiny nothing that sets off a natural disaster halfway across the world, only this was the opposite of disaster, how by accident she saved me with that thoughtless act of grace, and she never knew, and how that, too, is part of the history of love.






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La storia dell'amore - Nicole Krauss
Confesso che per motivi imprescindibili dalla mia persona, ma non solo per quelli, sono un grande fagocitatore di letteratura ebraica.
Bene, la bellezza che questo libretto di Nicole Krauss mi trasmise qualche anno fa, credetemi, mi lasciò completamente spiazzato.
Io mi commuovo poco, sono sincero, ma questo, anche questo, è un retaggio familiare.
La commozione mi tocca laddove intuisco, o sogno d'intuire, qualche cosa di geniale.
E questo è il caso, questo è l'esempio.
C'è un uomo che ha attraversato più universi, più vite, innumerevoli morti.
E' l'emigrante per necessità : proprio lui.
Bandito dall' Europa che sta diventando un camposanto, braccato e tradito, quest'uomo, milenni fa, è scappato in America ... "Lamerike".
Ha amato una donna sola, una donna che si trasfigura spesso in fase onirica ... talvolta in pagine scritte in yiddish.
Oltre all'uomo c'è un racconto, il suo racconto che lo insegue, lo incrocia, supera i mari e gli anni per cercare di ricongiungersi al suo autore.
Ma l'autore, quest'uomo ostinato e duro a morire, questo superstite della notte è solo.
Solo come tutti gli esseri soli e sradicati costretti a ricostruire qualcosa che gli sfugge.
La vita.
L'emigrante ricorda tutto della sua unica donna, un po' meno del suo racconto.
Pensate che l'amico più caro che ha, proprio in America, è un altro uomo come lui ... con una differenza.
E' stato assassinato in Europa nei giorni dell' Orrore.
Di una delicatezza infinita, scritto con una maestria superba, "La storia dell'amore" è un libro difficile.
Esso ha vene in cui pulsa sangue vibrante, possiede la naturalezza dei grandi romanzi di Wiesel, riesce a ricostruire il sembiante del genio.
La Krauss è la moglie di Foer, ma siamo su due emisferi diversi.
Nicole danza, non scrive.
Danza.
Ed io auguro a tutti coloro che cercano un libro davvero speciale di leggerlo.
E di imparare a danzare.
Bene, la bellezza che questo libretto di Nicole Krauss mi trasmise qualche anno fa, credetemi, mi lasciò completamente spiazzato.
Io mi commuovo poco, sono sincero, ma questo, anche questo, è un retaggio familiare.
La commozione mi tocca laddove intuisco, o sogno d'intuire, qualche cosa di geniale.
E questo è il caso, questo è l'esempio.
C'è un uomo che ha attraversato più universi, più vite, innumerevoli morti.
E' l'emigrante per necessità : proprio lui.
Bandito dall' Europa che sta diventando un camposanto, braccato e tradito, quest'uomo, milenni fa, è scappato in America ... "Lamerike".
Ha amato una donna sola, una donna che si trasfigura spesso in fase onirica ... talvolta in pagine scritte in yiddish.
Oltre all'uomo c'è un racconto, il suo racconto che lo insegue, lo incrocia, supera i mari e gli anni per cercare di ricongiungersi al suo autore.
Ma l'autore, quest'uomo ostinato e duro a morire, questo superstite della notte è solo.
Solo come tutti gli esseri soli e sradicati costretti a ricostruire qualcosa che gli sfugge.
La vita.
L'emigrante ricorda tutto della sua unica donna, un po' meno del suo racconto.
Pensate che l'amico più caro che ha, proprio in America, è un altro uomo come lui ... con una differenza.
E' stato assassinato in Europa nei giorni dell' Orrore.
Di una delicatezza infinita, scritto con una maestria superba, "La storia dell'amore" è un libro difficile.
Esso ha vene in cui pulsa sangue vibrante, possiede la naturalezza dei grandi romanzi di Wiesel, riesce a ricostruire il sembiante del genio.
La Krauss è la moglie di Foer, ma siamo su due emisferi diversi.
Nicole danza, non scrive.
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Ed io auguro a tutti coloro che cercano un libro davvero speciale di leggerlo.
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Re: La storia dell'amore - Nicole Krauss
Se il libro è emozionante quanto la recensione che ne hai fatto, l'unica cosa da fare è leggerlo !
Corro a inserirlo nella mia wish list !

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"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)
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Re: La storia dell'amore - Nicole Krauss
Grazie Towandaaa, non te ne pentirai.Towandaaa ha scritto:Se il libro è emozionante quanto la recensione che ne hai fatto, l'unica cosa da fare è leggerlo !![]()
Corro a inserirlo nella mia wish list !
Credimi.
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Re: The History of love - Nicole Krauss
thread fusi.
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Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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Re: The History of love - Nicole Krauss
Grazie, non l'avevo visto.liberliber ha scritto:thread fusi.
[intervento di moderazione]
Re: Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Love
Non vorrei andare OT ma...
Vi segnalo questa intervista rilasciata a Mantova nel 2008...
A me piace tantissimo anche J.S.F. e da un po' avevo in wish list questo della Krauss...Grazie a Spondilodiscite (a cui auguro di cambiare presto nick) per la bellissima recensione!
Vi segnalo questa intervista rilasciata a Mantova nel 2008...
A me piace tantissimo anche J.S.F. e da un po' avevo in wish list questo della Krauss...Grazie a Spondilodiscite (a cui auguro di cambiare presto nick) per la bellissima recensione!
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BookMooch (in letargo)
Sto leggendo:
Daniel Nettle - Felicità. I segreti dietro il tuo sorriso (finito, devo trovare la forza di recensirlo)
Alain de Bottom - Il corso dell'amore
WishList
Stai per cominciare a leggere un nuovo romanzo [...]. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto...(Italo Calvino)


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Daniel Nettle - Felicità. I segreti dietro il tuo sorriso (finito, devo trovare la forza di recensirlo)
Alain de Bottom - Il corso dell'amore
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- Spugna
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Re: Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Love
Grazie infinite Aly, per l'augurio ed i complimenti.aly24j ha scritto:Non vorrei andare OT ma...
Vi segnalo questa intervista rilasciata a Mantova nel 2008...
A me piace tantissimo anche J.S.F. e da un po' avevo in wish list questo della Krauss...Grazie a Spondilodiscite (a cui auguro di cambiare presto nick) per la bellissima recensione!
Se leggerai il libro della Krauss, accetta un consiglio: entra in empatia con l'esule e con i suoi messaggi in codice all' amico.
La letteratura ebraica americana recente ha partorito Paul Auster, è vero.
Prima di scoprire un'altra Krauss, tuttavia, ci vorrà molto, molto tempo.
- Towandaaa
- Olandese Volante
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Re: Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Love
Un intreccio di storie personali destinate a confluire pur avendo avuto inizio e svolgimento in dimensioni di spazio e di tempo molto diverse. In una struttura narrativa che scorre in parallelo, costruita sapientemente e con grande sensibilità nell’alternarsi di capitoli dedicati ora all’uno ora all’altro dei protagonisti, sempre tenuti ben distinti per carattere, personalità e modo di espressione, sebbene le differenze tra un ottuagenario e una adolescente siano davvero notevoli.
Quello che più ho apprezzato è il tono delicato di tenerezza, nostalgia e rimpianto che permea di sé tutto il romanzo, pur se frammisto a passaggi a volte drammatici, altre ironici: un equilibrio difficile da mantenere, soprattutto quando il tema di fondo della storia sono l’amore perduto ed i ricordi, ed il rischio di scivolare nel patetico, nel retorico, nel banale o nello struggente in senso deteriore è forte. Eppure non ci sono passaggi “stucchevoli”, mai, ma anzi pagine di prosa poetica che colpiscono per la loro aderenza ai sentimenti e agli avvenimenti, e che se commuovono è davvero perché arrivano a toccare il cuore del lettore, e non perché sono stati scientemente pianificati a tale scopo. E non è nemmeno uno di quei romanzi che, velatamente o meno, cercano di offrire risposte o regole universali: intento a mio avviso fastidiosamente stonato (perché penso che davvero non ce ne siano, quando il tema sono i sentimenti), ma ricorrente, di cui però ne “La storia dell’amore” non c’è alcuna traccia.
Leo, con il suo essere simpaticamente burbero, con la sua paura di morire senza aver lasciato traccia di sé (pur dopo aver passato gran parte della propria vita cercando di essere invisibile) e con la sua più o meno consapevole attitudine a materializzare attorno a sé i frutti dei suoi desideri e delle sue fantasie, con il suo continuo intercalare fatto di “e però” e di “comunque” come sintagmi che chiudono un pensiero anche incompiuto per passare ad altro e in cui si condensa ora il rimpianto, ora la stizza o il rammarico per una vita vissuta diversamente da quanto desiderato.
Alma, con il suo forte desiderio di attaccarsi ai ricordi del padre prematuramente defunto, di cercare un nuovo compagno per la madre, di sostituirsi quasi a lei nella crescita del fratello, e di scoprire l’origine del proprio nome, il tutto espresso con la discontinuità di espressione propria dei ragazzi, capaci di passare da un argomento ad un altro in un istante, salvo poi ritornarci sopra più e più volte.
Bird, il bambino simpatico, un po’ eccentrico, convinto di essere uno degli eletti della religione ebraica destinati a compiere grandi cose e deus ex machina della storia.
Zvi, che tradisce la fiducia dell’amico e già sa che dovrà misurarsi poi con questo fardello sulla coscienza per tutta la vita, anche se le circostanze in cui lo ha fatto sono tali da poterlo giudicare con un po’ di indulgenza.
Sono tutti personaggi che entrano nel cuore del lettore e sono destinati a rimanerci, portando con sé sorrisi ma anche occhi lucidi e commozione, perché assumono una consistenza tale che l’empatia nei loro confronti è assicurata.
E secondo me si può lasciare impregiudicata la questione (piuttosto dibattuta, da quello che ho letto in diverse recensioni) se sia Nicole Krauss ad aver influenzato Jonathan Safran Foer o viceversa: se è vero, come mi sembra, che le analogie tra i loro romanzi sono numerose, è anche vero che si tratta di romanzi pur sempre belli e intensi anche considerati ognuno a sé stante; quindi ben vengano anche le influenze reciproche, quando questi sono i risultati !
Quello che più ho apprezzato è il tono delicato di tenerezza, nostalgia e rimpianto che permea di sé tutto il romanzo, pur se frammisto a passaggi a volte drammatici, altre ironici: un equilibrio difficile da mantenere, soprattutto quando il tema di fondo della storia sono l’amore perduto ed i ricordi, ed il rischio di scivolare nel patetico, nel retorico, nel banale o nello struggente in senso deteriore è forte. Eppure non ci sono passaggi “stucchevoli”, mai, ma anzi pagine di prosa poetica che colpiscono per la loro aderenza ai sentimenti e agli avvenimenti, e che se commuovono è davvero perché arrivano a toccare il cuore del lettore, e non perché sono stati scientemente pianificati a tale scopo. E non è nemmeno uno di quei romanzi che, velatamente o meno, cercano di offrire risposte o regole universali: intento a mio avviso fastidiosamente stonato (perché penso che davvero non ce ne siano, quando il tema sono i sentimenti), ma ricorrente, di cui però ne “La storia dell’amore” non c’è alcuna traccia.
Leo, con il suo essere simpaticamente burbero, con la sua paura di morire senza aver lasciato traccia di sé (pur dopo aver passato gran parte della propria vita cercando di essere invisibile) e con la sua più o meno consapevole attitudine a materializzare attorno a sé i frutti dei suoi desideri e delle sue fantasie, con il suo continuo intercalare fatto di “e però” e di “comunque” come sintagmi che chiudono un pensiero anche incompiuto per passare ad altro e in cui si condensa ora il rimpianto, ora la stizza o il rammarico per una vita vissuta diversamente da quanto desiderato.
Alma, con il suo forte desiderio di attaccarsi ai ricordi del padre prematuramente defunto, di cercare un nuovo compagno per la madre, di sostituirsi quasi a lei nella crescita del fratello, e di scoprire l’origine del proprio nome, il tutto espresso con la discontinuità di espressione propria dei ragazzi, capaci di passare da un argomento ad un altro in un istante, salvo poi ritornarci sopra più e più volte.
Bird, il bambino simpatico, un po’ eccentrico, convinto di essere uno degli eletti della religione ebraica destinati a compiere grandi cose e deus ex machina della storia.
Zvi, che tradisce la fiducia dell’amico e già sa che dovrà misurarsi poi con questo fardello sulla coscienza per tutta la vita, anche se le circostanze in cui lo ha fatto sono tali da poterlo giudicare con un po’ di indulgenza.
Sono tutti personaggi che entrano nel cuore del lettore e sono destinati a rimanerci, portando con sé sorrisi ma anche occhi lucidi e commozione, perché assumono una consistenza tale che l’empatia nei loro confronti è assicurata.
E secondo me si può lasciare impregiudicata la questione (piuttosto dibattuta, da quello che ho letto in diverse recensioni) se sia Nicole Krauss ad aver influenzato Jonathan Safran Foer o viceversa: se è vero, come mi sembra, che le analogie tra i loro romanzi sono numerose, è anche vero che si tratta di romanzi pur sempre belli e intensi anche considerati ognuno a sé stante; quindi ben vengano anche le influenze reciproche, quando questi sono i risultati !
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Re: Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Love
Cara Towandaa, che dire? Sono molto contento che il libro ti sia piaciuto. Di più, sono felice tu l'abbia "sentito" nel modo più bello: quello che hai così bene descritto nella tua puntuale recensione.Towandaaa ha scritto:Un intreccio di storie personali destinate a confluire pur avendo avuto inizio e svolgimento in dimensioni di spazio e di tempo molto diverse. In una struttura narrativa che scorre in parallelo, costruita sapientemente e con grande sensibilità nell’alternarsi di capitoli dedicati ora all’uno ora all’altro dei protagonisti, sempre tenuti ben distinti per carattere, personalità e modo di espressione, sebbene le differenze tra un ottuagenario e una adolescente siano davvero notevoli.
Quello che più ho apprezzato è il tono delicato di tenerezza, nostalgia e rimpianto che permea di sé tutto il romanzo, pur se frammisto a passaggi a volte drammatici, altre ironici: un equilibrio difficile da mantenere, soprattutto quando il tema di fondo della storia sono l’amore perduto ed i ricordi, ed il rischio di scivolare nel patetico, nel retorico, nel banale o nello struggente in senso deteriore è forte. Eppure non ci sono passaggi “stucchevoli”, mai, ma anzi pagine di prosa poetica che colpiscono per la loro aderenza ai sentimenti e agli avvenimenti, e che se commuovono è davvero perché arrivano a toccare il cuore del lettore, e non perché sono stati scientemente pianificati a tale scopo. E non è nemmeno uno di quei romanzi che, velatamente o meno, cercano di offrire risposte o regole universali: intento a mio avviso fastidiosamente stonato (perché penso che davvero non ce ne siano, quando il tema sono i sentimenti), ma ricorrente, di cui però ne “La storia dell’amore” non c’è alcuna traccia.
Leo, con il suo essere simpaticamente burbero, con la sua paura di morire senza aver lasciato traccia di sé (pur dopo aver passato gran parte della propria vita cercando di essere invisibile) e con la sua più o meno consapevole attitudine a materializzare attorno a sé i frutti dei suoi desideri e delle sue fantasie, con il suo continuo intercalare fatto di “e però” e di “comunque” come sintagmi che chiudono un pensiero anche incompiuto per passare ad altro e in cui si condensa ora il rimpianto, ora la stizza o il rammarico per una vita vissuta diversamente da quanto desiderato.
Alma, con il suo forte desiderio di attaccarsi ai ricordi del padre prematuramente defunto, di cercare un nuovo compagno per la madre, di sostituirsi quasi a lei nella crescita del fratello, e di scoprire l’origine del proprio nome, il tutto espresso con la discontinuità di espressione propria dei ragazzi, capaci di passare da un argomento ad un altro in un istante, salvo poi ritornarci sopra più e più volte.
Bird, il bambino simpatico, un po’ eccentrico, convinto di essere uno degli eletti della religione ebraica destinati a compiere grandi cose e deus ex machina della storia.
Zvi, che tradisce la fiducia dell’amico e già sa che dovrà misurarsi poi con questo fardello sulla coscienza per tutta la vita, anche se le circostanze in cui lo ha fatto sono tali da poterlo giudicare con un po’ di indulgenza.
Sono tutti personaggi che entrano nel cuore del lettore e sono destinati a rimanerci, portando con sé sorrisi ma anche occhi lucidi e commozione, perché assumono una consistenza tale che l’empatia nei loro confronti è assicurata.
E secondo me si può lasciare impregiudicata la questione (piuttosto dibattuta, da quello che ho letto in diverse recensioni) se sia Nicole Krauss ad aver influenzato Jonathan Safran Foer o viceversa: se è vero, come mi sembra, che le analogie tra i loro romanzi sono numerose, è anche vero che si tratta di romanzi pur sempre belli e intensi anche considerati ognuno a sé stante; quindi ben vengano anche le influenze reciproche, quando questi sono i risultati !
Talvolta mi domando perché non sia ancora chiaro a tutti quanto la donna intuisca, comprenda, senta, in una parola "percepisca" più di noi uomini.
Questo è l'esempio.
Grazie Towandaa per questa magnifica recensione, grazie di cuore.
Reputo il finale dell'opera uno dei momenti più lirici della letteratura degli ultimi vent'anni.
Quello svelamento, quella agnizione colpevole verso se stessi: il fatto che l'amico più caro che si ha,nel presente, sia stato ucciso dai tedeschi, in Europa, nei giorni dell'Orrore.
Ho provato a fare mente locale, sai, a pensare ad un parallelo. Dino Buzzati aveva attraversato un periodo di grande dolore, forse il più triste della sua vita, nel periodo della stesura de "Il segreto del bosco vecchio". In quel piccolo romanzo il protagonista, vecchio militare ormai in pensione, parlava soltanto ... alla sua ombra. Pensa: essere talmente soli da parlare alla propria ombra.
Perdona il concetto ossimorico, ma si tratta di un meraviglioso dolore. Un altissimo pallido dolore espresso con la melodia del canto di un cigno.
Ma la Krauss fa di più. Fa di più.
Solo alla fine, al momento della panchina nel parco (non suggeriamo nulla agli amici che magari leggeranno), il protagonista ci racconta che parla in codice, comunica, scherza e si vede ... con il suo più caro amico assassinato dai nazisti tempo prima!
Ecco, davanti a queste prove d'autore, io provo sempre, sempre, un senso di grande felicità.
Il cuore, che grande mistero!
- MartinaViola
- Olandese Volante
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Re: Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Lo
il libro lo sto leggendo, ogni tanto penso che è fantastico e altre volte lo trovo insopportabile...
comunque mi andava di dirvi che ho visto la Krauss a "Libri Come" a Roma e l'ho trovata veramente simpatica. Una ragazza giovane e alla mano che non se la tira e non fa l'intellettuale spocchiosa. Sono anche riuscita a farmi autografare il libro!


comunque mi andava di dirvi che ho visto la Krauss a "Libri Come" a Roma e l'ho trovata veramente simpatica. Una ragazza giovane e alla mano che non se la tira e non fa l'intellettuale spocchiosa. Sono anche riuscita a farmi autografare il libro!


se vi va, date un'occhiata al mio blog:
Un ombretto al giorno
I mie scaffali su aNobii
La mia Wishlist
Se qualche ringmaster vuole che il suo ring prosegua, basta contattarmi!

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- francesina
- Olandese Volante
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Re: Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Lo
invidia!!MartinaViola ha scritto:ho visto la Krauss a "Libri Come" a Roma [...] Sono anche riuscita a farmi autografare il libro!![]()

Io puntavo a vederla alla presentazione del nuovo libro da Mel Books, e invece al solito mi hanno bloccato in ufficio


Tra l'altro, appunto, è uscito qualche settimana fa il suo nuovo libro:
La grande casa
Edizione Narratori della Fenice
€18,00
La recensione su Tuttolibri non era granché entusiasmante e quest'edizione non è esattamente economica, ma è giusto in offerta su Amazon per cui credo che a breve cederò all'acquisto!
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
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- MartinaViola
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Re: Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Lo
ha parlato molto dell'ultimo libro... devo dire che mi intriga l'idea di una scrivania come mezzo per raccontare le storie dei proprietari!francesina ha scritto:invidia!!
Io puntavo a vederla alla presentazione del nuovo libro da Mel Books, e invece al solito mi hanno bloccato in ufficio![]()
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Tra l'altro, appunto, è uscito qualche settimana fa il suo nuovo libro:
La grande casa
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€18,00
La recensione su Tuttolibri non era granché entusiasmante e quest'edizione non è esattamente economica, ma è giusto in offerta su Amazon per cui credo che a breve cederò all'acquisto!

meno male che ho finito i soldi sulla postepay altrimenti spendevo tutto su amazon...


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Re: Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Lo
MartinaViola ha scritto:Sono anche riuscita a farmi autografare il libro!![]()



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Alain de Bottom - Il corso dell'amore
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Stai per cominciare a leggere un nuovo romanzo [...]. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto...(Italo Calvino)


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Re: Nicole Krauss - La storia dell'amore / The History of Lo
peccato che con grossman non ci sono riuscita...aly24j ha scritto:![]()
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invidiaaaaaaa!!!

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