alura:
Lunedì
Comincio a credere che le grandi decisioni fatali, quelle che determinano il profilo caratteristico del nosatro destino, siano molto meno consapevoli di quanto supponiamo nei momenti in cui torniamo al passato per evocarne la memoria. (pag.11)
Vero, verissimo..
Pur potendo credere che "ognuno è artefice del proprio destino", tante volte è una decisione piccolapiccola che poi ci spinge inevitabilmente in una direzione, che magari ci cambia anche la vita, ma forse quei momenti in cui si dice "d'ora in poi basta con questo, d'ora in poi solo quest'altro" funzionano (a malapena) nei film.
Mentiva, è vero, ma mentiva come urla il vento, con una specie di forza primordiale, con allegria indomabile. (pag.16)
Questa frase mi è piaciuta molto proprio come
parole..
Sul carattere di Lajos mi sto facendo tutta una teoria, ma è meglio che prima finisca il libro, ora (nel senso di mercoledì, al terzo giorno di lettura) potrei sbagliarmi di grosso..
Chissà perchè ho l'impressione che Nunu debba vivere ancora molto a lungo -perché no? Non ha nessun motivo di morire, così come non ha nessun motivo particolare di rimanere in vita (pag.25)
Sissì, anche a me Nunu sta particolarmente simpatica.
Risposta all'interrogativo di Ezster: forse il suo particolare motivo di restare in vita è stare dietro a
te, cara...
Nel mio intimo sapevo che tutto ciò che Lajos sfiorava perdeva la sua natura originaria, si decomponeva nei suoi elementi, si trasformava come i metalli preziosi negli alambicchi dei maghi antichi.. sapevo che Lajos era capace di falsificare anche gli uomini, non soltanto le pietre e i metalli. (pag. 26)
Sì, ma allora, se lo sai, fai qualcosa, stella mia!!
(d'istinto, lunedì, sarei voluta entrare nel libro e darle una scrollata a 'sta benedetta Ezster.. poi mi son calmata..)
Come lo conoscevo bene, Tibor, con la sua voce pacata e tranquilla, la franchezza accorata e venata di malinconia che traspariva da ogni parola che pronunciava, la sua pazienza e la sua concretezza (pag.31)
finalmente un uomo per bene in questo libro! (questo detto anche alla luce del personaggio di Laci, ma ne riparliamo dopo..)
Un uomo per bene, e quindi, fondamentalmente, un po' noioso..
vediamo se tirerà fuori un po' di palle..
"una volta mi ha chiesto in prestito 300 pengo. Ma non glieli ho dati" aggiunse compiaciuto. Pareva un bambino contento. (...)
Stavo lì tra le aiuole fiorite e mi vergognavo di vedere il suo viso imbarazzato, con le gote in fiamme, mentre ridacchiava come un vecchio bambino. (pag. 32)
Occhei, qui devo un po' scoprire le carte, per spiegarmi..
Laci mi sta proprio antipatico..
Perchè se Lajos, come si è già capito, è il super-cialtrone per eccellenza, almeno lui fa le sue bastardate in proprio.. mentre Laci vive della sua luce riflessa, e quando il gioco non gli piace più si tira indietro e ci fa una smorfia sopra.. insomma, almeno avere il coraggio delle proprie azioni!!