Vittime italiane in Iraq

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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matilda6mitica
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Messaggio da matilda6mitica »

make love not war!

chi lo ricorda? vogliamo riprendere questo 'slogan'?

corsari saluti

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ilmagodilussino
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Messaggio da ilmagodilussino »

una noticina a margine....nell'orgia mediatica (compassione e rispetto per i morti e i loro cari, ma non per chi ne parla e ne straparla, ne usa e ne abusa) che si è scatenata la sera della strage di Nassirya e dei giorni successivi ho notato solo una voce stonata rispetto al coro dei salotti serali, circoli pomeridiani, giochi di mezzogiorno e intrattenimenti mattinieri.
solo La7 ha scelto di mandare in onda in prima serata un messaggio subliminale di grande civiltà: L'arpa birmana di Kon Ichikawa, un magnifico film del '56 non tanto antimilitarista tout court quanto "umanista"; una rappresentazione del sentimento dell'uomo che sopravvive a ciò che non capisce attraverso la compassione e la ricerca della pace interiore.
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cuore-vivo
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Spiritualità dell'amore

Messaggio da cuore-vivo »


Purtroppo mi sono perso il film "L'arpa birmana" di Kon Ichikawa trasmesso da La7 e che il mago ha puntualmente rilevato. :(

Però mi sono messo a cercare online alcuni riferimenti a questo film, per poterne almeno apprezzare i tratti essenziali, almeno riguardo la trama ed il suo svolgimento. E quello che ho trovato mi è piaciuto molto, mi fa piacere condividere anche con voi.

In questo link web:
http://www.cineclub.it/cineclubnews/cn0303-d.htm
si può leggere un resoconto molto completo dello svolgimento del film e di una sua buona critica accurata.

Ne riporto la parte finale:

...

L'intenzione del regista, in realtà, era molto lontana da queste
affermazioni. Per lui l'aspetto religioso dell'opera ha un valore secondario, giacché "Nell'arpa birmana" egli ha inteso esaltare l'uomo e la sua resistenza, attraverso una concezione della
spiritualità intesa come amore (in quanto vincolo eterno nella vita e nella morte) e come senso di dignità terrena più forte dell'espressione del dolore. Mizushima non è un dio né un semidio, è un uomo che resiste allo sfacelo del mondo; quando tutti voltano le spalle a ciò che è accaduto e preferirebbero dimenticarsene, riaffronta gli ardui sentieri della guerra per riassaporarne, con straziante chiarezza, la tragica disumanità. Senza la lunga, sofferta conversione di Mizushima, senza poter afferrare, in tutta la sua dimensione, la portata del distacco dai compagni e della rinuncia alla patria, l'essenza della rivolta di un umile soldato contro la guerra, concretata non con uno sterile misticismo, non con preghiere, ma con un esempio positivo, non avrebbe avuto la grandezza poetica che il film le conferisce. Gli echi di grandi avventure liriche estranee alla cultura giapponese sono senz'altro casuali, ma non è casuale la capacità di Ichikawa di dare al film un'universalità artistica attraverso l'operazione di trasferire una vicenda attuale nel testo di un'antica favola, in cui coesistono un clima realistico e uno di leggenda. In questo clima ha un profondo significato la forza purificatrice della musica e alla musica, infatti, è legato gran parte del fascino del film. Già di per sé l'arpa ha l'importanza di un simbolo, che collega amici e nemici; tuttavia la musica (che è di tipo occidentale con scarsi elementi orientali) non è mai un semplice commento all'immagine, ma spesso è un'indispensabile integrazione dell'immagine quando, addirittura, non si sostituisce all'immagine stessa.

[Scheda tratta da "Kon Ichikawa" di Angelo Solmi, ed. Il Castoro Cinema].

...

Grazie mago, sei sempre puntuale! :D
Ciao.
Marco
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Amaryllis
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Messaggio da Amaryllis »

il mago ha scritto:...nell'orgia mediatica (compassione e rispetto per i morti e i loro cari, ma non per chi ne parla e ne straparla, ne usa e ne abusa)
per quel poco che ho visto, il massimo del kitsch finora l'ha raggiunto RAI2 (mi pare) con l'intervista al maresciallo rocca...
“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”

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Lisa
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Messaggio da Lisa »

Xenia ha scritto:Vedo che anche nelle circostanze più tragiche la prima reazione (ed è quello che contesto, che sia la prima, non il commento in sé) è di strumentalizzare l'accaduto a fini politici.
Non vorrei essere polemica davanti a una tragedia come questa. Ma mi chiedo: perché mai chiamare le cose col loro nome dopo una tragedia è sempre uno "strumentalizzare a fini politici"?
Nessuno strumentalizzerebbe niente se i responsabile sapessero fare autocritica e tornare sui propri passi. Invece, a dispetto di quello che pensa la stragrande maggioramnza della popolazione, anche di chi ha votato questa maggioranza, il governo intende "tirare diritto". I militari immolati sull'altare dell'"amico Bush" verranno sepolti con solenni funerali di Stato e finalmente il capo dell'esecutivo potrà vantare anche lui "il suo numero di morti" al tavolo delle trattative (se ce lo faranno sedere).
Sembra la sequenza di un fiilm già visto.
E comunque, se si trattasse solo di garantire la democrazia in un paese "salvato dalla dittatura" a suon di bombe, bisognerebbe spedire carabinieri e soldati in metà dei paesi del mondo.
Questa è una guerra. I nostri soldati, per quanto amichevoli, sono in Iraq per aiutare gli americari a instaurare un proprio governo amico. E i guerriglieri che chiamiamo terroristi fanno esattamente quello che facevano i nostri partigiani durante l'occupazione tedesca, magari con un pizzico di fanatismo religioso in più.
Lisa
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Xenia
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Messaggio da Xenia »

qs thread è copme al solitp stra interessante, purtroppo ho al momento solo il tempo di rispondere a quello di Bilbo...
Mi dispiace che il mio commento ti provochi tristezza ma il peso di questi morti ricade tutto su coloro che hanno voluto questa guerra e su coloro che ciecamente l'hanno appoggiata.
non devi dispiacerti. hai scritto quanto pensavi, non hai offeso me in quanto persona.
Puntualizzo il mio pensiero nel caso non si fosse capito: non contesto certo il fatto che ovviamente si pensi a chi è all'origine di certe decisioni politiche e militari (leggi l'Esecutivo), ci mancherebbe! Quello che mi ha colpito è stato che questo sia stato il primo commento. Il primo. Mi ha impressionato quello, tutto qui, spero ora la cosa sia chiara a tutti. Mi sono permessa di usare il termine strumentalizzazione solo in relazione a questo aspetto.
E con queste righe spero di cuore di aver risposto anche a Lisa :)
Nulla mi toglierà dalla testa che se non avessimo avuto un Berlusconi al governo pronto a seguire, come un cagnolino fedele, Bush e i suoi amici petrolieri nei loro sporchi affari, oggi, quei diciotto italiani e con loro tutti gli iracheni morti nell'attentato odierno, sarebbero vivi e in Italia, magari con le loro famiglie.
io credo che nessuno abbia la sfera di cristallo, e come dicono i Francesi, "avec des 'si' on mettrait Paris dans une bouteille", ma certo quanto dici è possibile. Come il contrario, del resto.
Francia, Germania, Russia, indipendentemente dai colori dei loro governi hanno avuto il coraggio di dire "non un uomo e non un euro" per questa sporca guerra. Che dietro la loro posizione ci fosse ben altro che puro spirito pacifista, è certo ma ciò non toglie che potevamo appoggiare la posizione della destra francese invece che di quella americana.
guarda, la mia disistima per Bush è pressoché assoluta, credo che sia il peggior presidente USA che potesse toccarci in un momento storico così delicato. Concordo con te e apprezzo la tua trasparenza nel ribadire che Francia e Germania abbiano preso posizione anche in base a propri interessi politici ed economici (se non erro la ELF stava costruendo un oleodotto in Irak...), ma cmq resta il fatto che ne sono rimasti fuori.
La mia, ti garantisco, non è polemica politica; se fosse stato D'Alema a spedire quei soldati in Iraq, avrei detto esattamente le stesse cose.
non ne dubito. Anzi, me lo auguro :)
Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
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Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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vanya
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Messaggio da vanya »

non so cosa pensare, ho appena sentito al tg5 diverse persone intervistate che, in lacrime, affermavano di essere orgogliose di essere italiane. ma che senso ha. veramente dico, mi amareggia molto pensare che ci sia una quantità di gente che per sentirsi più "degna" ha avuto la necessità di un tributo orrendo... come se poi ancora veramente importi quale sia la bandiera di una persona che muore.
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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invisigot
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Messaggio da invisigot »

fuocoblu ha scritto:Proprio per i motivi che esponi NON è stata condotta sotto l'egida dell'ONU, no?
l'ONU ha dato da qualche tempo la sua copertura alla missione. Da quel momento gli attacchi non sono più stati rivolti solo a USA-UK ma anche a ONU, Croce Rossa e via dicendo... e in ultimo il nostro contingente
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ilmagodilussino
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guerra vs. terrorismo

Messaggio da ilmagodilussino »

E' ipocrita piangere ora lacrime di coccodrillo sui militari italiani morti nell’attacco di Nassirya e continuare a raccontarci la favola convenuta dei nostri militari che sono in Iraq per portarvi l’ordine, la pace, la democrazia. Può darsi che noi li si veda così, ma così non li vedono, con tutta evidenza, gli iracheni che li considerano per quello che realmente sono: truppe straniere che occupano il loro territorio, alleate di chi li ha bombardati, invasi, ha instaurato un protettorato nel loro Paese e pretende di deciderne le istituzioni e il futuro. L’attacco di Nassirya non è un atto terroristico, ‘vile e ignobile’ come ha detto il Capo dello Stato e come ripetono tutti i media (terrorismo si ha quando vengono colpiti dei civili inermi), ma di guerriglia che ha preso di mira un obbiettivo. Guerriglia che è sempre stata praticata dai movimenti indipendentisti, noi italiani compresi quando eravamo occupati dai tedeschi. Perché bisognerebbe anche finirla con l’altra favola che questi atti sono opera esclusivamente dei residuali seguaci di Saddam e degli uomini di Al Qaeda. Un tale sistematico stillicidio di attacchi, di attentati, di cecchinaggi non può avvenire senza un consistente appoggio della popolazione locale. Tant’è che i responsabili o i fiancheggiatori o i basisti non vengono mai trovati, perché la popolazione non li denuncia.
E’ vero però che con la pretesa di combattere il terrorismo, siamo riusciti a fare dell’Iraq il covo privilegiato del terrorismo internazionale. L’Iraq di Saddam Hussein non ospitava terroristi ‘alla Bin Laden’ per la semplice ragione che una dittatura del genere non tollera altri poteri sul suo territorio perché potrebbero sfuggire al suo controllo. E infatti non c’era un solo iracheno nei commandos che attaccarono le Torri Gemelle e non un solo iracheno è stato trovato in seguito nelle cellule di Al Qaeda. Oggi che l’Iraq è ‘terra di nessuno’, fuori da ogni controllo, diventa il ricettacolo ideale per i terroristi internazionali, che vi hanno spazio, appoggi, mano libera e a disposizione bersagli praticamente fissi. Una vera pacchia. Non si dovrebbero occupare altri Paesi ma una volta che la cosa è fatta è molto difficile tornare indietro. Però chi ha deciso di schierarsi in questa guerra a fianco dell’‘amico americano’ deve assumersene tutte le responsabilità. Anche dei diciassette poveri morti di ieri. Non era pensabile che da colpi di questo genere ci preservassero, secondo la consueta ‘autoretorica’, la nostra presunta maggior ‘simpatia’ o lo stellone.


Massimo Fini su Il Giorno del 13/11/2003
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Herbert West
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Messaggio da Herbert West »

L'articolo di Fini dice cose che sono palesi, xchè il popolino continua pensare a 'sto c***o di terrorismo?
Piazza Fontana è stato un atto di terrorismo, questa è una guerra, punto e basta
http://www.myspace.com/stridermetal
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cuore-vivo
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???

Messaggio da cuore-vivo »


:arrow: Herbert, chi è il popolino? :think:

:arrow: Lisa, solo un pizzico di fanatismo religioso in più? Solo una briciolina???!!! :suspect:

Ciao.
Marco
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Herbert West
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Messaggio da Herbert West »

Diciamo che in questo momento il popolino è costituito da chi pensa che quella in Iraq sia una missione di pace e che l'attacco americano fosse finalizzato a dare la libertà agli iracheni e ad "assestare un duro colpo al terrorismo internazionale" :suspect:
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Kiarina
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Messaggio da Kiarina »

Copio da Giap:

[A proposito della definizione di "terrorismo", ecco quanto risponde Andrea
Camilleri in un'intervista pubblicata oggi su L'Unita':

"Vorrei che prima di tutto si definisse esattamente, una volta per tutte,
la parola terrorismo. Quando ammazzano D'Antona e Biagi, o quando mandano
il pacco esplosivo che scoppia in faccia al povero carabiniere, io,
onestamente, cerco di dare una definizione alla parola: e' terrorismo bello
e buono. Ma quando c'e' un esercito occupante dentro una nazione, qual e'
la sottile linea di demarcazione fra azione terroristica e azione bellica?
Se non ci chiariamo questi punti, e' difficile combattere il terrorismo
[...]"

Potrebbero obbiettarti che e' l'uso del kamikaze a rendere terroristica
l'azione in se'.

"Non sono d'accordo neanche su questo. La cosa che alla nostra mentalita'
ripugna e' il fatto che possa costruirsi un uomo che sia una micidiale
macchina da guerra. Ma se tu non hai micidiali armi da guerra che puoi
scindere da te, lasciare in caserma, tornando a essere uomo fuori
dall'orario di servizio, sei costretto a farti arma. E a esserlo sempre,
sin quando sei vivo. Il soldato combattente, nel momento in cui ingaggia un
conflitto a fuoco, spera sempre di non imbattersi nella pallottola mortale,
mentre il kamikaze sa che l'atto di guerra si identifica fatalmente nella
sua stessa morte".

Dicono che quanto accade sia opera esclusivamente di terroristi.

"Torno a dire: siamo sicuri di questa definizione? Ormai - e lo dico
paradossalmente- vorrei cominciare a vedere qualche carta di identita' di
questi terroristi. Non credo piu' alla guerra di Pinocchio. L'ipotesi che
siano iracheni delusi dagli americani, iracheni ancora fedeli a Saddam,
l'ipotesi che ci sia ancora un esercito di 300 mila uomini rimasto senza
stipendio, che ci sia ancora la guardia repubblicana... Sarebbe l'ipotesi
ottimale [...]".
Ero fortunato ad avere ancora mia madre che, occupandosi di me, mi permetteva di protrarre l'adolescenza. Molto fortunato. Ero nato con la camicia: tanto valeva che me la stirasse. (Il conto dell'ultima cena-Andrea Pinketts)

"Sono un clown e faccio raccolta di attimi." (Opinioni di un clown, Boll)
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Babette
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Messaggio da Babette »

CamilleripervocediKiarina ha scritto:"Non sono d'accordo neanche su questo. La cosa che alla nostra mentalita'
ripugna e' il fatto che possa costruirsi un uomo che sia una micidiale
macchina da guerra. Ma se tu non hai micidiali armi da guerra che puoi
scindere da te, lasciare in caserma, tornando a essere uomo fuori
dall'orario di servizio, sei costretto a farti arma
Mi ha fatto ricordare un'intervista radiofonica il giorno dopo all'attentato alle Torri, che più o meno suonava così

"Un uomo si alza al mattino. In metropolitana pensa alla riunione noiosa che lo aspetta e al vestito da ritirare in lavanderia per la cena di compleanno di un amico della sera. Non ci sarà nessuna cena: durante la riunione la sua giovane vita è stata stroncata. E mi chiedo: cosa hanno fatto a questo uomo, a questo fratello?
Immagino anche un uomo che una mattina si alza e si veste come sempre, come per andare al lavoro. Prima di uscire, dopo la colazione bacia la moglie sensa nessuna parola. Salirà su un aereo che con lucida determinazione dirigerà incontro a un "obiettivo". E mi chiedo: cosa abbiamo fatto a questo uomo, a questo fratello?"

No, non credo che parteciperò a nessun "lutto" e se per caso dovesse venire fuori che il simbolo del lutto è la bandiera di pace credo che dopo quasi un anno che sventola sul balcone la ritirerò dentro. Perchè prima ancora che "italiana" mi piace sentirmi parte del "genere umano", cittadina del mondo.
Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
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B-Jarod
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Messaggio da B-Jarod »

The Minstrel Boy to the war is gone
In the ranks of death you will find him;
His father's sword he hath girded on,
And his wild harp slung behind him;
"Land of Song!" said the warrior bard,
"Tho' all the world betrays thee,
One sword, at least, thy rights shall guard,
One faithful harp shall praise thee!"

The Minstrel fell! But the foeman's chain
Could not bring that proud soul under;
The harp he lov'd ne'er spoke again,
For he tore its chords asunder;
And said "No chains shall sully thee,
Thou soul of love and brav'ry!
Thy songs were made for the pure and free,
They shall never sound in slavery!"

The Minstrel Boy will return we pray
When we hear the news, we all will cheer it,
The minstrel boy will return one day,
Torn perhaps in body, not in spirit.
Then may he play on his harp in peace,
In a world such as Heaven intended,
For all the bitterness of man must cease,
And ev'ry battle must be ended.

["Minstrel Boy" - canzone irlandese]

Dedicata a:
Silvio Olla
Massimiliano Buno
Alfonso Trincone
Enzo Fregosi
Orazio Majorana
Andrea Filippa
Ivan Ghitti
Giuseppe Coletta
Giovanni Cavallaro
Filippo Merlino
Alfio Ragazzi
Alessandro Carrisi
Marco Beci
Stefano Rolla
Daniele Ghione
Emanuele Ferraro
Massimiliano Ficuciello
Domenico Intravaia
Pietro Petrucci



Un ringraziamento dal cuore a tutti voi, il vostro sacrificio in questo crudele attentato tanto ci rattrista e ci addolora, ma siamo certi che le vostra morte non sarà vana e l'Iraq finalmente potrà godere della democrazia e libertà per cui vi si siete adoperati.
Dall'alto guardate con favore i vostri cari che tanto ora vi piangono.
Non badate alle vergognose ed ingiuriose parole che piccoli uomini e piccole donne dicono e scrivono, anche su questo forum purtroppo.
B-Jarod aka Ben

"Every person, all the events of your life
are there because you have drawn them there.
What you choose to do with them is up to you."
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invisigot
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Messaggio da invisigot »

B-Jarod ha scritto:vergognose ed ingiuriose parole che piccoli uomini e piccole donne dicono e scrivono, anche su questo forum purtroppo.
quali e chi?
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akela
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Messaggio da akela »

Non fa mai male ricordare il vecchio caro topic di Matteo Trattino: La guerra e la politica sul forum.
Finora ci siamo scambiati pensieri con stile e apertura alle differenze di opinione. :clap:
Non ci mettiamo proprio ora a gonfiare il petto e sparare fiamme su una cosa tanto dolorosa. :no!:
Thanks! :)
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Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

Anche se non ho partecipato alla discussione, l'ho letta finora con interesse, e non posso che concordare con Akela.
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Reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi (Culodritto, Guccini)

“Sono sempre stato un sognatore ironico, infedele alle promesse
segrete.” (Pessoa)
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ilmagodilussino
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Messaggio da ilmagodilussino »

parlare di "piccoli uomini" non è politically correct in italia.... :roll:
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Messaggio da Bilbo »

B-Jarod ha scritto:Non badate alle vergognose ed ingiuriose parole che piccoli uomini e piccole donne dicono e scrivono, anche su questo forum purtroppo.
Sarebbe meglio se esprimessi la tua opinione in merito alla discussione in corso, invece di inviare un unico post nel quale, facendoti scudo coi nomi degli uomini uccisi, insulti le idee e le persone che si sono sforzate di esprimere in modo civilissimo il loro pensiero.
Scusami per la risposta un po' brusca ma ritengo che, nei confronti di chiunque fosse diretta la tua aspra critica, sia necessario, prima di tutto, cercare di esporre le proprie opinioni e le proprie idee in modo più o meno acceso, ma sempre con educazione.
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