Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

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Theut
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Messaggio da Theut »

Iniziato ieri e sono a metà... per ora è semplicemente affascinante, mi ha catturata e sono quasi ai suoi livelli:
non riuscivo a staccarmene nemmeno mentre camminavo per strada...
:D
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Tipperary
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Messaggio da Tipperary »

Lo sto leggendo ora e, se continua così, finisce nella Top 10 2006 :yes!:
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Vero Toro
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...it's a long way down to Tipperary...
..ognuno ha le amiche che si merita..
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FrancaB
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Messaggio da FrancaB »

Un libro di cui da tempo rimandavo la lettura perchè, mi avevano detto, era un po' crudo, un po' violento. Poi però mi è stato consigliato da due persone nel giro di poco tempo, ed ho preso coraggio. Un libro sicuramente strano, ma che si divora. Dalla metà in poi, inoltre, non si è più sicuri di niente: dubbi sorgono sul/i protagonista/i (sono uno o sono due??), su come sia andata davvero la storia, su quelllo che è realtà, sogno o fantasia. Eppure mi ha conquistata. Certo, è inevitabile che girata l'ultima pagina un po' di sofferenza, di angoscia, di dolore resti appiccicata alle dita e all'animo. Però è un libro che val la pena di leggere. Inoltre i brevi capitoletti, la maggior parte di un paio di pagine, ne rendono velocissima la lettura.
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etnagigante
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Messaggio da etnagigante »

Io di questo libro (che mi fu regalato) scrissi "E' come il sushi, buono e crudo";
il senso delle mie parole è rimasto lo stesso, magari non ho citato proprio testualmente :think:
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.
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lizzyblack
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da lizzyblack »

Ormai quando vengo qui per scrivere una recensione, mi chiedo che cos'abbia io che non va :lol:
Questo libro non mi è piaciuto per niente. Le crudeltà, il cinismo, la durezza - che se nel primo libro trovano un senso (anche se non è il termine esatto) per il fatto di essere ambientate durante la guerra - negli altri due diventano un motivo comune tanto battuto da diventare banale. Il libro sembra non avere un fine, e tanta crudezza è fine a sè stessa. Ho provato a sforzarmi nel trovare un senso, ma mi è stato impossibile, anche perchè non mi è piaciuto nemmeno lo stile di scrittura, troppo secco, e l'uso del tempo presente per raccontare situazioni passate era quasi irritante.
Ho provato anche a pensare che è troppo senza speranza per una esageratamente ottimista come me, ma avendo adorato libri come Cime tempestose e Anna Karenina, direi che non è neanche questo il motivo.
Va beh, me ne farò una ragione :P
Liz

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liberliber
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da liberliber »

pensavo di aver incollato qui la mia JE su bc.com, invece evidentemente no, la metto anche qui così siamo in due ;)
francamente non mi è piaciuto per nulla. Alcune cose (fatti o descrizioni) che potevo capire finché inseriti in un certo contesto, mi sono sembrati superflui e fastidiosi una volta terminato il libro. E cmq, vi dirò, io ci ho capito proprio poco!!!
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
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lizzyblack
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da lizzyblack »

Grazie :lol:
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da Therese »

recensito anche su Immagine, link diretto nel primo post.
[Intervento di moderazione di Therese]
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da LaVale »

Lizzy (e Liber) anche a me non è piaciuto per nulla, ma proprio per nulla.
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da MartinaViola »

è un libro complicato.
a me è piaciuto ma alla fine si ha come la sensazione di non aver colto tutto nella sua interezza, si sente la necessità di una rilettura.
i dubbi che ti mette addosso e le perplessità che scaturiscono da queste pagine rendono il libro davvero interessante.
se vi va, date un'occhiata al mio blog:
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da mimonni »

lizzy ha scritto:Questo libro non mi è piaciuto per niente.
però dovevi scriverlo anche sulla je! 8)
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da lizzyblack »

mimonni ha scritto:
lizzy ha scritto:Questo libro non mi è piaciuto per niente.
però dovevi scriverlo anche sulla je! 8)
Purtroppo l'ho liberato prima di leggerlo, quindi allora non avevo ancora una opinione in merito :P Però potrei farlo ora :think: Mi pare che il libro peraltro non sia neanche stato segnalato, per ora...
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Sonnenbarke
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da Sonnenbarke »

Eccone un'altra a cui non è piaciuto :no!:
Mi è stato regalato dal mio migliore amico, e molte persone di cui mi fido me ne avevano parlato un gran bene... all'inizio ho pensato di abbandonarlo, ma proprio perché me l'aveva regalato una persona a cui voglio molto bene ho volutoproseguire. In effetti per me andando avanti acquista un suo perché e un po' miglira: nel senso che la storia non mi è piaciuta per niente, ma ho apprezzato molto lo stile e in fondo anche l'idea.
Però tutta quella violenza e tutto quel cinismo mi hanno fatto stare davvero male... e io non sono certamente un'ottimista, tutt'altro. Cinica lo sono anch'io, e molto, ma questo è stato troppo perfino per me. La prima parte è rivoltante e del tutto gratuita.
No, per quanto mi riguarda non ci siamo proprio :no!:
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spacetave
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da spacetave »

Acquistato qualche anno fa finalmente quest'estate è arrivato il suo turno!
E' un libro stranissimo, duro nel quale credo affiorino le sofferenza vissute dall'autrice.
Eppure non riuscivo a staccarmene, è un pò come cercare di non guardare un film dell'orrore facendo finta di riparsi gli occhi con le mani e sbirciare lo schermo tra le dita :yes!:
Non fossi il tipo di lettore che non rilegge mai un libro una seconda volta lo rileggerei subito!!!
I manicomi straripavano di gente che leggeva troppo.
Era la letteratura che era pericolosa, era lì che si spingeva e si incoraggiava la gente a rimuginare. Che diamine! (Musica Rock da Vittula - Mikael Niemi)

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Gahan
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da Gahan »

Ho letto questo libro per curiosità perché ne avevo sentito un gran parlare.
La prima parte è molto cruda, è vero, certi passaggi sono dei veri pugni nello stomaco. Poi nella seconda e terza parte la trama diventa nebulosa e confusa, al punto che non sai più cosa è accaduto davvero e cosa no, se i protagonisti sono veramente due gemelli, o se uno dei due è solo il frutto della fantasia (o della mente malata :roll: ) dell'altro.
Non lo rileggerei, e non mi è venuta voglia di leggere altro della Kristoff, non lo definirei esattamente un libro "bello" ma credo che sia uno di quelli che non si può non leggere.
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francesina
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Re: Agota Kristoff - Trilogia della città di K.

Messaggio da francesina »

Un romanzo durissimo e difficile. Istintivamente, per la sensazione di non stare semplicemente leggendo un libro ma vivendo una vera e propria esperienza di vita – di quelle dolorose e complicate, che si vivono sapendo già che lasceranno il loro segno in noi- lo accosto a Cecità di Saramago: un graffio ogni pagina.
Tutto è avvolto in un’ atmosfera di povertà, desolazione, solitudine, crudeltà: paradossalmente, l’amore che lega i due fratelli e il loro rapporto di vicinanza non dà alcun sollievo, ma al contrario rende ancora più insopportabile e più ingiusta l’assurda situazione che si trovano a vivere. La figura della nonna in generale e l’episodio della comparsa della madre dei due bambini sono semplicemente allucinanti. Sono stata così male solo con alcuni parti de "La strada" di Mc Carthy.
Rispetto ai primi due libri, La terza menzogna è quello che meno mi è piaciuto. La storia smette di essere scorrevole e diventa complesso seguire la trama, distinguere il passato dal presente, la realtà dal sogno. Peccato che questa terza parte mi abbia fatto ricredere sul valore complessivo della trilogia: se fosse stata all’altezza delle prime due, questo romanzo sarebbe rientrato tra le letture imprescindibili, difficili e dolorose certo, ma da affrontare prima o poi. Con questo chiudo con la Kristoff, però, non credo avrei la forza di affrontare altro di suo :roll:
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

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