johnnyfichte, il tuo intervento è molto stimolante, nella misura in cui ci fa riflettere come sia anche nostra la responsabilità di dare alle cose il giusto peso.
Quando
akela parla delle relazioni che ha creato tramite il
bookcrossing, non credo che intenda dire che siano il motivo per cui il
bookcrossing esiste, bensì un
effetto.
La
causa vera è quella di mettere in giro dei libri, e l'
effetto ne consegue in maniera spontanea e automatica.
Mi sembra ovvio che, nel momento in cui mancasse la causa originale, sparirebbe altrettanto rapidamente l'effetto. Detto in altri termini, e citando
akela,
esistono perché, finora, esiste il bookcrossing.

C'è anche da dire che l'effetto non è uno solo (anche se magari può sembrare così, se consideriamo il
Forum da solo, ad es., o solo i
meet-up). Possiamo anche dire che un effetto può essere a sua volta causa per altri effetti (una persona che partecipa ad un
meet-up può decidere di iniziare a fare un
ring...), in una catena, in cui gli ultimi arrivati (alla fine) vedono solo l'ultimo
step.
Per molti, per fortuna, vedere una separazione tra tutti questi fenomeni è qualcosa di breve durata. Chi è veramente interessato al
bookcrossing e lo pratica, dopo un po' intuisce (o diviene consapevole di) tutta la catena che porta ai
meet-up, ai
ring, all'esistenza di un
Forum, ...
Per dirti, personalmente ho iniziato in solitario a fare
bc agganciandomi direttamente al sito di
Ron, e per molti mesi ho disertato il
Forum (più per pigrizia che per una qualche ragione). Quando però
akela mi invitò al meet-up, decisi di partecipare, ed entrai anche qui.
Per riportarmi al tuo messaggio, quella che tu definisci come l'
onnipotenza del brand ritengo che sia semplicemente la tendenza a ricercare le motivazioni per cui un certo meccanismo funziona nella sua complessità individuando un singolo pezzo dello stesso che rappresenti il centro di tutto (e tutto il resto di contorno).
Come se ogni fenomeno che ci capita tra le mani fosse scomponibile in pezzi, e si potesse strutturare un diagramma che spiega il suo funzionamento studiando le parti che lo compongono
isolatamente, per arrivare a capire il funzionamento della sua totalità.

Non credo che questo sia possibile, non più di quanto sia possibile comprendere la dinamica con cui avvengono i movimenti termici dell'acqua studiano
solo le caratteristiche fisiche dell'atomo di ossigeno e di quello di idrogeno.
Non possiamo dare un merito ad una icona, per quanto carina. Non possiamo dare un merito neanche all'invasione della stessa (alzi la mano chi ha sentito parlare per caso
al di fuori dei soliti circoli, di
bookcrossing!!!).
-gioRgio-, nel suo esprimere la sua
avversione per il
bookcrossing ritengo che abbia semplicemente espresso un'idea riguardo al meccanismo di rilascio/recupero (se non mi ricordo male il messaggio originale). Altro non ho pensato, perché ognuno ha il diritto di vedere e descrivere un meccanismo così come lo vede:
la diversità è una ricchezza!
In conclusione, c'è un dubbio che mi assilla: ma tu,
johnnyfichte, ritieni che sia più importante la comunicazione o il messaggio?
Ciao!