Ho visto che questa autrice è molto amata dai corsari, io ho letto solo due suoi libri e pur trovandoli piacevoli non mi hanno entusiasmato.
In questo romanzo lo svolgimento della storia è abbastanza inconsistente, non succede molto nonostante le dimensioni. Però mi è piaciuto il modo delicato di trattare la morte, chi rimane deve trovare il modo di andare avanti anche se non sa come fare, anche se vivere sembra sbagliato. Così vediamo la vita di queste persone da angoli diversi, ognuno con i propri problemi e le proprie realtà. Pur trovando spunti interessanti, questo libro non mi ha convinta più di tanto, l'ho trovato un po' lento... ma anche le giornate di caldo torrido che sono descritte trascorrono lente, quindi probabilmente è giusto così!
Qualcuno di voi l'ha letto?
Qualche informazione in più, dalla quarta di copertina:
Quando la piccola Janie Rose Pike muore, a sei anni, per un banale incidente, il microcosmo della lunga casa trifamiliare dal tetto di latta che ospita la sua famiglia, le signorine Potter e i due fratelli Green sembra scombussolato per sempre. Il dolore di ciascuno e il senso di impotenza di fronte alla sofferenza degli altri alterano gli equilibri, riportano a galla vecchie ferite, mettono a nudo paralisi emotive ormai croniche. Ma Simon, il fratello maggiore di Janie Rose, è solo un bambino: ha bisogno di attenzioni, di qualcuno che giochi con lui e lo aiuti a ricordare, a integrare in quel presente desolato gli oggetti, i frammenti di memoria legati alla sorella che - per quanto strano e innaturale - le sopravvivono, si riaffacciano immancabilmente proprio quando, per un momento, si era riusciti a non pensarci. Un particolare rimasto intrappolato per sbaglio in una fotografia, un francobollo italiano, delle lattine appese a un albero spelacchiato che tintinnano al vento... Ed è proprio l'ostinato istinto vitale di Simon, la sua determinazione a cercare una via di fuga, a scuotere gli adulti dal proprio dolore, a ricordare loro che "l'aspetto più coraggioso degli uomini" è che "continuano a voler bene alle creature mortali anche dopo avere scoperto che esiste la morte", e a riunirli in un inatteso festeggiamento corale, tenero e solenne
Anne Tyler, L'albero delle lattine
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Re: Anne Tyler, L'albero delle lattine
Io l'ho letto e non è uno dei libri della Tyler che mi è piaciuto di più, però posso dirti che tutti i suoi libri sono "lenti" e sembra non succedere mai nulla, anche se tutto sommato questo libro (e non è neppure l'unico) si apre con un evento estremamente drammatico.
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Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
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