Barreau si conferma il mio pusher di fiducia di romanzi lievi e romantici, senza troppe pretese ma perfetti per rilassare la mente e staccare la tensione dopo letture emotivamente pesanti.
La storia non risparmia clichè romantici e coincidenze improbabili, ma è condotta con garbo e una buona dose di ironia che la rende molto piacevole. La vicenda inizia come di consueto a Parigi e prosegue per larga parte a Venezia, dove la giovane protagonista Nelly fugge per dimenticare una delusione d'amore e seguire le tracce dell'anello di granati ereditato dall'amata nonna bretone: una borsa caduta nel Canal Grande darà una svolta inaspettata alle sue ricerche.
Ho molto apprezzato la suggestiva e curatissima ambientazione veneziana, in cui ho ritrovato molti dei miei luoghi amati nella città lagunare, mentre mi è piaciuto meno il finale un pochino frettoloso.
Nicolas Barreau, Il caffè dei piccoli miracoli
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