L'anomalo bicefalo di e con Draio Fo e Franca Rame
E' bellissimo ...sono andata stasera...ho riso tutto il tempo....vi consiglio di non perdere questa opportunità al teatro Sthreler di Milano. anche se è da tempo che è tutto esaurito si può sperare in un last minute!
"Mi hanno chiesto una breve presentazione della commedia che abbiamo appena scritto e che fra qualche giorno cominceremo a mettere in scena - scrive Dario Fo - Interpreti principali saremo Franca e io, anzi, saremo gli unici interpreti. Intorno a noi si muoveranno un certo numero di tecnici e un paio di mimi recitanti, molti effetti speciali, proiezioni, trucchi scenici, maschere e pupazzi.
Qual è il titolo della commedia? L'anomalo bicefafo. Cosa vuol dire? Lo scoprirete solo assistendo alla commedia!
Di cosa si tratta? E' un riconoscimento appassionato alla supenda e ineguagliabile fantasia e versatilità del nostro Presidente del Consiglio.
Sulla scena abbiamo inventato un personaggio che dice, si contraddice, scherza, racconta frottole, giura sulle teste dei propri figli, vende, compera, svende, finisce sotto processo ma sguscia ogni volta come un'anguilla perchè lui, Silvio, è svelto, sfessuoso, imprevedibile, inarrestabile, nessuno riesce a punirlo: è un impunito. Solo da noi, nel paese del Diritto Civile, del Diritto Canonico, dei diritti e delle pene, il paese dei dritti, poteva nascere e svilupparsi un simile fenomeno e noi siamo qui a cantarvelo con la maggior giocondità ed ironia possibile. Voltaire diceva: 'Guai a quel paese dove non si sa ridere di se stessi e dei propri governanti, soprattutto di questi ultimi'. Guai a quel paese dove i comici ed i satirici si nascondono per timore d'essere censurati e perseguitati, pardon, perseguiti. Noi, lo diciamo con tutta sincerità, abbiamo paura ma ci facciamo coraggio sperando nell'appoggio e nella solidarietà del grande pubblico".
l'anomalo bicefalo
Moderatore: Marcello Basie
l'anomalo bicefalo

Sai qual è il luogo tra la realtà e il sogno?E' quella linea dove tu ricordi di aver sognato ed è lì che io ti amerò per sempre .
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Una volta per "andare contro il sistema" occorreva ciclostilare volantini, impegnarsi in assemblee, in alcuni periodi anche farsi bacchiolare fitto fitto ecc.. oggi pare sia diventato sufficiente andare a teatro
Ma stiamo facendo abbastanza? Spesso mi sono chiesta, con riferimento a periodi e luoghi dove si sono annidati regimi totalitari che hanno soppresso le più elementari libertà fondamentali tra cui quella di pensiero, cosa facessero le persone comuni, l'uomo della strada per intendersi, mentre si moltiplicavano i primi segnali della fine. Come è stato possibile che continuasse il tranquillo tran tran quotidiano mentre si avvicinava la fine del contesto su cui appunto si basa quel tran tran?
Mi chiedo..ma oggi siamo per caso di fronte a segnali che dovrebbero farci riflettere e reagire? E se si....basta davvero accontentarsi di restare liberi di spostarsi a teatro per vedere, pardon sentire....cosa ha da dire un Nobel per la pace??
Scusate l'OT, presa dalla foga non ho riflettuto sulla ligica sistematica del forum, forse eventuali risposte è meglio spostarle di qua per lasciare questo spazio alle recensioni pure
http://www.bookcrossing-italy.com/BCfor ... php?t=5112

Ma stiamo facendo abbastanza? Spesso mi sono chiesta, con riferimento a periodi e luoghi dove si sono annidati regimi totalitari che hanno soppresso le più elementari libertà fondamentali tra cui quella di pensiero, cosa facessero le persone comuni, l'uomo della strada per intendersi, mentre si moltiplicavano i primi segnali della fine. Come è stato possibile che continuasse il tranquillo tran tran quotidiano mentre si avvicinava la fine del contesto su cui appunto si basa quel tran tran?
Mi chiedo..ma oggi siamo per caso di fronte a segnali che dovrebbero farci riflettere e reagire? E se si....basta davvero accontentarsi di restare liberi di spostarsi a teatro per vedere, pardon sentire....cosa ha da dire un Nobel per la pace??
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Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)