Il caffè, per le sue caratteristiche, non può che essere coltivato in
alcune zone del mondo, almeno fino a quando non faranno un caffè
transgenico (Dio ci scampi e liberi). Sono di solito zone economicamente
deboli e i contadini spesso sono costretti a svendere il loro prodotto per
pochi dollari. Un calo del prezzo del caffè può, come del resto è successo,
precipitare nella fame (non metaforica ma reale) milioni di persone.
Per questo il caffè è forse il prodotto per antonomasia delle botteghe di
commercio solidale.
Io e, in rigoroso ordine alfabetico, Babette, Pa e Yucatan abbiamo
deciso di andare un po' oltre l'acquisto in una bottega del commercio equo e solidale ed abbiamo comprato una"caffettiera"
(cioè 10 chili) di caffè rebelde prodotta dai contadini del Chiapas.
Siamo contenti di averlo fatto per una serie di ragioni:




Speriamo che anche qualcuno di voi faccia lo stesso.
Ciao
Babette, Pa, TierrayLibertad e Yucatan




(il messaggio è scritto da Tierra e sottoscritto dagli altri 3)