OceanoMare di Baricco

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OceanoMare di Baricco

Messaggio da `°`~Shasa~·`°` »

Forse lo avete già affrontato come argomento, se è così mi scuso per non averlo notato...
Vi riporto qui un commento che l'amico a cui avevo rilasciato Oceano Mare ha scritto sul bookcrossing,riguardo le sensazioni avute dal libro, per discuterne con voi, se vi va :wink:
PaguroBernardo ha scritto:L’ ho letto! L’ ho finito!
Mi è piaciuto.
Bello! Avvincente, scorrevole, nonostante l’andare avanti e indietro nello spazio e nel tempo, facile e piacevole da leggere.
…ma (purtroppo c’è un ma)
l’ultimo paragrafo (”la settima stanza” ) che senso ha ?
A mio parere se lo poteva proprio risparmiare.
Il libro non avrebbe perso nulla. Anche se un personaggio fosse rimasto appeso non sarebbe stato un gran danno. Sarebbe rimasto un bel libro.

Prima di arrivare al paragrafo incriminato, avvicinando mi alla conclusione, ritenevo che il senso del libro fosse semplicemente quello di narrare una storia, o delle storie particolari, ma verosimili ! (se crediamo possibile che dei bambini gestiscano una pensione…)
Non cercavo in quello che avevo appena letto una metafora.
E mi stava bene così ! avevo letto un bel racconto punto e basta.
Concluso il libro la prima cosa che ho fatto è stata rileggere l’ultima parte : << beh! Sarà colpa mia, forse c’è sotto qualche concetto filosofico che la mia formazione tecnica non mi consente di afferrare …>>
Ma le mie perplessità non sono svanite.
Mi sono arrovellato a cercare, a questo punto, la metafora.
Ma non sono giunto a grossi risultati.
Forse semplicemente, l’ultimo paragrafo ha come scopo la riabilitazione del tanto maltrattato mare?
O forse il mare rappresenta i mali che affliggono l’umanità e i suoi valori ?
Meglio che mi fermi qui…
Si accettano suggerimenti
PaguroBernardo: un amante del mare !
Come ho anche detto a lui, io avevo interpretato l'ultima stanza come quella occupata dallo scrittore, che ha compiuto il suo romanzo, e lo regala al mare....
Voi che ne pensate.
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La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta
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Re: OceanoMare di Baricco

Messaggio da TierrayLibertad »

merylu ha scritto:Come ho anche detto a lui, io avevo interpretato l'ultima stanza come quella occupata dallo scrittore, che ha compiuto il suo romanzo, e lo regala al mare....
Voi che ne pensate.
Non me lo ricordo bene (il romanzo intendo :D ) comunque, visto che sono logorroico e voglio dire la mia su quasi tutto, qualche parola ce la spendo lo stesso (ripromettendomi di ridare un'occhiata a questo famoso ultimo capitolo).
La mia impressione è che troppo spesso noi mortali (baricchiani compresi) non riusciamo a capire dove Baricco vuole andare a parare. E' allora così assurdo chiedersi se anche lui lo abbia capito? :twisted: :twisted: :twisted:

Ciao
TyL
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

(A. Machado)

Se parlassi le lingue degli uomini e quelle degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

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Messaggio da `°`~Shasa~·`°` »

TyL ha scritto:visto che sono logorroico e voglio dire la mia su quasi tutto, qualche parola ce la spendo lo stesso
Peperuncino 'ngopp a ogni mnestr.... si direbbe a Napoli :twisted:
TyL ha scritto:(ripromettendomi di ridare un'occhiata a questo famoso ultimo capitolo).
Bravo! :wink:
TyL ha scritto:E' allora così assurdo chiedersi se anche lui lo abbia capito?
A prescindere dal fatto che ,io credo, un'autore sappia sempre dove vuole arrivare narrando una storia; magari non è capito, ma nella sua mente il filo conduttore gli appare chiaro, ed ogni virgola ha un suo perchè...
Ma se anche fosse che, seguendo la scia dei pensieri, si sia perso e non abbia dato un vero senso consapevole alla fine, alla trama, che c'è di male?
Non può diventare una caratteristica comunque piacevole di uno scrittore, quella del perdersi nei meandri del suo "non senso" ? :roll:
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Messaggio da TierrayLibertad »

merylu ha scritto:Peperuncino 'ngopp a ogni mnestr.... si direbbe a Napoli :twisted:
ehehehe
merylu ha scritto:
TyL ha scritto:(ripromettendomi di ridare un'occhiata a questo famoso ultimo capitolo).
Bravo! :wink:
L'ho fatto. Credo che la tua ipotesi sia verosimile. Da una lettura abbastanza maliziosa, ne esce però anche un discretto quadretto dell'autore :twisted:
merylu ha scritto:A prescindere dal fatto che ,io credo, un'autore sappia sempre dove vuole arrivare narrando una storia; magari non è capito, ma nella sua mente il filo conduttore gli appare chiaro, ed ogni virgola ha un suo perchè...
Ma se anche fosse che, seguendo la scia dei pensieri, si sia perso e non abbia dato un vero senso consapevole alla fine, alla trama, che c'è di male?
Non può diventare una caratteristica comunque piacevole di uno scrittore, quella del perdersi nei meandri del suo "non senso" ? :roll:

Io invece non credo che ogni autore abbia sempre chiaro quello che sta facendo. Credo che nella grandissima parte dei casi sia così ma non mi sento affatto di escludere eccezioni.
Nell'ipotesi Baricco fosse una di queste, per carità, non c'è nulla di male e può essere anche piacevole. Volendo può essere anche piacevole dare un senso a quello che scrive l'autore anche se senso non aveva nella sua mente.
Volevo solo prospettare un'angolazione diversa di vedere le cose. Provare a mettere in dubbio ciò di cui invece tutti paiono non dubitare: che tutto quello che baricco scrive abbia un senso.

Ciao
TyL
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Messaggio da Xenia »

TierrayLibertad ha scritto: L'ho fatto. Credo che la tua ipotesi sia verosimile. Da una lettura abbastanza maliziosa, ne esce però anche un discretto quadretto dell'autore :twisted:
...

Volevo solo prospettare un'angolazione diversa di vedere le cose. Provare a mettere in dubbio ciò di cui invece tutti paiono non dubitare: che tutto quello che baricco scrive abbia un senso.
Non sia mai che resti fuori da un thread su un libro di Baricco... :-)

Oceano mare è in assoluto uno dei miei libri preferiti. Almeno, lo è ora, ma così non è stato da subito, ci sono volute diverse riletture nel corso degli anni. All'inzio della prima lettura ho avuto esattamente la stessa sensazione di cui diceva TyL: 'ma dove vuole andare a parere questo? ma non è che mi sta sottilmente prendendo per i fondelli?'.
Con Oceano Mare ci vuole un po' per entrare nella storia, nulla viene facilitato al lettore, non ci sono le coordinate per orientarsi nel libro, e non parlo solo di note spazio-temporali, è che proprio è una storia, anzi tante storie, in 'sospensione'. O uno si lascia trasportare con fiducia oppure si frega da solo e molla a pag. 50, se non prima.
A me è un libro che ha lasciato l'idea di una poesia in prosa, poesia modulata in contesti diversi, forse talvolta con qualche caduta di stile (vedi alla voce 'manierismo eccessivo e ricerca dell'effetto a tutti i costi'), ma con una notevole capacità di emozionare e commuovere. Ancora adesso è un libro che rileggo quando sono un po' giù: non è allegro, anzi, ma è 'vivo'. E mi pare che per molti di quelli che lo hanno amato i giudizi positivi siano stati proprio legati alla capacità di emozionare (basta buttare un occhio sul recente forum de La Repubblica sull'opera:
http://www.kwforum.kataweb.it/forum_new ... t.php?f=55).


Scollamento cmq c'è stato su Oceano Mare, fra le percezioni dei lettori e dell'autore: se OM resta di solito fra i preferiti della produzione baricchiana, Baricco sembra ora non riconoscersi più tanto in quel genere di prosa (come peraltro dimostrato dalle opere successive, molto più asciutte nello stile), cosa che lui stesso ha esplicitamente detto nella chat per l'uscita di Senza Sangue (per la trasposizione completa rimando a
http://digilander.libero.it/alessandrob ... sangue.htm):

"...Lo so, Oceano Mare resta forse il più amato. Ho cercato di capire il perché, ma non so bene. Forse lì c'era una forma di poesia che ai tempi amavo molto, e che poi mi è venuto da limare molto, asciugare, che ne so, nascondere, forse. Ma i lettori l'hanno molto amata. E poi forse c'è un'altra cosa: Oceano Mare è il libro che sta meglio in bilico fra complessità e ordine, tra generosità e rigore. City, per esempio, sborda verso il caos, e Seta è maniacalmente ordinato, non c'è caos. Però è proprio per quello che io non riesco ad amare OM come certi miei lettori: mi sembra un po' troppo "giusto", se capite cosa voglio dire. I libri dovrebbero essere sempre delle avventatezze, dei gesti maleducati, degli errori (se capite cosa voglio dire). "

Per Merylù: non ricordo più quando, ma qualcuno aveva chiesto ad AB se per caso l'uomo della settima stanza fosse lui, e ha negato. Io stessa non ho saputo trovare una risposta: sarà Langlais? Il barone di Carewall? Il marito di Ann Deveirà? Certo era bella l'immagine di un autore che convivesse in qualche modo con i suoi stessi personaggi...

Per TyL: sono assolutamente d'accordo con te, non è detto che tutto debba necessariamente avere un senso, quanto meno non sempre ciò deve accadere deliberatamente, magari come diceva Merylù l'autore può perdersi negli stessi meandri della sua storia. Fra l'altro credo che una delle cose più belle dell'arte (in generale: letteratura, pittura, etc.) sia la possibilità di molteplici interpretazioni, da parte dell'artista e dei fruitori delle sue opere. Adesso noi ci scervelliamo ad es. a decifrare i quadri di Magritte (facilmente leggibili peraltro in chiave psicanalitica) ma quando chiedevano a Magritte cosa lui volesse rappresentare e significare, lui candidamente rispondeva "nulla!"

ciao :-)
Xenia
http://www.oceanomare.com
Ultima modifica di Xenia il lun feb 03, 2003 10:58 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da `°`~Shasa~·`°` »

Xenia ha scritto:A me è un libro che ha lasciato l'idea di una poesia in prosa, poesia modulata in contesti diversi, forse talvolta con qualche caduta di stile (vedi alla voce 'manierismo eccessivo e ricerca dell'effetto a tutti i costi'), ma con una notevole capacità di emozionare e commuovere. Ancora adesso è un libro che rileggo quando sono un po' giù: non è allegro, anzi, ma è 'vivo'
Come è vero quello che dici...
Anche io in OM ho percepito da subito la vita...il pulsare del mare.
Cosa che non ho trovato negli altri libri, forse un pò più in Novecento.
Sicuramente OM è un libro che rileggo,ogni tanto, con piacere;
un libro in cui ho sottolineato brani, cosa che difficilmente ho fatto con altri che ho letto, e non perchè mi avessero entusiasmato di meno, ma perchè non li andavo a ricercare nel momento in cui volevo leggere qualcosa che mi comunicasse "emozione"...forse è solo un fatto di empatia.
Ho letto anch' io che l'autore non ha amato in maniera particolare questo libro, ed all'inizio un pò m'è dispiaciuto...ho pensato, ma come è possibile comunicare tante emozioni con un testo, che poi alla fine non ha coinvolto più di tanto chi lo scriveva?!
Mi è sembrato di aver frainteso il suo messaggio in generale...
Ma poi alla fine, nella letteratura, come nella pittura ed in tutte le forme d'arte, sono l'emozioni che sucitano nel singolo a decretarne la loro perfezione, e non quanto l'autore vollesse esprimervi.
Uno scrittore, un pittore, crea un'opera, gli da corpo ed anima, e li finisce il suo lavoro...può seguire schemi mentali, oppure può seguire solo un gusto estetico, ma con l'ultimo punto, l'ultima pennellata, l'opera non è più sua, ed appartiene a chi la leggerà e l'ammirerà, e l'interpreterà come più sente.
Nonostante ciò, però, io credo che un'autore, non Baricco in particolare, dia, necessariamente, un senso alla sua opera, anche se inconscio.
Tutte le nostre scelte sono dettate da qulche voce che ci parla, che sia conscia o inconscia, c'è sempre un motivo percui noi usiamo una parola, invece che un'altra, o un colore invece che un'altro,forse diventa troppo cervellotico per chi legge o ammira l'opera andare a capire il significato, se pure inconscio dell'autore, ma io credo che ci sia.
Magari il messaggio può semplicemente essere quello di dire "guardate quanto sono bravo, quanto riesco a giocare con parole, colori.." e quindi a mostrare consciamente, o inconsciamente, il lato esteta, egocentrico dell'autore, ma alla fine parla comunque di se...lancia e lascia comunque un messaggio.

PS: Xenia, la pagina della chat di Baricco, non mi si apre... :cry: sicura che il link è giusto?
E' sempre bello leggere i tuoi topic, pieni di riferimenti oggettivi! :wink:
Ciao!
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Messaggio da Xenia »

merylu ha scritto:
Sicuramente OM è un libro che rileggo,ogni tanto, con piacere;
un libro in cui ho sottolineato brani, cosa che difficilmente ho fatto con altri che ho letto, e non perchè mi avessero entusiasmato di meno, ma perchè non li andavo a ricercare nel momento in cui volevo leggere qualcosa che mi comunicasse "emozione"...forse è solo un fatto di empatia.
credo che effetttivamente il termine 'empatia' sia il migliore si potesse trovare per esprimere il concetto :)
merylu ha scritto: PS: Xenia, la pagina della chat di Baricco, non mi si apre... :cry: sicura che il link è giusto?
E' sempre bello leggere i tuoi topic, pieni di riferimenti oggettivi! :wink:
Sei molto gentile, grazie! Il link è giusto, solo che mancava uno slash dopo l'http: e quindi la pagina non poteva aprirsi... ora l'ho corretto nel post, cmq te lo riporto qui:
http://digilander.libero.it/alessandrob ... sangue.htm

Mi piacerebbe molto poter parlare dei rapporto opera-autore cui facevi riferimento (se avessi tempo ora che sono in ufficio!), anche a me piace pensare che ci sia un senso nelle cose che un artista fa, anche se magari non sempre ciò raggiunge le soglie della (sua e nostra) consapevolezza :)

baci e abbracci :lol:

Xenia
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dalla chat di Baricco

Messaggio da `°`~Shasa~·`°` »

Ho letto la chat segnalata da Xenia, e ci sono due punti che vorrei evidenziare.
Il primo è un pensiero di un fan:
fan ha scritto:comunque c'è una cosa che mi rende contento riguardo SENZA SANGUE, e cioè che esistano scrittori i cui lavori fanno sul pubblico l'effetto dell'ultimo disco di una popstar, scrittori per cui si può fare la fila di fronte ad una libreria, manco avessero tirato fuori WINDOWS 2010 ...
E' vero, è proprio questo l'effetto che fa Baricco, effetto che lo distingue da altri scrittori.
Lui non è solo colui che scrive un libro, lui fa l' "effetto personaggio", come un attore, un regista, un cantante...
Non è solo l'uomo nell'ombra di cui un lettore apprezza l'opera, lui è anche immagine, è anche presenza scenica, è voce narrante... è "il personaggio Baricco" non inteso però in senso negativo del termine, bensì, constatativo.
Lui è così...
Difficile fare paragoni con altri scrittori, contemporanei e non.
Difficile anche volerlo capire, interpretare.

Altro pezzo che volevo evidenziare, era la domanda di un fan sul suo narcisismo:
NARCISO
Pensi che nei tuoi libri l'espediente letterario, la struttura della storia, gli esercizi di stile siano più importanti della storia che racconti? Pensi di essere un pò narciso?
zeno

Baricco:
No, penso che la storia resti, sempre, la cosa più importante. E quanto al narcisismo non si fa questo mestiere se non si ha una dose di narcisismo superiore alla norma.
Appunto...è Baricco :)
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Messaggio da Beija-flor »

Ciao, ho letto molte volte OceanoMare (uno dei miei libri preferiti), ponendomi sempre una domanda (ma non è l'unica) e senza riuscire mai a trovare una risposta...che cosa rappresenta il mare? E' cura, ma anche orrore, salvatore e padrone onnipotente, è il bene e il male, ha occhi ma non ha limiti...vorrei tanto che qualcuno mi aiutasse! :D
Grazie
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Messaggio da `°`~Shasa~·`°` »

Ciao e ben arrivata....
Bella domanda...che cos'è il mare.
Il mare è TUTTO.
Ma soprattutto è energia, e come tale può essere pace, dolore, angoscia,morte, vita, uomo, donna.
Nel mare si può guarire (Elisewin) ma si può anche morire ( Adams ).
Certo non si può rimanere indifferenti al mare.
Il mare ha occhi, occhi che non si vedono, che si percepiscono, si sentono addosso , perchè il mare è animato, ma non si sa dire dove siano, o quale sia il suo inizio e la sua fine.
Ma la cosa importante è che credo ognuno possa trovare il proprio "mare". :)
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Messaggio da alfiere »

Io non avevo mai letto nulla di AB, non l'ho mai visto in tv, non sapevo chi cavolo fosse, l'avevo solo sentito nominare....
L'avete tanto decantato, tanto analizzato, ne avete tanto parlato, che mi avete incuriosito.
Sono andato a comprare Oceano mare.
L'ho letto in sei ore (praticamente senza sosta), perchè ti prende, dopo le prime venti-trenta pagine sei già fregato, non riesci più a staccarti, evoca una serie di emozioni di sentimenti di ricordi che divori le pagine come in un thriller mozzafiato.
La cosa che più mi è piaciuta, a parte il ritratto che l'autore fà dell'Oceano mare, sono l'insieme dei personaggi, dal pittore Plasson, all'inconsolabile Adams, per poi non parlare dei bambini....
Bhè insomma, è un bel libro.
Che differenza fà se l'autore pensava quello o quell'altro o se avrebbe potuto....
E' una bella storia, raccontata bene.
Tornando al quesito principale, per me, se non ci fosse stato, l'ultimo capitolo sarebbe mancato, ma non perchè "spiega", proprio per il contrario, perchè lascia aperti mille altri interrogativi......
Poi se vogliamo credere ad una pensione gestita da bambini.... bambini che saltano dalle finestre, che regalano sogni, che fanno compagnia, pensioni che si volatilizzano..... è quel tocco di magia che rende il tutto splendido.

Ultima cosa:
:D GRAZIE Bookcorsari,
Grazie di cuore per avermi fatto scoprire un ottimo libro!
Da quando sono con voi, ho già scoperto molti per me nuovi autori, mi sono trovato a leggere libri che probabilmente non avrei mai letto.
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Messaggio da Xenia »

alfiere ha scritto: E' una bella storia, raccontata bene.
Tornando al quesito principale, per me, se non ci fosse stato, l'ultimo capitolo sarebbe mancato, ma non perchè "spiega", proprio per il contrario, perchè lascia aperti mille altri interrogativi......
Poi se vogliamo credere ad una pensione gestita da bambini.... bambini che saltano dalle finestre, che regalano sogni, che fanno compagnia, pensioni che si volatilizzano..... è quel tocco di magia che rende il tutto splendido.
Alfiere!!! Ma mi stai dando troppe soddisfazioni :lol: Oceano Mare resta per me uno dei libri più belli, più commoventi e vivi che mai mi sia capitato di leggere. Sono felice che anche tu abbia vissuto, mi pare di intuire, con la stessa intensità, e la stessa magia :oops:

Un bacio,
Xenia
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Messaggio da alfiere »

Xenia ha scritto:....Sono felice che anche tu abbia vissuto, mi pare di intuire, con la stessa intensità, e la stessa magia :oops:
Un bacio,
Xenia
Si cara Xenia, hai intuito proprio bene.
Non è il primo libro del genere che abbia letto, però è il primo che mi abbia preso in maniera così completa,
un esempio, stupido se vuoi, ma che rende bene l'idea, quando il professore, se ne stà fisso come paralizzato per inquadrare il punto esatto dove finisce l'onda sulla battigia, mi sono rivisto anch'io fermo in riva al mare a lasciarmi ipnotizzare dall'andirivieni delle onde.
La scena descritta è riuscita a risvegliare un ricordo piacevole che avevo immagazzinato e non aspettava altro che di essere tirato fuori.....

alla prossima
Kiss
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Messaggio da Xenia »

alfiere ha scritto:
Xenia ha scritto:....Sono felice che anche tu abbia vissuto, mi pare di intuire, con la stessa intensità, e la stessa magia :oops:
un esempio, stupido se vuoi, ma che rende bene l'idea, quando il professore, se ne stà fisso come paralizzato per inquadrare il punto esatto dove finisce l'onda sulla battigia, mi sono rivisto anch'io fermo in riva al mare a lasciarmi ipnotizzare dall'andirivieni delle onde.
sì, l'adorabile Bartleboom di fronte al mare... mi ha ricordato l'inizio di Palomar di Calvino, la descrizione dell'onda e del suo infrangersi e diventare tutt'uno con la sabbia...

take care
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Alfiere ha scritto:Che differenza fà se l'autore pensava quello o quell'altro o se avrebbe potuto....
E' una bella storia, raccontata bene.
Hai perfettamente ragione!

Che dire....
Grazie a te, per esserti abbandonato alla corrente di questo mare :D

PS: non è splendido Plasson che cerca gli occhi del mare?!
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Beija-flor
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Messaggio da Beija-flor »

Volevo esprimere la mia felicità di far parte di questa comunità di persone legate dalla passione per i libri, sempre gentili e disponibili. Quindi, per mettervi alla prova ho deciso di farvi un'altra domanda!! Sapete...sono un po' stupida!! :P
Allora, alla locanda la bambina (non mi ricordo il nome, ho prestato il libro a mia cugina) dice che Plasson non morirà finchè non avrà finito il suo quadro...alla fine del libro, poi, c'è la descrizione di tutti i suoi quadri e gli ultimi quattro, quelli fatti prima di morire (quando quindi doveva ormai aver capito l'essenza del mare), rappresentano la stessa cosa: la sua mano sinistra (e lui era mancino). Questo vuol dire che il ritratto del mare è la sua mano, e mi sono sempre chiesta come mai Plasson alla fine avesse capito che la sua mano ne era il ritratto...ieri mi è venuta in mente una possibile risposta, e vorrei sapere il vostro parere: a furia di dipingere il mare (con il mare) e di starsene a mollo nell'acqua fino a tarda sera, l' essenza dell' Oceano mare è entrata in lui, e soprattutto nella mano che tanto aveva cercato di ritrarlo...
cosa ne pensate?? :D
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`°`~Shasa~·`°`
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Messaggio da `°`~Shasa~·`°` »

Beija-flor ha scritto:Questo vuol dire che il ritratto del mare è la sua mano, e mi sono sempre chiesta come mai Plasson alla fine avesse capito che la sua mano ne era il ritratto...
mmm...non credo sia il mare.
Lui dipinge la sua mano quando ormai è fermo nel letto.
Io l'ho interpretato come un voler rappresentare la sua vita.
Dipingere è stata la sua vita.
Prima i ritratti delle persone, poi gli occhi del mare...
Dipingere la mano con cui disegnava, era un pò rappresentare tutta la sua esistenza/essenza.

La bambina della locanda si chiama Dira :wink:
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La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta
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Beija-flor
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Messaggio da Beija-flor »

Però mi ricordo il discorso tra Dira e la signora Deverià (se non sbaglio si chiamava così), era qualcosa del genere:
"-Morirà di polmonite, se continua così
-No, prima deve finire il suo quadro
-Non lo finirà mai
-Non morirà mai, allora"
Quindi quando è morto ho pensato che avesse terminato quel quadro. Gli ultimi quattro quadri sono quelli della mano, ma non mi ricordo se avessero un titolo... :)
Ma anche il tuo ragionamento mi sembra corretto...è questo il bello di Baricco (e di molti grandi autori): quando leggi, ti sorgono delle domande, e le risposte possono essere sempre diverse e plausibili; rileggi il libro più volte per capire se la risposta è giusta, ma ogni volta scopri nuovi concetti che prima ti erano sfuggiti, e tutto cambia...stupendo!
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Xenia
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Messaggio da Xenia »

Beija-flor ha scritto: Ma anche il tuo ragionamento mi sembra corretto...è questo il bello di Baricco (e di molti grandi autori): quando leggi, ti sorgono delle domande, e le risposte possono essere sempre diverse e plausibili; rileggi il libro più volte per capire se la risposta è giusta, ma ogni volta scopri nuovi concetti che prima ti erano sfuggiti, e tutto cambia...stupendo!
Ciao Beija-flor,
stai metendo in crisi un'affezionata lettrice di Baricco con questa storia della mano :lol: Non saprei come interpretarla... Però quello che mi viene in mente quando penso a Plasson che dipingeva il mare con il mare è una mostra di Monet vista tanti anni fa, in cui ad un certo punto riportavano una lettera in cui il pittore, intento a dipingere sulla costa della Manica, raccontava di aver usato l'acqua delle violentissime onde per mescolarle alla tempera...

Ciao,
Xenia
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Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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Ale
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Messaggio da Ale »

merylu ha scritto:Ma la cosa importante è che credo ognuno possa trovare il proprio "mare". :)
...e quel che io ho trovato poetico e illuminante è che ognuno possa trovare la PROPRIA strada per arrivarci al mare...
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