matrimoni gay

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johnnyfichte
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Messaggio da johnnyfichte »

Ho appena notato che Introoder aveva citato un caso più in là nel thread in cui in sintesi il testamento era stato impugnato perché in violazione delle norme sulla successione.

In questo caso il testamento non diventa carta straccia , giusto ?

Semplicemente la massa da distribuire in accordo ai voleri del defunto si riduce a quanto rimane una volta fatte valere le riserve. :think: Non dovrebbe succedere che rimanga ZERO. Giusto ? :think:

Il problema é che di fatto rimane molto poco, al limite quasi un mero simbolo di rispetto per le volontà del defunto. Corretto ? :think:

Del resto vedo anche che LordPolo aveva risposto che la quota dei genitori rimane sempre anche in presenza di un coniuge. Non cambia nulla quindi a considerare coniuge il convivente ? Mi sposto sul blog, così leggo con calma e prendo appunti sull'intero thread.
Ultima modifica di johnnyfichte il mer dic 21, 2005 3:27 pm, modificato 1 volta in totale.
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liberliber
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Messaggio da liberliber »

se (e ribadisco SE) non ricordo male e le cose non sono cambiate, le quote di successione necessaria (cioè in caso ci sia stato testamento, altrimenti si chiama legittima ed è disciplinata diversamente) sono:
- se c'è solo il coniuge, si piglia la metà (il resto va a chi è indicato nel testamento, quindi metà);
- se ci sono un coniuge e un figlio questi pigliano un terzo per ciascuno (e quindi un terzo va a chi è indicato nel testamento);
- se ci sono un coniuge e più figli, i figli prendono la metà ripartendola tra loro e il coniuge un quarto (e quindi un quarto va a chi è indicato nel testamento).

Questo per rispondere alla domanda di johnnyfichte, ma il punto è che da nessuna parte si contempla la convivenza.
O almeno, a mio parere è quello il problema.

P.S. EDIT: mi son dimenticata gli ascendenti. Mi sembra che abbiano diritto (e solo nel caso in cui il defunto non abbia figli: se li ha, agli ascendenti non va nulla) a un terzo (totale, da ripartirsi tra tutti gli ascendenti). Quindi a chi è indicato nel testamento vanno i due terzi.
Se ci sono sia ascendenti che coniuge, metà va a quest'ultimo e un quarto agli ascendenti, quindi a chi è indicato nel testamento va un quarto.

se è tutto giusto mi aggiungo un paio di punti sul libretto all'esame di diritto privato ;)
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
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Messaggio da johnnyfichte »

Perfettamente convincente. :yes!:
Ecco perché serve che si possa usare la parola "coniuge" a tutti gli effetti: ce li vedete i parlamentari riscrivere una versione nuova di tutti gli articoli di legge in cui compare la parola "coniuge" per prevedere il nuovo sottocaso ? :think:

Questo lo sommo alle considerazioni di TyL sul valore connotativo dei vocaboli che ruotano intorno alla vita di coppia. :think:
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LaVale
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Messaggio da LaVale »

se vi interessa la legge la trovate qui
http://www.iureconsult.com/areeatema/46/index.htm
(cliccando in basso a destra ci sono tutti gli articoli)
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
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shandy
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Messaggio da shandy »

Per non aprire un nuovo 3d ma per segnalare una cosa interessante.
Metamorfosi.info ha scritto:Padova: riconoscimento per le coppie di fatto


Padova è la prima città italiana nella quale le coppie di fatto, sia etero che omosessuali, potranno ottenere il riconoscimento anagrafico, come famiglia fondata su vincoli affettivi. Lo prevede una mozione approvata dal consiglio comunale con 26 voti a favore 7 contrari e un astenuto. Si tratta di un provvedimento ben diverso dal registro delle coppie di fatto (poco utilizzato, ha solo un valore simbolico). In sostanza, la mozione, proposta dal consigliere Alessandro Zan, presidente dell'Arcigay Veneto, impegna il sindaco e la giunta a istruire l'Ufficio comunale perché rilasci, su richiesta degli interessati, l'attestazione di famiglia anagrafica basata su legami affettivi.
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Auro
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Messaggio da Auro »

minchia sì.
ho un sacco di amici che chiederanno lì la residenza.
olé.
riassumo in me il peggio esistente in questo forum.
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
"sono a posto così, grazie" (s.)
"il pompino è un articolo mai in ribasso" (detto da donne serene)
"agevola sto cazzo" (a.)
non mandatemi ring senza avvisare, grazie.
i miei occhi - del.izio.sAuro
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