Aforismi, citazioni da libri e anche pensieri propri!

[VNSmatrix]

La luce in cui era immerso non aveva nome nella sua lingua.
Tutto ciò che vedeva era armonioso, ma i contorni parevano al tempo stesso precisi, come se concepiti e disegnati al momento in cui gli venivano scoperti gli occhi, ed antichi, come se fossero esistiti da sempre. Non vedeva colori ignoti al suo sguardo, ma qui l'oro e il bianco, il blu e il verde erano freschi ed acuti, e gli pareva di percepirli per la prima volta e di creare per essi nomi nuovi e meravigliosi.
Nessun cuore avrebbe mai potuto qui d'inverno rimpiangere l'estate o la primavera.
Né difetto, né malattia, né deformità su tutto ciò che cresceva sulla terra.
A Lòrien non vi era alcuna macchia.

(Il signore degli anelli - Tolkien)

[piccola ribelle]

Era la sera del 25 luglio. La nave salpava l’indomani mattina da Rotterdam. Nel frattempo ero stato promosso alla maturità. Una parte della classe mi accompagnò alla stazione e sul binario intonò il Canto dell’addio. Poi i miei compagni mi dettero ancora una volta del pazzo, e il treno si mise in moto. Avevo diciassette anni, ottomila franchi in tasca convertiti in venticinque dollari. La vita era bella.


Un dollaro mille chilometri Dominique Lapierre

[orsomarso]

Per parecchi giorni non riuscirono a farla mangiare. Nessuno capiva come non era morta di fame, finchè gli indigeni, che si rendevano conto di tutto perchè giravano instancabilmente per la casa con i loro piedi furtivi, scoprirono che a Rebeca piaceva soltanto mangiare la terra umida del patio e i calcinacci che staccava dai muri con le unghie.

Gabriel Garcia Marquez - cent' anni di solitudine

[ilmagodilussino]

...indietro non c'è posto per gli empi in questo mondo di giustizia, solo gli animali...
...non vedete le orecchie, le cose, ho tutto...
...e che animale sareste...???
cioè,... sono un gufo !!!
già ci stanno
no, no, ho detto un gufo ??... sono una tigre
...sono arrivate
...un cerbiatto !!
ci stanno
... un rinnoceronte !!
... ci sono
un minollo...
e che animale sarebbe questo minollo...???
il minollo è..., sono un minollo !!!
aspeta un momento, kam.., sono gia arrivati i minolli ???
i minolli... ???...già ci stanno...!!!
...i rostocchi...???

[piccola ribelle]

La somma della saggezza è in questo: che non è mai perduto il tempo dedicato al lavoro.

Emerson

[orsomarso]

Carmelita Montiel, vergine ventenne, aveva appena finito di profumarsi d' acqua di zagara e stava spargendo folgie di ramerino nel letto di Pilar Ternera, quando si udì lo sparo. Il destino di Aureliano Josè era di conoscere con lei la felicità che gli aveva rifiutato Amaranta, di avere sette figli e di morire di vecchiaia tra le sue braccia, ma la pallottola di fucile che gli entrò nella schiena e gli schiantò il petto era stata diretta da un' errata interpretazione delle carte. Il predestinato a morire quella notte era in realtà il capitano Aquiles Ricardo - e morì effettivamente quattro ore prima di Aureliano Josè. Non appena rimbombò lo sparo fu abbattuto da due scariche simultanee, di cui non si stabilì mai l' origine, e il grido d' una folla immensa fece tremare la notte.
"Viva il partito liberale! Viva il colonnello Aureliano Buendìa!"

Gabriel GArcia MArquez - cent' anni di solitudine

[piccola ribelle]

Sapeva leggere.
Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia. Sapeva leggere. Ma non aveva niente da leggere.

Il vecchio che leggeva romanzi d’amore Luis Sepulveda

[VNSmatrix]

Ma forse nessuno arrivò a conoscere il parkinsonismo con tanta profondità e ricchezza di particolari come Robert De Niro nella sua appassionata interpretazione di Leonard L.
E' possibile interpretare una sindrome neurologica? Può un attore, che presumibilmente ha una fisiologia e un sistema nervoso normalmente funzionanti, "diventare" qualcuno con un sistema nervoso e un comportamento profondamente anormali?
Certo può esserci una sorta di imitazione, di mimesi, ma questa non è interpretazione, non è questo il livello al quale lavora Bob. D'altronde sin dall'inizio egli stesso aveva detto: “Non è mai solo questione di metodo, o di tecnica: è una sensazione. Bisogna sentire che cosa è giusto, sentirlo in mezzo alle proprie esperienze personali, nella propria autocoscienza".
(...)
Una mattina, mentre tutti gli altri erano impegnati a girare una scena, in un altro studio, lo scorsi solo in un angolo del set, con un'espressione di collera dipinta sul volto: era terribile. Dopo qualche secondo passò a un'espressione di sospetto, della più tremenda, profonda, quasi paranoide diffidenza; poi, di nuovo l'espressione di collera. Lì per lì pensai che davvero fosse in preda alla collera e poi al sospetto; ma mi resi conto che stava recitando, stava provando in privato una delle scene successive. Era chiaro che si credeva inosservato; perciò trattenni il respiro e mi allontani in punta dei piedi, sbalordito e turbato: era stato come sentire per caso il pensiero di un uomo, un uomo che pensava con il corpo - una sperimentazione, un pensiero in azione.

Risvegli - Oliver Sacks

[piccola ribelle]

Non basta sapere, si deve anche applicare; non è abbastanza volere, si deve anche fare.

J.W. Goethe

[orsomarso]

"Sai meglio di me" disse" "che tutti i tribunali di guerra sono un farsa, e che in realtà tu paghi per i delitti degli altri, perchè questa volta vinceremo la guerra a qualunque costo. Tu, al mio posto, non avresti fatto lo stesso?"
Il generale Moncada si alzò a sedere sul letto per pulire i grossi occhiali di tartaruga con la falda della camicia. "Probabilmente" disse. "Ma quello che mi preoccupa non è che mi fai fucilare, perchè in fondo, per la gente come noi, questa è la morte naturale." Posò gli occhiali sul letto e si tolse l' orologio a cipolla. "Quello che mi preoccupa" aggiunse, "è che a furia di odiare i miliatri, a furia di combatterli, a furia di pensare a loro, hai finito per essere uguale a loro. E nella vita non esiste un ideale che meriti tanta abiezione." Si sfilò l'anello matrimoniale e la medaglia della Vergine de los Remedios e li mise vicino agli occhiali e all' orologio. "Di questo passo" cocluse "non soltanto sarai il dittatore più dispotico e sanguinario della nostra storia, ma farai anche fucilare Ursula per metterti in pace la coscienza."

Gabriel Garcia MArquez - cent' anni di solitudine

[Frine]

"Tutti si accoppiano con le proprie sorelle" intervenne Oswald."E' l'unica cosa sensata da fare".
"Fino a ieri" affermò papà. "Da oggi comincia l'esogamia".

Roy Lewis, "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene"
(troppo bello, 'sto libro, difatti c'è un'altra citazioncella spassosa, ma sta meglio in "Vero Uomo")

[piccola ribelle]

La relazione del romanzo con la realtà che ci circonda non si limita al fatto che quanto esso ci descrive ci si presenti come un frammento illusorio di quella, un frammento ben isolato e manipolabile che, per questa ragione, si può studiare da vicino. La differenza tra gli avvenimenti del romanzo e quelli della vita non consiste unicamente nel fatto che questi possono essere provati, mentre quelli ci sono accessibili solo nel testo che li suscita; essi sono anche, per dirlo con parole comuni, “più interessanti” di quelli reali.

Michel Butor

Frine è davvero divertente il libro che hai indicato. L'ho letto l'estate scorsa e mi è piaciuto rammentarlo tramite le tue citazioni.

[piccola ribelle]

Un mezzo sicuro di non avere gente che c’invidi, è d’essere senza meriti.

Oxenstiern

Mai sentita...interessante!

[orsomarso]

uando Ursula si rese conto che Josè Arcadio Secondo era allevatore di galli e che Aureliano Secondo suonava la fisarmanoica nelle feste chiassose della sua concubina, credette di imapazzire di sgomento. era come se nei due giovani si fossero concentrati i difetti della famiglia e nessuna delle sue virtù. Allor adecise che nessun altro si sarebbe chiamato Aureliano e Josè Arcadio. Ciò malgrado, quando Aureliano Secondo ebbe il primo figlio, non osò contrariarlo.
"D' accordo" disse Ursula, "ma a una condizione: mi incarico io di allevarlo".
Benchè fosse già centenaria e sul punto di diventare cieca per le cataratte, conservava intatto il dinamismo fisico, l' integrità di carattere e l' equilibrio mentale. Nessuno meglio di lei per allevare l' uomo virtuoso che avrebbe restaurato il prestigio della famiglia, un uomo che non avesse mai sentito parlare di guerra, nè di galli da combattimento, nè di donne di malaffare, nè di imprese deliranti, quattro calamità che, secondo quanto pensava Ursula, avevano determinato la decadenza della sua stirpe. "Questo sarà prete" promise solennemente. "E se Dio mi dà vita, deve arrivare ad essere Papa." Tutti risero, a sentirla, non solo nella stanza, ma in tutta la casa, dove stavano riuniti i turbolenti amiconi di Aureliano Secondo. La guerra, relegata nella soffitta dei brutti ricordi, fu momentaneamente evocata dai botti dello champagne. "Alla salute del Papa" brindò Aureliano Secondo.

Gabriel Garcia Marquez - Cent' anni di solitudine

[liberliber]

Si cresce davvero la prima volta che si ride di se stessi.

(ETHEL BARRYMORE)

[piccola ribelle]

Durante la traversata chiacchierò con il dottor Rubicundo Loachamin e lo mise al corrente delle ragioni del suo viaggio. Il dentista lo ascoltava divertito.
“Ma, vecchio, se volevi qualche libro, perché non me lo hai chiesto? A Guayaquil te li trovavo di sicuro.”
“La ringrazio, dottore. Il fatto è che non so ancora quali libri voglio leggere. Ma appena lo scopro accetterò la sua offerta.”

Il vecchio che leggeva romanzi d’amore Luis Sepulveda

[fuocoblu]

Potete dirle frasi come "E' ben raro trovare una donna che, ad una naturale grazia e venustà (anche se arcaica usate questa parola perché fa impressione) unisca una tanto chiara intelligenza e una così brillante conversazione. In un mondo così vuoto, dove le donne, anche le meno belle, sono preoccupate unicamente del loro aspetto esteriore, trovare una ragazza con una tale profondità di sentimenti, è una cosa addirittura meravigliosa". Ditele scemenze di questo genere che, anche se sanno di penicillina, sono sempre una infallibile strada verso il cuore di una donna.

Come fermare garbatamente una donna per la strada - Psittacus

Per eventuali apostrofi, accenti, etc. prendetevela con la signorina Psittacus: io ho fedelmente trascritto

[EchoTango]

amici, qui dico amici

nel senso vasto della parola:

moglie, sorella, sodali, parenti,

compagne e compagni di scuola,

persone viste una volta sola

o praticate per tutta la vita:

perchè fra noi, per almeno un momento,

sia stato teso un segmento,

una corda ben definita.

Dico per voi, compagni di un cammino

folto, non privo di fatica,

e per voi pure, che avete perduto

l'anima, l'animo, la voglia di vita.

O nessuno, o qualcuno, o forse un solo, o tu

che mi leggi: ricorda il tempo,

prima che si indurisse la cera,

quando ognuno era come un sigillo.

Di noi ciascuno reca l'impronta

dell'amico incontrato per via:

in ognuno la traccia di ognuno.

Per il bene o il male

in saggezza o in follia

ognuno stampato da ognuno.

Ora che il tempo urge da presso,

e le imprese sono finite,

a voi tutti l'augurio sommesso

che l'autunno sia lungo e mite.

[Primo Levi]

[piccola ribelle]

"Abbiamo poco tempo, come il nostro nobile continente, articolato con tanto garbo, ha poco spazio, noi dobbiamo ricorrere alla precisa amministrazione dell’uno e dell’altro, allo sfruttamento, caro ingegnere! Prenda per simbolo le nostre grandi città, centri e fuochi della civiltà, crogioli del pensiero! Come il terreno vi rincara, e lo spreco di spazio diventa impossibile, nella stessa misura, noti, anche il tempo diviene sempre più prezioso. Carpe diem! Lo disse uno che viveva in una metropoli. Il tempo è un dono di Dio, dato all’uomo affinché ne usi…ne usi, ingegnere, al servizio dell’umano progresso!”.

La montagna incantata Thomas Mann

[LaGiostra]

"Non importa con quanto scrupolo seguirai le indicazioni: avrai sempre l'impressione di aver perso qualcosa, la sensazione sprofondata sotto la tua pelle di non aver vissuto tutto. C'è quel sentimento di caduta nel cuore, per essere andato troppo in fretta nei momenti in cui avresti dovuto fare attenzione."
Chuck Palahniuk - Invisible Monsters