Nel romanzo Ripudiata (122 pagine, si legge in una serata), l'autrice ci parla del disagio vissuto da una donna ebrea ortodossa sposata senza figli: per le leggi ebraiche, se una donna dopo dieci anni di matrimonio non rimane incinta, può essere ripudiata dal marito. E nel quartiere di Mea Shearim, nel cuore di Gerusalemme, queste leggi trovano ampia applicazione.
Descrizione (da Anobii)
Gerusalemme, oggi. Dopo 10 anni di matrimonio, la ventiseienne Rachele, non ha ancora figli. Secondo la legge ebraica, il marito ha il diritto di ripudiarla. Nonostante la loro unione sia stata combinata, Nathan e Rachele si amano follemente sin dal giorno delle nozze (il primo in cui si videro). E' proprio lei che, senza ribellarsi apertamente, descrive la lenta trasformazione del marito che lo porterà a prendere la drammatica decisione. Tutto è contro di loro: il quartiere di Mea Sharim, mondo immobile sempre uguale a se stesso, il padre rabbino di Nathan che fa pressioni su di lui, la mentalità sottomessa e conservatrice delle amiche di Rachele, ma soprattutto la terribile interpretazione delle Sacre Scritture.
Ne faccio un ring, iscrivetevi copiosi

JE http://www.bookcrossing.com/journal/8448156
Partecipanti
marnes
ermy
etnagigante
Hydralux
Therese
mitica88 (verso la fine)