Alfiere colgo la provocazione
Hai ragione che oggi cosi' come siamo messi e' veramente difficile riaprire e costruire centrali nucleari, ci sono tante circostanze diverse da tenere conto.
Oggi e' difficile fare accettare che pali dell'alta tensione passino da un determinato posto immaginiamoci chiedere un'adesione al nucleare.
Detto questo io rimango dell'idea come ho detto in un'altro treand che abbiamo perso il treno allora cioe' al tempo del referendum, quando una certa classe politica si e' fatta prendere dall'onda emotiva, ribadisco che e' un mio pensiero personale.
Penso in modo critico che gli ultimi dirigenti della prima repubblica sia quelli di opposizione che quelli di maggioranza nn abbiano saputo gestire l'onda emotiva che allora esisteva, forse nn era del tutto facile, appunto perche' a promuovere il referendum vi erano i verdi, il vecchio psi di craxi, e i radicali nella loro parte.
In piu' contribuirono alla chiusura delle centrali l'allora democrazia cristiana capitanata da una parte da demita e dall'altra da andreotti.
Andreotti motivato anche da ragioni diverse come il Quwait (spero si sriva cosi').
Attualmente siamo circondati a 30km circa dal confine di stato da almeno 13 centrali termonucleari ci riforniamo da parte di queste per circa il 17% . Voglio solo dire che secondo me e' evidente un paradosso.
Ritornamdo alla tua provocazione Alfiere:
E' vero che per costruire una centrale nuova ci vuole piu' o meno 5 anni
e rimane il problema di cosa si fa' nel frattempo?
Ti devo smentire su una cosa che nn e' molto influente pero' ci tengo a puntualizzare
Caorso, Trino Vercellese, appunto secondo i tecnici rimasti potrebbero essere rimesse in funzione nell'arco di 12/15 mesi circa
In piu' secondo questi tecnici ci sarebbe un risparmio del 5% per rimetterle in funzione, rispetto alla spesa complessiva attuata per lo smantellamento.
"Devo dire che te la rivendo come lo comperata"

cioe' anche se fosse possibile riattivarle, "oggi..." nn sarebbe la soluzione migliore da fare.
Aggiungo una cosa, che e' indispensabile, la formazione unica tra "Enel produttore e gestore Nazionale della rete" per trovare una nuova capitalizzazione da investire appunto sull'energia e creare una nuona politica energetica.
Sai che c'e' un tratto di alta tensione bloccato da circa 7 anni da un piccolo comune? nn mi chiedere dove perche' adesso nn ricordo, beh! questo tratto e' urgentemente indispensabile anche per quello che e' successo con il black out, nn bisogna dimenticarsi che la nostra rete italiana e' veramente sovraccaricata e tu me lo confermerai no?
Concludo e sono in accordo sulle fonti energetiche rinnovabili a tutela dell'ambiente, ben vengano se sono a risparmio, pero' ti dico si, come dici tu, danno dei contributi per i pannelli fotovoltaici, ma oggi rimane sempre costoso a livello edile permettersi questi impianti e' e rimane una scelta alternativa di spesa, che probabilmente viene ammortizzata negli anni a venire, ma anche qua ci vuole un cambiamento culturale che lo indirizzi seno' il gioco nn vale la candela.

Non c'e' niente al mondo che desideri la bellezza e sappia diventare bello piu' dell'anima...
Percio' pochissimi resistono al fascino di un'anima che si dedica alla bellezza.(Maeterlinck)