carmilla ha scritto:un libro di testo adottato nella mia università (ergo una fonte non attendibile) voleva convincermi che a volte vengono fatte delle pubblicità bruttissime apposta. Perché comunque la gente me parli. E in un modo o nell'altro la marca venga ricordata. Secondo il libro poi il ricordo dello spot idiota scompare mentre il nome della marca resta.
non mi convince
Insomma, "bene o male, l'importante è che se ne parli"? Non convince nemmeno me. Innanzitutto perchè in un mondo come il nostro (e in particolare come quello della pubblicità) in cui l'immagine è tutto, mi sembra un po' privo di senso realizzare appositamente un messaggio brutto, con il rischio che questo si ripercuota sul prodotto e sulle sue vendite. Poi perchè secondo alcune teorie il messaggio pubblicitario può essere considerato alla pari del prodotto che viene reclamizzato. Se io faccio dei biscotti buoni, devo anche fare un bello spot che li reclamizzi: il consumatore è come se acquistasse lo spot stesso, lo percepisce quasi come un prodotto concreto, e per essere efficace deve provocargli "piacere" (deve divertirlo, stimolarlo, farlo riflettere); se gliene confeziono uno brutto posso lasciarlo più o meno gravemente insoddisfatto e di conseguenza allontanarlo da me. Questo sarebbe un errore gravissimo in un'epoca in cui, con il mercato pressochè saturo, diventa fondamentale la fidelizzazione del cliente!
quell'"ottimista" di akela ha scritto: Il peggior spot Unieuro è quello - Chi sta meglio di noi? Chi sta meglio di noi?! Chi sta meglio di noi?!! Nessuno! Nessuno!! Nessuno!! -
Sembra di stare dentro il 1984 di Orwell.
Più o meno nello stesso periodo in cui questo spot ha cominciato a passare in tv, Striscia la Notizia aveva smascherato le truffe di una ditta di Milano (era la Tucker, se non sbaglio) e aveva mostrato come funzionavano le "adunate" dei soci. Si vedeva il capo che di fronte a una platea sterminata di collaboratori più o meno consapevoli, più o meno volontari, li esaltava ripetendo tutta una serie di mantra simili allo slogan "chi sta meglio di noi? Nessuno!". Immagino che questa coincidenza si sia rivelata un boomerang per la Unieuro...

Molto meglio il rassicurante Tonino Guerra! Tra l'altro sto cominciando a pensare che il fantomatico Gianni cui si rivolge ogni volta altri non sia che
Gianni Pettenati! L'immortale interprete della più "ottimista" delle canzoni in assoluto: l'altrettanto immortale "Bandiera Gialla"!
E' sempre un po' inquietante scoprire qualche analogia tra le campagne pubblicitarie e la realtà che ci circonda. Tempo fa ero a Roma e ho trovato sotto il tergicristallo di una macchina il volantino pubblicitario di un istituto che aiuta a preparare gli esami universitari: il loro slogan era "Con noi il lupo crepa sempre". Piccolo particolare: pochi giorni prima, sempre a Roma, era stato ucciso "Lupo" Liboni!
