Guardo fuori. Mattinata fredda e uggiosa, ci saranno al massimo 8 gradi.
Esco di casa verso le 07.25 e mi dirigo con passo spedito verso la stazione ferroviaria. Il freddo mi taglia la faccia. Nelle orecchie un paio di cuffiette che mandano le note di "Cuckooland" di Wyatt. E qui sta il problema..
Fra le mani tengo "Una questione privata" di Fenoglio, il viaggio dura più di un'ora e la letteratura è un bisogno. Si parte. Bellinzona è ancora lontana.
Non riesco quasi a leggere nulla, l'attenzione è subito rubata dalla musica di Wyatt. Ascolto "Insensatez" un pezzo di Jobim rifatto con maestria dal vecchio Robert. Le parole mi inchiodano al sedile, senza possibilità di movimento:"Quanto insensibile devo essere sembrata quando lui mi disse che mi amava. Quanto non coinvolta e fredda devo essere sembrata quando me lo disse così sinceramente; perchè deve aver pensato..Mi sono semplicemente voltata e l'ho guardato in un silenzio di ghiaccio. Cosa avrei dovuto dire. Cosa puoi dire quando una storia d'amore è finita? Ora lui se n'è andato e io sono sola con il ricordo del suo ultimo sguardo, vago e triste. Lo vedo ancora, con tutto il suo cuore spezzato in quell'ultimo sguardo. Cosa avrei potuto fare. Cosa puoi fare quando una storia d'amore è finita"?
Soffoco un urlo. Le pareti dello stomaco collassano come se fossero sotto-vuoto.
A questo punto provo a rifugiarmi, fiducioso, nella storia d'amore disegnata da Fenoglio, ma anche questa mi appare straziante.
Arrivo in ufficio e non posso non coinvolgere in questa domanda anche i miei colleghi. Ma cosa si può fare quando una storia d'amore è finita?
Gli sguardi si incrociano leggermente sospesi e imbarazzati. La conclusione non tarda ad arrivare:"Bisogna aspettare di innamorarsi di nuovo, sperando che sia altrettanto coinvolgente", sentenzia con voce sicura l'unica donna tra noi.
Ma è veramente l'unica strada?
