Aforismi, citazioni da libri e anche pensieri propri!

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ilmagodilussino
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Messaggio da ilmagodilussino »

"Io del giornale leggo sempre i necrologi e i cinema. Se è morto qualcuno che conosco vado al funerale. Se no vado al cinema"

Walter Valdi (alla memoria) :(
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quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro
Beppe Viola
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

-Libri, - diceva Denis, - libri! Se ne leggono tanti, e si vedono così poche persone e una porzione tanto piccola del mondo….Libri, grandi e grossi libri sull’universo, sull’anima, sull’etica: è inaudito pensare quanti ce ne sono. Durante questi ultimi anni debbo averne letti almeno venti o trenta tonnellate, venti tonnellate di cogitazioni,ed è con una simile zavorra che si viene varati nel mondo.
-Si entra nel mondo, - continuava, - pieni di idee preconcette su tutto. Si ha una filosofia, e si cerca di adattare e essa la vita. Non sarebbe meglio vivere prima e adattare poi la vita alla filosofia?….La vita, i fatti, le cose sono tremendamente complicati; le idee, anche le più difficili, ingannevolmente
semplici. Nel mondo delle idee, tutto è chiaro; nella vita, tutto è oscuro, imbrogliato. C’è dunque da meravigliarsi se una persona è poi infelice, orribilmente triste?

ALDOUS HUXLEY - GIALLO CROMO
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draghella
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Messaggio da draghella »

come si dice qui da me ...

"ogni d'öi ... ogni vöi" ...

è comprensibile?
"te tuntugna che me fricugni"
d.
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orsomarso
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Messaggio da orsomarso »

"ogni d'öi ... ogni vöi" ...
Non proprio!!! :think:

Cosa vuo dire??? :eyes: :shock: Immagine
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
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draghella
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Messaggio da draghella »

ognuno ... ogniduno (letterale)

ogni testa è fatta a modo suo ed è difficile trovarne di "elastiche" .... in questo senso ... :wink:
"te tuntugna che me fricugni"
d.
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piccola ribelle
Re del Mare
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Messaggio da piccola ribelle »

Aveva perduto una grossa somma di denaro… Oh, non era stata quella la cosa più intollerabile! Ma aveva dovuto sperimentare per la prima volta pienamente e sulla propria persona la crudele brutalità del mondo degli affari, dove tutti i sentimenti buoni, dolci e gentili spariscono davanti al rozzo nudo e imperioso istinto di conservazione, e dove una disgrazia patita non suscita negli amici, negli amici migliori, la commiserazione, bensì la diffidenza, la fredda e ostile diffidenza. Non lo sapeva già? Come mai se ne meravigliava? Più tardi, nelle ore migliori e di maggior energia, che vergogna aveva avuto d’essersi rivoltato, pieno di schifo e inguaribilmente offeso, contro la brutta e spudorata durezza della vita!
Com’era stato sciocco! Com’erano stati ridicoli quegli impulsi, ogni volta che li aveva provati! In che modo avevan mai potuto sorgere in lui? Che cos’era dunque, egli tornava a chiedersi: un uomo pratico o un languido sognatore?
Ah, questa domanda se l’era posta mille volte, e nei momenti di forza e di sicurezza aveva risposto in un modo, nei momenti di stanchezza in un altro. Ma era troppo onesto e sagace per non confessare infine a se stesso la verità, e cioè ch’egli era un miscuglio d’entrambi.

Da “I Buddenbrook” di Thomas Mann

:) :)
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daffy76
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Messaggio da daffy76 »

Non sempre a tutti e' si' pregiato e caro
quel che 'l senso contenta,
c'un sol non sia che 'l senta,
se ben par dolce, pessimo e amaro.(1)
Il buon gusto e' si' raro
c'al vulgo errante cede
in vista, allor che dentro di se' gode.(2)
Cosi', perdendo, imparo
quel che di fuor non vede
chi l'alma ha trista, e ' suo sospir non ode.(3)
El mondo e' cieco e di suo gradi o lode
piu' giova a chi piu' scarso esser ne vuole,(4)
come sferza che 'nsegna e parte duole.(5)

(1) che non ci sia qualcuno che lo senta amaro quando agli altri par dolce.
(2) il buon gusto e' cosi' raro che cede, apparentemente (in vista), agli
errori del volgo e s'accontenta di godere dentro di se'.
(3) cosi', cedendo, imparo a conoscere cio' che non puo' conoscere colui che ha l'anima volgare e, nella sua superficialita', non ne avverte la presenza(e' suo sospir).
(4) il mondo e' cieco e da' onori e lodi a chi ne vuol essere piu' scarso. Si dovra' intendere: a chi non ne merita; oppure, a quelle cose che di valore
non ne hanno affatto.
(5) come sferza che insegna e insieme duole; che cioe' fa male col suo comportamento ingiusta, ma insegna anche a disprezzare opinioni volgari.
Non c'e' niente al mondo che desideri la bellezza e sappia diventare bello piu' dell'anima...
Percio' pochissimi resistono al fascino di un'anima che si dedica alla bellezza.(Maeterlinck)
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Matrix
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Messaggio da Matrix »

Anche per perdere bisogna sapersi battere- Jean Claude Izzo

Non aggiungo altro
Anche per perdere bisogna sapersi battere- Jean Claude Izzo
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Quando alla fine arrivò il giorno della partenza, imparai una strana lezione: possono accadere cose che noi stessi non riusciamo a concepire, né prima , né dopo, né al momento del loro verificarsi. Le circostanze possono contenere una forza motrice per cui gli eventi si succedono senza l'intervento dell'immaginazione o della comprensione umana. Sono casi in cui si mantiene il contatto con gli avvenimenti seguendoli momento per momento, come un cieco che si lascia guidare, un cieco costretto a compiere cautamente un passo dietro l'altro, senza sapere dove sia diretto. Le cose accadono a te, tu le senti accadere, ma oltre a questo non v'è nessun rapporto tra te e loro, non ne intendi la causa né il significato.


KAREN BLIXEN - La Mia Africa
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Amaryllis
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Messaggio da Amaryllis »

Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male

Eduardo De Filippo
“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”

G. K. Chesterton
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

La parola è un essere vivente, più potente di colui che la usa: scaturita dall'oscurità, essa crea il senso che vuole: essa stessa è quello - e anche di più - che si aspettano il pensare, il vedere, il sentire: è colore, notte, gioia, sogno, amarezza, oceano, infinità: è il LOGOS di Dio".


HUGO
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

-Io, -disse il signor Scogan – benché non abbia mai avuta la minima idea in fatto di pittura, ho sempre preso un piacere particolare al cubismo. Mi piace vedere quadri dai quali la natura è stata bandita completamente, quadri che sono esclusivamente il prodotto dello spirito umano. Essi mi danno lo stesso piacere d’un bel ragionamento o d’un problema di matematica o d’un bel lavoro di meccanica. La natura, e tutto quello che mi richiama e essa, mi turba; è troppo grande, troppo complicata, e, soprattutto, troppo vana e incomprensibile. Colle opere degli uomini, mi sento più a mio agio, se mi ci voglio applicare, io posso capire tutto quello che l’uomo ha fatto o pensato. Per questo, se è possibile, viaggio sempre in metropolitana e mai in autobus. Perché viaggiando in autobus non si può fare a meno di vedere, anche a Londra, qualche opera di Dio sparsa qua e là: il cielo, per esempio, un albero qualche volta, dei fiori alle finestre. Ma viaggiando in metropolitana non si veggono che le opere dell’uomo – ferri congiunti in forme geometriche, linee diritte di cemento armato, distese di tegole a mosaico. Tutto ciò è umano; è il prodotto di spiriti amici e comprensibili. Tutte le filosofie e tutte le religioni, che altro sono se non delle metropolitane spirituali scavate attraverso l’universo? In quelle gallerie strette, dove tutto è manifestamente umano, si viaggia comodamente e sicuramente, e si fa in modo di dimenticare che intorno, al di sopra e ad di sotto, si stende la massa cieca della terra, infinita e inesplorata. Sì, a me la metropolitana e il cubismo, a me le idee chiare, lineari, semplici e ben fatte. E dispensatemi dalla natura, dispensatemi da tutto quello ch’è disumanamente grande, complicato e oscuro. Io non ho il coraggio, e soprattutto, non ho il tempo di mettermi a passeggiare in quel labirinto.

ALDOUS HUXLEY - Giallo Cromo
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Tallmaris
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Messaggio da Tallmaris »

Solo chi muore rimane diciassettenne per sempre

Murakami - "Tokyo blues"
Tallmaris
Le persone non si capiscono, si tollerano (Tallmaris)

"Seguite i princìpi, non i maestri." (Chen Xiao Wang)

Bookcrossing: the world is your playground...
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

La differenza tra la letteratura e il giornalismo? Il giornalismo è illeggibile e la letteratura non è letta.


OSCAR WILDE
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

- Non ci portiamo una tenda - suggerì George - prendiamo piuttosto una barca che si possa coprire. E' molto più semplice e comodo.
Sembrava una buona idea e la approvammo. Non so se abbiate mai visto l'oggetto in questione. Si fissano degli archi di ferro sopra il ponte e su di essi si stende un grande telone, assicurandolo tutto intorno, da prua a poppa, il che trasforma la barca in una specie di casetta galleggiante e si viene a creare un ambiente intimo, anche se un po' soffocante; ma ogni medaglia ha il suo rovescio, come disse quel tale a cui era morta la suocera quando gli chiesero di pagare il funerale.


da "Tre uomini in barca" di JEROME K. JEROME
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daffy76
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Messaggio da daffy76 »

Natura ogni valore
di donna o di donzella
fatto ha per imparare, insino a quella
c'oggi in un punto m'arde e ghiaccia el core.
Dunche nel mie dolore
non fu tristo uom piu' mai;
l'angoscia e 'l pianto e ' guai,
a piu' forte cagion maggiore effetto.
Cosi' po' nel diletto
non fu ne' fie di me nessun piu' lieto.
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orsomarso
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Messaggio da orsomarso »

Guardavamo il sole scivolare tra le montagne e il cielo che diventava viola. Papà fissava la stella della sera. "Di fronte a noi è stata messa una scala per evadere, Momo. L' uomo è stato prima minerale, poi vegetale, poi animale - lo stato animale, in particolare, non riesce a dimenticarlo, spesso ha la tendenza a tornarci -, poi è diventato uomo dotato di conoscenza, di ragione e di fede. Riesci a immaginare il cammino che hai percorso dalla polvere a oggi? E dopo, quando avrai oltrepassata la tua condizione di uomo, diventerai un angelo. Non avrai più a che fare con la terra. Quando danzi ne hai un presentimento".

"Mmm...sì. Io, comunque, non miricordo di niente. Lei ricorda di esser stato una pianta, monsieur Ibrahim?".

"E cosa credi che faccia, io, quando resto immobile per ore sul mio panchetto, in drogheria?".

(Monsieur Ibrahim e i fiori del corano - Eric - Emmanuel Schmitt)
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

SERMONTI - a Milano - a proposito della lettura di Dante "in piazza":
..."ognuno sente una poesia leggermente diversa: la ricchezza interiore non sta depositata in un libro, nasce dal rapporto con le parole".

Approvo pienamente: quando leggi o ascolti è come se ricrei i versi!!!

:wave:
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daffy76
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Messaggio da daffy76 »

Vivo della mia morte e, se ben guardo,
felice vivo d'infelice sorte;
e chi viver non sa d'angoscia e morte,
nel fuoco venga, ov'io mi struggo e ardo.
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Still
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Messaggio da Still »

Stefano Benni

Lettori tipici di Stefano Benni.
(Alcuni clienti tipici delle librerie).

Il lettore entusiasta.

Questo lettore, detto lettore E, entra in libreria come in casa sua. Il sorriso con cui saluta i commessi è il suo stendardo. In piedi, incurante degli altri clienti, inizia a leggere tutto quello che trova. Alcuni libri li sottolinea con risate fragorose, o li commenta leggendone brani ai presenti. Al reparto fumetti, si sdraia per terra e legge per ore. A volte si porta la merenda. Una farcitura di briciole in un volume è il segno del suo passaggio. Se il lettore E vede un lettore normale incerto su un acquisto, lo assale alle spalle, gli fa leggere tutti i risvolti di copertina oltre a bibliografie e brani scelti. Il suo incitamento a comprare ha una martellante tenacia che nessun libraio possiede. Nel reparto libri d'arte passa ore e ore, e non di rado, all'ora di chiusura, lo si può trovare nascosto nel reparto tascabili mentre con occhi imploranti dice "per favore, l'ho quasi finito". È insomma un lettore avido e allegro, con un solo difetto: non compra quasi mai libri, non si sa se per povertà, difetto genetico o scelta ideologica. [Mia aggiunta.] In ogni caso, per la sua già citata opera di convincimento, il lettore entusiasta è per le librerie infinitamente meglio di qualsiasi battage pubblicitario, e viene spesso tollerato. Ogni libreria, in generale, ne ha uno o più d'uno, e sono convinto che nel prossimo futuro si arriverà a una vera e propria lotta tra librerie concorrenti per accaparrarsi i "lettori E" più convincenti, capaci e caratteristici. Una battaglia a colpi di cappuccini e cornetti offerti dalla casa, e comode poltrone riservate dove accomodarsi a leggere.

e poi ancora c'è il lettore sperduto, superiore, fissato e indeciso http://www.drzap.it/Libri_Benni.htm
"T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove" (P.Neruda)
Love&Peace
"forse mia cara maestra non ha capito..è amore mio infinito.." Bugo&Viola
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