Il fuoco
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
Il fuoco
Scusatemi se mi approfitto di voi, ma sto cercando disperatamente delle filastrocche, favole, canzoncine o poesiole per bambini che abbiano come argomento il fuoco. Sapete per caso indicarmi qualcosa? Per esempio dei siti internet da dove poterle prelevare?
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
Filastrocche??
Ma certo! Clicca un po' qui !
www.filastrocche.it
Arowin adora le filastrocche...soprattutto quelle ingarbuglia-lingua in inglese!


www.filastrocche.it
Arowin adora le filastrocche...soprattutto quelle ingarbuglia-lingua in inglese!



Com’e’ gaio, com’e’ bello
nel camino il focherello.
Giallo, rosso, a lingue, a sprazzi,
tutto fiamma, tutto razzi!
Par che dica: “su, piccino,
vieni, vieni qui vicino!”
No, no, no, non ci verro’,
che tu bruci io ben lo so.
Percio’, o caro focherello,
che scoppietti allegro e bello,
ti saluto con la mano,
ma da te sto ben lontano.

- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
Nella mia ricerca ho trovato nel libro “FAVOLE DALL’AFRICA” di Lino Ballarin – EMI questi due racconti:
L’elefante e il fuoco
Da: L. Ballarin, Il leopardo e la lumaca e altre favole dei Lega, Bukavu 1975, p. 69-71
La conquista del fuoco
Da: R. Petazzoni, Miti e leggende, I (Torino 1948) P. 98-99
Il libro è una raccolta di favole ed alla fine di ognuna c’è una pista di ricerca per:
Elementi positivi e negativi
Riflessioni e confronti
Insegnamento
Inoltre su una vecchia antologia di Italo Calvino e G.B. Salinari leggo:
Il fuoco
Un po’ di fuoco, in mezzo alla cenere tiepida, continuava a bruciare in un tizzone, e dalla scarsa sostanza che in esso restava traeva il suo magro nutrimento. Quand’ecco, apparve la massaia, che doveva come al solito accendere il fuoco per fare da mangiare: mise nel focolare la legna, accostò al tizzone già quasi spento uno zolfanello, ne risuscitò una piccola fiamma, e facendola ardere tra i pezzi di legna opportunamente disposti, li accese. Mise il paiolo sul focolare, e se ne andò tranquilla, senza alcun sospetto.
Il fuoco, rallegratosi d’aver sopra di sé della legna secca, cominciò a salire: cacciava l’aria dagli interstizi e come per gioco s’infilava tra i pezzi di legna, tessendo intorno a loro la sua orditura. Tra legno e legno il fuoco respirò, prese a far capolino come da tante finestrelle, poi a protendere le sue lingue di fiamma splendenti e rosseggianti: subito la cucina chiusa e buia ne fu tutta illuminata. Le fiamme crescevano con allegria, scherzavano con l’aria che le circondava, mormoravano un loro dolce canto.
Quando si vide cresciuto ben più in alto della legna, il fuoco da mansueto e tranquillo che era cominciò a gonfiarsi d’una superbia incontenibile, fino a credere che su quei pochi stecchi potesse divampare in tutta la sua potenza il più eccelso dei quattro elementi.
Cominciò a sbuffare, a riempire di scoppi e sprizzi e scintille il focolare tutt’intorno. Le fiamme, fattesi grosse, si drizzarono tutte insieme, e le più ambiziose di loro colpirono il fondo del paiolo appeso lì sopra.
“Come osi stare più in alto di me, che sono il re degli elementi?” disse il fuoco all’acqua.
“Scenderò, per farti onore,” rispose, ubbidiente, l’acqua del paiolo. Rapidamente bollì, trabocco, bagnò la legna, spense il fuoco.
Nel commento si dice: “Nei manoscritti di Leonardo da Vinci si trova l’abbozzo di questa favoletta morale sulla superbia punita. Ne diamo qui, affiancate, una nostra trascrizione in italiano moderno, e il testo originale d’una della sue varie stesure. Infatti Leonardo si provò a riscrivere la favola varie volte; abbiamo riportato qui la stesura in cui ha più rilievo la descrizione della fiamma, anche se il
finale appare incompiuto”
Io ho tralasciato il testo originale…. se ti servisse fammi sapere.
L’elefante e il fuoco
Da: L. Ballarin, Il leopardo e la lumaca e altre favole dei Lega, Bukavu 1975, p. 69-71
La conquista del fuoco
Da: R. Petazzoni, Miti e leggende, I (Torino 1948) P. 98-99
Il libro è una raccolta di favole ed alla fine di ognuna c’è una pista di ricerca per:
Elementi positivi e negativi
Riflessioni e confronti
Insegnamento
Inoltre su una vecchia antologia di Italo Calvino e G.B. Salinari leggo:
Il fuoco
Un po’ di fuoco, in mezzo alla cenere tiepida, continuava a bruciare in un tizzone, e dalla scarsa sostanza che in esso restava traeva il suo magro nutrimento. Quand’ecco, apparve la massaia, che doveva come al solito accendere il fuoco per fare da mangiare: mise nel focolare la legna, accostò al tizzone già quasi spento uno zolfanello, ne risuscitò una piccola fiamma, e facendola ardere tra i pezzi di legna opportunamente disposti, li accese. Mise il paiolo sul focolare, e se ne andò tranquilla, senza alcun sospetto.
Il fuoco, rallegratosi d’aver sopra di sé della legna secca, cominciò a salire: cacciava l’aria dagli interstizi e come per gioco s’infilava tra i pezzi di legna, tessendo intorno a loro la sua orditura. Tra legno e legno il fuoco respirò, prese a far capolino come da tante finestrelle, poi a protendere le sue lingue di fiamma splendenti e rosseggianti: subito la cucina chiusa e buia ne fu tutta illuminata. Le fiamme crescevano con allegria, scherzavano con l’aria che le circondava, mormoravano un loro dolce canto.
Quando si vide cresciuto ben più in alto della legna, il fuoco da mansueto e tranquillo che era cominciò a gonfiarsi d’una superbia incontenibile, fino a credere che su quei pochi stecchi potesse divampare in tutta la sua potenza il più eccelso dei quattro elementi.
Cominciò a sbuffare, a riempire di scoppi e sprizzi e scintille il focolare tutt’intorno. Le fiamme, fattesi grosse, si drizzarono tutte insieme, e le più ambiziose di loro colpirono il fondo del paiolo appeso lì sopra.
“Come osi stare più in alto di me, che sono il re degli elementi?” disse il fuoco all’acqua.
“Scenderò, per farti onore,” rispose, ubbidiente, l’acqua del paiolo. Rapidamente bollì, trabocco, bagnò la legna, spense il fuoco.
Nel commento si dice: “Nei manoscritti di Leonardo da Vinci si trova l’abbozzo di questa favoletta morale sulla superbia punita. Ne diamo qui, affiancate, una nostra trascrizione in italiano moderno, e il testo originale d’una della sue varie stesure. Infatti Leonardo si provò a riscrivere la favola varie volte; abbiamo riportato qui la stesura in cui ha più rilievo la descrizione della fiamma, anche se il
finale appare incompiuto”
Io ho tralasciato il testo originale…. se ti servisse fammi sapere.
- Yucatan
- Re del Mare
- Messaggi: 1602
- Iscritto il: dom mar 23, 2003 11:38 am
- Località: Napoli/Perugia
- Contatta:
Leonardo da Vinci
È un po' sui generis, d'altra parte, l'autore non è famoso per la pedagogia!
Le fiamme e la caldaia
In mezzo alla tiepida cenere era rimasto un tizzo di carbone ancora acceso. Con grande penuria e con molta parsimonia consumava le sue ultime energie, nutrendosi del minimo indispensabile per non morire. Ma giunse l'ora di mettere la minestra sul fuoco, e perciò il focolare fu rifornito di nuova legna. Uno zolfanello, con la sua piccola fiamma, resuscitò il tizzo che pareva ormai spento; e una lingua di fuoco guizzò fra la legna, sopra alla quale era stata appesa la caldaia.
Rallegrandosi per i ceppi ben secchi che gli erano stati appoggiati sopra, il fuoco cominciò ad innalzarsi, cacciando via l'aria che sonnecchiava fra un legno e l'altro; e scherzando con la nuova legna, e divertendosi a correre di sopra e di sotto, come un tessitore di se stesso, si allargava sempre di più.
Cominciò, quindi, a far spuntare le sue lingue fuori della legna, aprendosi molte finestre, dalle quali sprizzava manciate di rutilanti faville: le tenebre che invadevano la cucina si allontanarono e fuggirono; mentre, sempre più gioiose, le fiamme crescevano scherzando con l'aria circostante, e incominciavano a cantare con un soave e dolce crepitio.
Il fuoco, vedendosi ormai così cresciuto sopra alla legna, incominciò a mutare il suo animo, di solito mansueto e tranquillo, in gonfia e antipatica superbia, illudendosi di esser lui ad attirare su quei pochi legni il dono della fiamma.
Si mise a sbuffare, a riempire di scoppi e di sfavillamenti tutto il focolare; drizzò le sue grandi fiamme verso l'alto, deciso a partire per un volo sublime.... e andò a sbattere nel fondo nero della caldaia.
(Leonardo da Vinci)
Le fiamme e la caldaia
In mezzo alla tiepida cenere era rimasto un tizzo di carbone ancora acceso. Con grande penuria e con molta parsimonia consumava le sue ultime energie, nutrendosi del minimo indispensabile per non morire. Ma giunse l'ora di mettere la minestra sul fuoco, e perciò il focolare fu rifornito di nuova legna. Uno zolfanello, con la sua piccola fiamma, resuscitò il tizzo che pareva ormai spento; e una lingua di fuoco guizzò fra la legna, sopra alla quale era stata appesa la caldaia.
Rallegrandosi per i ceppi ben secchi che gli erano stati appoggiati sopra, il fuoco cominciò ad innalzarsi, cacciando via l'aria che sonnecchiava fra un legno e l'altro; e scherzando con la nuova legna, e divertendosi a correre di sopra e di sotto, come un tessitore di se stesso, si allargava sempre di più.
Cominciò, quindi, a far spuntare le sue lingue fuori della legna, aprendosi molte finestre, dalle quali sprizzava manciate di rutilanti faville: le tenebre che invadevano la cucina si allontanarono e fuggirono; mentre, sempre più gioiose, le fiamme crescevano scherzando con l'aria circostante, e incominciavano a cantare con un soave e dolce crepitio.
Il fuoco, vedendosi ormai così cresciuto sopra alla legna, incominciò a mutare il suo animo, di solito mansueto e tranquillo, in gonfia e antipatica superbia, illudendosi di esser lui ad attirare su quei pochi legni il dono della fiamma.
Si mise a sbuffare, a riempire di scoppi e di sfavillamenti tutto il focolare; drizzò le sue grandi fiamme verso l'alto, deciso a partire per un volo sublime.... e andò a sbattere nel fondo nero della caldaia.
(Leonardo da Vinci)
- CuteBoy
- Olandese Volante
- Messaggi: 3708
- Iscritto il: dom nov 02, 2003 6:00 pm
- Località: SviTiCa
- Contatta:
su http://www.infanziaweb.it
si trovan molte cose...
ma del fuoco non c'è traccia
materiale legato alla scuola
se ne trova molto sul sito
http://www.scuoladic.ti.ch/banca_dati/ricerca.htm
molto mac, e quasi tutto compresso in sit e non in zip
(tipica puttanata del canton ticino)
altra banca dati, quella del cemea www.cemea.ch
http://www.cemea.ch/users/bd/index.html
qui sotto ninne nanne trovi "intorno al nostro fuoco"
ma se guardi con un po' di pazienza...
nel libro "il circo di Zeus" Piumini scrive il mito di Prometeo
il mito di prometeo è raccontanto anche in una
"banano d'oro" la serie sui mite della mondadori..
il numero 19 della serie è dedicato ad efesto dio del fuoco
(l'anno scorso l'ho letto a bambini di 6-7 anni ed è piaciuto)
nei libri "la storia di lavigna" e "la pipì della zebra"
il fuoco viene spento mediante scarti organici vari
(ciòrende eroici i protagonisti..)
poi mi ricordo l'immagine di una storia col fuoco...
ma adesso non riesco a ricordarmi dove l'ho vista...
se la trovo...
uhm... mi vengon in mente anche i pompieri di richard scarry...
si trovan molte cose...
ma del fuoco non c'è traccia
materiale legato alla scuola
se ne trova molto sul sito
http://www.scuoladic.ti.ch/banca_dati/ricerca.htm
molto mac, e quasi tutto compresso in sit e non in zip
(tipica puttanata del canton ticino)
altra banca dati, quella del cemea www.cemea.ch
http://www.cemea.ch/users/bd/index.html
qui sotto ninne nanne trovi "intorno al nostro fuoco"
ma se guardi con un po' di pazienza...
nel libro "il circo di Zeus" Piumini scrive il mito di Prometeo
il mito di prometeo è raccontanto anche in una
"banano d'oro" la serie sui mite della mondadori..
il numero 19 della serie è dedicato ad efesto dio del fuoco
(l'anno scorso l'ho letto a bambini di 6-7 anni ed è piaciuto)
nei libri "la storia di lavigna" e "la pipì della zebra"
il fuoco viene spento mediante scarti organici vari

(ciòrende eroici i protagonisti..)
poi mi ricordo l'immagine di una storia col fuoco...
ma adesso non riesco a ricordarmi dove l'ho vista...
se la trovo...
uhm... mi vengon in mente anche i pompieri di richard scarry...
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
Carrissimi bc appassionati di filastrocche, dopo avevrvi sfruttato
(e vi ringrazio tanto) per le filastrocche sul fuoco, me ne servirebbero alcune alnche sui vulcani e sempre per lo stesso motivo; cioè preparare uno spettacolino per dei bambini delle elementari.
Grazie già da ora!!!

Grazie già da ora!!!

Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)