L'arte del narrare non è di molti, eppure la vita è piena di storie, più o meno affascinanti o complesse, ma in ogni caso interessanti. Rosa Montero, in questo romanzo ci mostra come sia possibile riempire una vita qualsiasi, banale e ripetitiva, di una serie di eventi assolutamente emozionanti, di un fuoco d'artificio di situazioni a partire da un unico fatto imprevedibile. La protagonista di questo romanzo è una donna di mezza età, graziosa, ma già appassita, scrittrice di libri per bambini, non proprio famosa. Da più di dieci anni è sposata con Ramón con cui conduce una vita coniugale priva di passioni e di turbamenti, insomma piuttosto noiosa. Tutto cambia quando, avendo deciso di passare l'ultimo dell'anno a Vienna, all'aeroporto, senza alcuna apparente ragione Ramón viene misteriosamente rapito. Lucía, la moglie, si trova così sbalzata dalla quotidianità più grigia e insapore, in un'avventura che la turba, la tormenta, ma nello stesso tempo le permette di riaccendere tutta la vitalità che possiede ma che ha troppo a lungo represso. Sola e un po' sperduta, la donna trova quasi magicamente un alleato, il vecchio Félix, un anarchico ottantenne la cui storia di vita, avventurosa e appassionante, si interseca nella narrazione con la vicenda del rapimento. Oltre che dal vecchio anarchico Lucía è sostenuta da un giovane irrequieto e affascinante, Adrián, che le farà riprovare emozioni ormai sopite e quasi dimenticate, unendo in sé la figura dell'amante e del figlio mai avuto. L'evoluzione della vicenda è vorticosa, una vera prova di abilità della scrittrice che riesce a offrire e a intrecciare pagine drammatiche con altre divertenti e ironiche, personaggi crudeli e spietati con figure teneramente ingenue. La figura, la cui assenza/presenza, accompagna tutto il libro è quella del padre di Lucía, il Cannibale del titolo, un vecchio attore, molto istrione e molto simpatico, che ha sicuramente segnato la vita della figlia, ma senza grandi tragedie, se non un perenne senso di inadeguatezza che viene risolto dalla donna con la conquista di una rassegnata (tutto ciò però dichiarato con molta ironia) maturità.
Trovato alla OCZ Prestige a Cagliari, ha passato molto tempo sulla mia libreria in attesa di essere letto. Ora che l'ho fatto, vorrei condividerlo con voi.
Vi aspetto numerosi.
RING: La figlia del cannibale
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