Togliere il crocifisso...

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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Frine
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Messaggio da Frine »

la crocifissione di Mathias Grunewald è un quadro molto bello che viene descritto in un capitolo dell'iperbolico "Là-bas" di Joris-Karl Huysmans (la traduzione italiana del titolo è "Nell'abisso", la casa editrice non me la ricordo, so che era di Genova e che avevo dovuto aspettare secoli perchè mi arrivasse..)
comunque il quadro è questo: (a quanto pare sono capace di mettere anche le immagini :whistle: )

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Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)

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Still
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Messaggio da Still »

"In realtà il crocifisso NON è un simbolo contro qualcuno, la croce non è "segno di prepotenza" come scrive Il Manifesto, Cristo non ha fatto uccidere, ma si è sacrificato. Pertanto il crocifisso non può offendere nessuno, tanto meno, chi non si riconosce in tale simbolo."

Essere cittadini del mondo non vuol dire dimenticare le tradizioni,
quella italiana ed europea è strettamente legate al cristianesimo
...
"T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove" (P.Neruda)
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4ruote
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Messaggio da 4ruote »

concordo con still!!!!!! :yes!:
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Arcoiris
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crocifisso

Messaggio da Arcoiris »

Anche io vorrei dire la mia su questa polemica. Appena ne ho sentito parlare mi è venuto in mente il libro “Nathan il saggio” di Lessing, e in particolar modo la “parabola dei tre anelli” in esso contenuta. I tre anelli rappresentano le tre grandi religioni monoteiste, e nel libro si afferma l’uguaglianza di queste religioni e la tolleranza che i credenti devono avere gli uni verso gli altri. Riporto qui il discorso pronunciato dopo la parabola poiché rispecchia il mio pensiero:


-SALADINO: […]Non burlarti di me! Le religioni che ti ho nominato (religione ebraica. Cristiana e musulmana) si possono distinguere persino nelle vesti, nei cibi, nelle bevande!

-NATHAN: E tuttavia non nei fondamenti. Non si fondano tutte sulla storia, scritta o tramandata? E la storia solo per fede e per fedeltà dev’essere accettata, non è vero? E di quale fede e fedeltà dubiteremo meno che di ogni altra? Quella dei nostri avi, sangue del nostro sangue, quella di coloro che dall’infanzia ci diedero prova del loro amore, e che mai ci ingannarono, se l’inganno per noi non era salutare? Posso io credere ai miei padri meno che tu ai tuoi? O viceversa? [….]
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daffy76
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Messaggio da daffy76 »

DocTrigor:
Vedi tu parli di teoria su di un calendario, e giustamente elenchi le date che uno stato laico dovrebbe ricordare, pero' io intendevo qualcosa di diverso da quello che intendi tu'.
Cerco di capire se il laicismo cioe' "atteggiamento ideologico di chi sostiene l'indipendenza del pensiero e dell'azione politica dei cittadini dall'autorita' ecclesiastica", sia la soluzione migliore per tutti.
Ho fatto questa domanda appunto per sapere se uno stato laico debba riinventarsi un calendario innovativo per non rimanere legato all'evento simbolico della nascita di Gesu' Cristo.
Allo stesso tempo mi viene il dubbio se questo sia possibile oggi come domani, appunto perche' il mondo occidentale se non quasi tutto il globo e' regolato da questo evento storico. Se questo fosse possibile ammirerei uno stato laico. Pero' mi rimarrebbe sempre il problema che il laicismo e' e si manifesta con atteggiamenti ideologici, che a mio parere non si allontanano ne da atteggiamenti ideologici religiosi ne da atteggiamenti ideologici filosofici cioe' in fondo sempre di atteggiamenti ideologici siamo fatti.
Non c'e' niente al mondo che desideri la bellezza e sappia diventare bello piu' dell'anima...
Percio' pochissimi resistono al fascino di un'anima che si dedica alla bellezza.(Maeterlinck)
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daffy76
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Messaggio da daffy76 »

Dimenticavo se cominciamo a togliere... togliamo tutto nelle strutture pubbliche!!! cioe' tutto quello che e' strettamente legato alla cultura vedi crocefissi, dipinti, sculture, complessi architettonici, manifesti ecc, ecc...perche' se vogliamo fare questo passo facciamolo bene in tutti i sensi.
Cosi' per amore dello stato laico comincio ad intristirmi verso l'ignoranza.
Non c'e' niente al mondo che desideri la bellezza e sappia diventare bello piu' dell'anima...
Percio' pochissimi resistono al fascino di un'anima che si dedica alla bellezza.(Maeterlinck)
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docTrigor
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Messaggio da docTrigor »

Vedi tu parli di teoria su di un calendario, e giustamente elenchi le date che uno stato laico dovrebbe ricordare, pero' io intendevo qualcosa di diverso da quello che intendi tu'.
Daffy, nessuno Stato Occidentale può definirsi Laico in assoluto, proprio perché esiste un'influenza più o meno forte dell'ambito religioso nella cultura dei suoi cittadini. Per questo lo stato Laico è teorico. Pensala come se fosse la "città Ideale", tema molto caro ai filosofi del '500 (se non erro Giordano Bruno in particolare).
Cerco di capire se il laicismo cioe' "atteggiamento ideologico di chi sostiene l'indipendenza del pensiero e dell'azione politica dei cittadini dall'autorita' ecclesiastica", sia la soluzione migliore per tutti.
È il modello verso cui tendere se vogliamo davvero rispettare chi crede in qualcosa di diverso da noi
Ho fatto questa domanda appunto per sapere se uno stato laico debba riinventarsi un calendario innovativo per non rimanere legato all'evento simbolico della nascita di Gesu' Cristo.
Sì, dovrebbe
Allo stesso tempo mi viene il dubbio se questo sia possibile oggi come domani, appunto perche' il mondo occidentale se non quasi tutto il globo e' regolato da questo evento storico.
No, perchè comunque siamo troppo legati al nostro Cristianesimo
Se questo fosse possibile ammirerei uno stato laico.
Fino ad un paio di anni fa a Cuba non esistevano feste religiose riconosciute tali dallo stato. Ma Cuba non vive in un regime di democrazia

Inoltre dalle scuole si tratterebbe di togliere quello che è innegabilmente il simbolo della Cristianità. tutto il resto lo lascerei al suo posto

x tutti: queste sono soltanto le mie piccole ed insignificanti opinioni, per cui non dateci troppo peso. La vera questione, per me, non è il crocefisso, ma tutto il polverone che si è creato intorno alla disposizione. A me è parso eccessivo.
AL MOMENTO SONO PARECCHIO ASSENTE DAL FORUM. PER NECESSITA', TIRATE D'ORECCHIE, REMINDER, INSOMMA SE DOVETE CONTATTARMI SCRIVETEMI UN MP O UNA MAIL DA QUI O DA BC.COM.
GRAZIE

A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad)
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Messaggio da human »

Per chi è ancora convinto che la cultura di una religione possa essere considerata "superiore" ad un'altra:
http://www.repubblica.it/news/ired/ulti ... 16896.html
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Messaggio da human »

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Bilbo
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Messaggio da Bilbo »

human ha scritto:Per chi è ancora convinto che la cultura di una religione possa essere considerata "superiore" ad un'altra:

il ridicolo continua:
Ci manca solo che il vescovo de L'Aquila emetta una fatwa contro Smith e il quadretto è completo.
Io continuo a chiedermi: se invece che da un musulmano intollerante (mi dispiace, ma Smith lo è), la richiesta di rimozione fosse stata fatta da un ateo italiano, sarebbe scoppiato tutto questo putiferio? Io penso di no e lo dimostra il fatto che quando uno scrutatore si rifiutò di lavorare al seggio elettorale finché non fosse stato rimosso il crocifisso, la cosa non suscitò tutto questo marasma ma passò quasi sotto silenzio.
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human
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Messaggio da human »

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sophista
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religioni allo STOP!

Messaggio da sophista »

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

:yell!: E' troppo bello!!!

Religioni allo STOP!!

Questa ve la devo fare leggere... l'ha trovata un amico carismatico, che
l'ha letta in una ML americana e l'ha tradotta.

------------------------------------------------

Religioni allo STOP!!

L'ERMENEUTICA NELLA VITA QUOTIDIANA

Immaginate di essere in macchina per andare al lavoro e vedete un
segnale di Stop. Cosa fate? Dipende da come interpretate il segnale:

1- Un filosofo postmoderno de-costruirebbe il segnale (buttandolo giu'
con la macchina) ponendo fine per sempre alla tirannia del traffico
Nord-Sud sul traffico Est-Ovest.

2- Analogamente un marxista vedrebbe nel segnale uno strumento del
conflitto di classe. Ne concluderebbe che la borghesia usa la strada da
Nord a Sud ostacolando il progresso dei lavoratori della strada Est-Ovest.

3- Un cattolico osservante educato riterrebbe di non poter comprendere il
segnale al di fuori della tradizione interpretativa della comunita'.
Osservando che la tradizione non prende troppo sul serio quel segnale non
si sentirebbe obbligato a rispettarlo lui stesso.

4- Un cattolico normale (O un ortodosso, o un copto, o un anglicano o un
presbiterano o un metodista o qualsiasi altra cosa) non si preoccuperebbe
affatto di interpretare il segnale, ma si fermerebbe se la macchina davanti
alla sua lo fa.

5- Un fondamentalista biblico prenderebbe il segnale in un senso molto
letterale e si fermerebbe finche' il segnale stesso non gli dice che puo'
proseguire.

6- Un predicatore cercherebbe la voce "Stop" nel suo dizionario e
scoprirebbe che puo' significare: a) qualcosa che impedisce il movimento
come un tappo ad un lavandino o un fermo ad una porta. b) una fermata di
autobus o di treno.
Il punto principale della sua omelia domenicale sara': quando vedete un
segnale di stop quello e' un posto in cui il movimento del traffico e'
bloccato, percio' e' un buon posto per scendere dalla vostra auto.

7- Un Ebreo ortodosso puo' fare una di queste due cose: a) prendere
un'altra strada per andare al lavoro, cosi' da non dover disobbedire alla
legge b) fermarsi e dire "Benedetto sei tu Signore nostro Dio, re
dell'universo, che ci hai dato questo comanadamento di fermarci" aspettare
tre secondi e ripartire.

Il Talmud osserva in proposito: Rabbi Meir dice: "Chi non si ferma non
vivra' a lungo" Rabbi Hillel dice: "Maledetto chi non conta fino a tre
prima di proseguire". Rabbi Simon ben Yudah dice: "perche' tre? Perche' il
Santo, benedetto il suo nome, ci ha dato la legge i profeti e i libri di
sapienza". Rabbi ben Isaac dice: "perche' i grandi patriarchi sono tre".
Rabbi Yehuda dice: "Perche' benedire il Signore vedendo il segnale di stop?
Perche' il Signore dice:
Fermatevi e sappiate che io sono Dio.". Rabbi Ezechiele dice: "Quando Jefte
ritorno' dall'avere sconfitto gli Ammoniti, il Santo, benedetto il suo nome,
sapeva che un somaro sarebbe uscito di casa e avrebbe superato sua figlia,
ma
Jefte non si fermo' al segnale di stop e cosi' l'asino non fece a tempo ad
uscire. Cosi' la prima che egli incontro' fu sua figlia, e la perdette.
Questo gli
accadde come giudizio per la sua trasgressione al segnale di stop.". Rabbi
Gamaliele dice: "Quando Rabbi Hillel era bambino non ha mai detto una
parola, sebbene i suoi genitori per cercare di insegnargli a parlare gli
avessero mostrato un rotolo della legge. Un giorno mentre era in macchina
con suo padre, passando ad un segnale di Stop disse forte: "Fermati padre!"
In questo modo egli ha cominciato a leggere e parlare allo stesso tempo.
Per questo e' scritto "dalla bocca dei bambini ti sei procurato una lode".
Rabbi ben Jacob dice: "Da dove viene il segnale di Stop? Viene dal cielo,
poiche' e' scritto: La tua parola Signore e' fissata (fermata in Inglese)
per sempre nei cieli. Quando e' stato creato? Il quarto giorno, poiche' e'
scritto: "Lo servano come segnali". Rabbi Joshua dice.... (continua per
altre tre pagine)

8- Un fariseo farebbe la stessa cosa di un Ebreo ortodosso, solo che
aspetterebbe dieci secondi invece di tre. Sostituirebbe anche la sua luce
di stop con un faro da 1000 Watt e collegherebbe il clacson al pedale,
cosi' che suonerebbe ad ogni fermata.

9- Un professore di un "Jesus Seminar" concluderebbe che indubbiamente
il passo "STOP" non e' mai stato pronunciato dallo stesso Gesu', ma
appartiene interamente al terzo livello del processo di formazione dei
Vangeli, quando la Chiesa inizio' a confrontarsi con il problema del
traffico nelle grandi citta' pagane (Corinto, Roma ecc.)

10. Un professore di esegesi del NT noterebbe che non c'e' alcun segnale
di stop in v. Marco, ma ce ne sono in v. Matteo e in v. Luca. Ne
concluderebbe
che i segnali di stop sono entrambi copiati dal segnale di una ipotetica via
Q. Poi ricorderebbe un eccellente saggio di un autore tedesco, che in oltre
500 pagine spiega le origini del segnale di stop e le differenze tra la
versione lucana e la matteana. Sfortunatamente in questo saggio c'e' una
piccola omissione, l'autore ha dimenticato di dire cosa il segnale
significa.

11. Un professore di esegesi dell'AT sottolinea che tra la prima e la
seconda parte del passo ci sono delle significative differenze. Per esempio
in "ST" possono essere rintracciate tre inclusioni e un parallelismo,
mentre in "OP" ci sono solo due inclusioni e nessun parallelismo. Ne
conclude percio' che l'autore della seconda parte del passo e' differente
da quello della prima ed e' vissuto probabilmente circa duecento anni dopo,
nel periodo post-esilico. Un altra tesi e' che la seconda parte e' a sua
volta divisa in due sotto-parti, probabilmente da attribuire a due autori
diversi.

12. Un altro docente di esegesi dell'AT osserverebbe che il segnale si
troverebbe nel contesto appropriato tre incroci prima ed e' stato spostato
nella sua posizione attuale da un redattore successivo. Propone percio' di
leggere l'incrocio come se il segnale non ci fosse.

13. Un altro docente di esegesi dell'AT cambia il testo a causa delle sue
difficolta' di lettura da "STOP" a "SHOP", piu' comprensibile in questa
posizione, essendo l'incrocio psto accanto ad un centro commerciale. La
corruzione del testo e' stata probabilmente dovuta alla frequente
ripetizione del segnale di stop nelle strade precedenti.

14. Un Testimone di Geova passerebbe velocemente, diretto alla piu'
vicina sala del Regno, ben sapendo che gia' 144.000 autisti si sono fermati
a quel segnale e percio' esso non lo riguarda piu'.

15. Un Mormone, assonnato per una carenza di caffeina, concluderebbe
nondimeno che un angelo ha messo li' quel segnale espressamente per lui
e vedrebbe nel segnale un messaggio dalle perdute tribu' di Israele e lo
spiegherebe subito alle sue mogli, sedute nel resto del pullman.

16. Un Cattolico tradizionalista, vedendo nel segnale un'innovazione
postconciliare, si fermerebbe, ma pretenderebbe energicamente di sapere
cosa c'era prima al posto di quel segnale, piangendo per le ricchezze del
passato perdute. Ricorderebbe la magnificenza delle scritte dei tempi
antichi e il loro magnifico colore rosso. Direbbe poi numerosi rosari
per espiare le bestemmie degli autisti fermi alle sue spalle.
Piu' tardi, in ospedale, chiederebbe l'estrema unzione.

17. Un New-Ager vedrebbe nel segno una figura dai numerosi simboli
spirituali. Nella circolarita' del segnale vedrebbe la necessita' di
riprendere contatto con il suo perduto bambino interiore e comincerebbe un
canto di guarigione. Mentre gli altri autisti intorno esprimono rabbia e
frustrazione li inviterebbe ad unirsi al canto, dicendo: "Tutto cio' di cui
avete bisogno e' amore". Nella rissa che ne seguirebbe sarebbe
temporaneamente accecato dal bagliore dei suoi cristalli e condotto via
dall'incrocio dal suo spirito-guida a cui piu' tardi si riferira'
chiamandolo angelo.

18. Un carismatico infine preso dall'ebrezza dello Spirito, cantando e
battendo le mani non vedrebbe nemmeno il segnale e si fermerebbe comunque,
ma in un pauroso incidente che coinvolge altre dieci macchine.


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sophista
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fildel
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Messaggio da fildel »

Ho letto l'intervento di Eco, ma la parte d'attualità lì serve solo per introdurre una riflessione generica.
Smith è noto per le sue provocazioni, almeno in ambito locale, e l'avere chiesto e ottenuto di far togliere il crocifisso dall'aula delle elementari non stupisce. Due anni fa, se non ricordo male, avvenne un episodio analogo e non dovrebbe essere passato un anno dal pestaggio, che poi lo scatenò in una calorosa recitazione in arabo di una parte del Corano, in diretta televisiva su una emittente privata dell'alt'Italia. Che molti abitanti di Ofena siano infastiditi dalla affermazione della sua identità religiosa, lo sanno pure le pietre.
Da dove viene allora tutta questa risonanza?

Una proposta:
se l'Europa tende ad essere un continente colorato, si hanno comunque interessi nel mantenere l'insieme dei cittadini coeso, nel "creare gli europei". Si stanno perciò discutendo gli articoli della futura costituzione, che dovrebbe essere un riferimento nel prossimo ipotetico periodo di stabilità istituzionale.
Tra gli articoli proposti, nelle prime posizioni, che si vorrebbe mettere? Il cristianesimo! (Dicono. In realtà a me è sembrato che si spinga nella direzione della Chiesa "cattolica romana", ma in materia religiosa non capisco niente e anzi indicatemi dove posso verificare quanto sto dicendo).
Visto che l'affermarsi cristiani non equivale a seguire gli insegnamenti del fondatore, preferirei che l'ambiente pubblico fosse guidato da principii meno ambigui, quale può essere il rifiuto della pena di morte in tempo di pace, indipendentemente dalla tradizione di provenienza. Fare riferimento alla religione, in questo campo mi sembra una scorciatoia pericolosa. Tanto, con tutte le chiese che ci sono in giro, alla messa potrei andarci comodamente anche mancando l'assenso degli altri.
Nella politica paesana, poi, l'evento si è incastonato con la proposta, a sorpresa e dalla parte sbagliata, di far votare gli immigrati.


La croce mi mette tristezza. Preferisco l'episodio della trasfigurazione, con Dio che si manifesta nel Cristo vivente.
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Xenia
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Messaggio da Xenia »

Ho appena 'recuperato' la lettura di qs thread - vorrei ringraziare troppe persone che vi hanno partecipato, per i contributi che hanno dato, per la ricchezza di pensiero che hanno espresso (e la cultura del mago che mi lascia secca, manco a dirlo...).

Personalmente ho frequentato sia scuole laiche sia scuole religiose, sia pubbliche sia private, in Italia come all'estero, una mia piccola idea me la sono fatta... alle elementari nella mia classe c'erano ebrei, musulmani, cristiani (cattolici, protestanti, anglicani), e nessuno ha mai visto nelle differenze religiose il minimo problema. Ovviamente nessun simbolo o riferimento religioso veniva ostentato, cosa che mi sembrava e ancora oggi mi sembra molto ragionevole.

Non sono d'accordo sul fatto di affiancare a simboli, per dire, cattolici come la croce quelli di altre religioni, la stella di David o che so io: se questo tipo di sfera spirituale deve rimanere fuori dalle espressioni e dai luoghi dello stato laico, allora eliminiamo del tutto qualsiasi tipo di simbolo, inclusa la bandiera della pace (simbolo in apparenza universale, ma troppo spesso strumentalizata, IMHO). Tuttavia se non erro nei tribunali italiani il crocifisso c'è ancora... o sbaglio?

Io sono cattolica credente, ma ritengo che il rispetto delle religioni e della libertà di culto sia fra le principali conquiste culturali e sociali della cultura occidentale.
Ricordiamoci che anche noi ci abbiamo messo parecchio tempo a capirlo, e ne abbiamo combinate di cose orrende e vergognose (vogliamo parlare dell'Inquisizione, o di Giordano Bruno bruciato sul rogo?). Una parte del mondo musulmano è ancora lì, dove noi eravamo 500 anni e passa fa, la tollerenza e il rispetto per il diverso sono valori che si conquistano, che si capiscono, col tempo; e allora che lo capiscano, ma non a spese altrui. Nel 2003 non lo si può pretendere, e se penso ai missionari che ancora oggi si fanno ammazzare in Sudan o nel sud est asiatico da qualche pazzo invasato ed integralista musilmano, mi tremano le vene ai polsi (anche perché qualcuno della mia famiglia ne è stato vittima, ancora molto molto tempo fa).

C'è secondo me solo una frangia del mondo musulmano, spero la più ridotta possibile, che si sente di appoggiare i toni e i modi di Smith. Per quanto mi riguarda uno che si comporta come lui fa solo del male all'integrazione religiosa e culturale, cerco lo scontro; se fosse per me dovrebbero sbatterlo fuori dall'Italia, perché rischia solo di alimentare timore e ostilità e isolare il grosso della comunità musulmana, che a quanto pare e per fortuna non ne condivide le posizioni.

Ciò detto, condivido appieno quanto detto da zazie: non è la presenza o l'assenza di un crocifisso in un'aula a risolvere i problemi dell'incontro fra due culture. Confesso che mi dà noia che sia Smith a tuonare contro un crocifisso, perchè il modo e l'approccio con cui lo fa NON sono quelli di difendere uno stato laico, mi pare, bensì di pretendere che il mondo in cui è venuto a vivere si adatti a lui. Sorry, ma ognuna ha la sua casa, le porte sono aperte, ma le reglole (che da noi mi sembrano già piuttosto aperte) ci sono, e valgono per tutti.
Come diceva Matteo, l'accoglienza è doverosa, ma è chi arriva qui che deve adattarsi in primis alla cultura locale, non viceversa. E' vero che il cattolicesimo permea la vita dell'Italia, anche come stato, in modo molto più marcato rispetto ad altri paesi - basti pensare alla copertura mediatica di cui gode la Santa Sede suulle nostre TV (basta andare in Francia per notare la differenza)- quindi pensare di 'eliminarla', o estirparla anche solo come fattore culturale è una chimera.
Quello che occorre è cercare di creare un terreno di incontro ove le diverse culture possano coltivare il prorio orto, senza calpestarsi l'un l'altra. Ma pensare di laicizzare totalmente lo stato, a partire dal calendario, credo sia un po' un assurdo. Ognuno ha un suo giorno sacro, ma per noi la domenica resterà sempre la domenica, e non mi sembra questa possa essere vista come una mancanza di rispetto nei confronti delle credenze e abitudini altrui :D

take care
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leggiona
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Messaggio da leggiona »

Ho finalmente letto tutto, che dibattito vivace!

La vignetta di Giannelli è formidabile, anche oggi ce n'è una col crocifisso, l'ho sbirciata in metropolitana...

Dico qualche mio pensiero:

Sono credente ma sostengo la laicità dello stato, quindi secondo me adesso sarebbe il momento di togliere i simboli cristiani da scuole, uffici pubblici ecc. però se la legge dice che ci devono essere, bisogna con serietà e realismo mettersi a cambiare la legge.

Zazie ha scritto:Per come la vedo io la fede è semplicemente un dono, e un po' come il buon gusto: o ce l'hai o non ce l'hai. Il fatto però che tu riesca ad abbinare bene i colori non significa che debba decidere come devono vestirsi gli altri
Qualcuno dei maestri sprituali di Zazie ha scritto:la verità è unica ma infinita
Queste sono da incorniciare :notworthy:

Sapphire ha scritto:ho paura a passeggiare per certe vie della mia città...
per chi viene da un paese in cui le donne portano un velo in testa, vederne una con l'ombelico di fuori...
Il rispetto deve essere reciproco secondo me!
Io ricordo che parlando con mia nonna cercavo di non usare delle parole che per me erano neutre ma per lei erano volgari (casino, cavolo ovviamente nel senso di ca$$o...).
Non è giusto che chi è ospite debba adeguarsi a qualsiasi cosa: voi se sapete di avere un amico vegetariano lo invitate a mangiare la fiorentina? San Paolo dice che in un caso simile per amore dell'amico sarebbe pronto a non mangiare più carne :think: Lui era un grande...


Infine, ricordo un aneddoto raccontato dal mio prof di religione del liceo, una persona atea che conversando aveva esclamato:
"Che bella cosa la domenica! Complimenti a chi l'ha inventata!"

Pace e bene - Peace & Love :heartkiss:
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Messaggio da Xenia »

aggiungo una cosa a proposuto della religione a scuola.
Io ho sempre sognato che la xlassica ora di religione fosse dedicata a storia delle religioni, magari ad esempio studaindone l'arte o i luoghi di culto... è appassionante!

Concordo con leggiona sulla reciprocità del rispetto. Purtroppo molti cristiani sono ancora perseguitati (sigh!), ma a parte questo e riprendendo il discorso di sapphire, se secondo me se è giusto non pretendere di fare topless sul mar rosso perché si è a casa loro, è altrettanto giusto che non si scandalizzino vedendo un ombelico di fuori nelle nostre città :D

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Messaggio da micoool »

dico anche io qualcosa..

sicuramente l'approccio di Smith è sbagliato.. e sicuramente questo non aiuta.. però io penso che in uno stato laico non ci debbano essere simboli religiosi in classe, nessuno, in una scuola pubblica ovviamente. Chi vuole porta il crocifisso al collo, chi vuole mettà la kippà in testa, chi vuole mette lo chador.. insomma ogni persona è ovviamente libera di portarsi addosso la propria cultura, ma secondo me esporla in classe non è giusto.

Detto questo però vorrei anche dire che io da ebrea, avendo studiato 4 anni in una scuola pubblica, sono stata disinteressata a questo fatto, nel senso che non mi ha mai dato particolarmente fastidio, quindi non ne farei un caso, così come è stato fatto ; ma visto che ci sono esprimo quello che penso.
Il crocifisso allora si potrebbe mettere in un'aula usata per religione ad esempio.

Un'ultima cosa : non trovo giusto dire che il crocifisso è un "simbolo universale", viviamo in una società multietnica e sarebbe il caso di rendersene conto. :yes!:

Micol
Se leggero ti farai io sarò vento per darti il mio sostegno senza fingere e se distanza ti farai io sarò asfalto impronta sui tuoi passi senza stringere mai (Subsonica)

E sapeva che nessuna terra avrebbe nascosto in lei l'orma del mare (Baricco)

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Messaggio da docTrigor »

Leggiona ha scritto:La vignetta di Giannelli è formidabile, anche oggi ce n'è una col crocifisso, l'ho sbirciata in metropolitana
Io quella di oggi non l'ho vista, se qualcuno può caricarla (come le altre), ringrazio tantissimo.
AL MOMENTO SONO PARECCHIO ASSENTE DAL FORUM. PER NECESSITA', TIRATE D'ORECCHIE, REMINDER, INSOMMA SE DOVETE CONTATTARMI SCRIVETEMI UN MP O UNA MAIL DA QUI O DA BC.COM.
GRAZIE

A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad)
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Ciao ne (cit.)
human
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Messaggio da human »

Ma no, oggi sul corriere la vignetta di Giannelli è su Andreotti!!!
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akela
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Messaggio da akela »

La vignetta del 30/11/03 di Giannelli potete ritrovarla qui :)
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