Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.
su Repubblica di oggi c'era un articolo con le perole "dismesse" dal vocabolario nel 2004...
alcune:
Lacchezzi
Fonografo
Vendispaghi
Fatturante
Abbadatore
“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”
Etimologia Deriv. dell'avv. gr. boustrophìdón, comp. di bôus 'bue' e un deriv. di stréphein 'volgere'; propr. 'voltando come i buoi che arano'
Definizione agg. [pl. m. -ci] si dice di un'antica scrittura che cambia direzione a ogni riga, prima da sinistra a destra, poi da destra a sinistra e così via: iscrizione bustrofedica.
A+
Marcello
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
dopo le ultime letture della sera, mi mancano le forze, quindi mi tuffo con serenità nel qualunquismo più sfrenato...
la parola di oggi è
affabulazione
af|fa|bu|la|zió|ne s.f.
BU l’affabulare | estens., intreccio di un racconto o di una rappresentazione scenica; invenzione, costruzione della fantasia più o meno inverosimile
e ricordati che i lupi peggiori sono quelli con il pelo dentro (N.Jordan) MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea) Da piccola mi ero autoconvinta che i regali me li portava Coppi sulla sua bicicletta... non vi dico le mazzate con gli altri bambini (Campalla) Punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. (P.Cananzi)
la parola di oggi (questa sera, tg5): silurare si|lu|rà|re
v.tr.
CO
1 colpire con siluri: s. una nave nemica
2a fig., rimuovere da un incarico importante, privare di una carica prestigiosa: s. il direttore, s. il comandante
2b fig., ostacolare, far fallire: s. un progetto
la parola di domani (sera, tg5): normalizzare nor|ma|liz|zà|re
v.tr.
CO
1a ricondurre a una situazione di normalità: n. il traffico aereo dopo gli scioperi, n. i rapporti diplomatici tra due paesi
1b riportare a una situazione di ordine, spec. con provvedimenti autoritari o punitivi: il governo ha normalizzato le tensioni (e/o televisioni)
2 TS industr. standardizzare
3a TS mat., rendere normale un ente
3b TS mat., ridurre in forma normale (ad es., dati due numeri reali, li si divide per la radice della somma dei loro quadrati)
4 TS metall., sottoporre la struttura del grano di un acciaio al trattamento della normalizzazione
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ADDENDUM del 12/11/2004
delle due l'una: o curzio maltese legge IL forum (parlando di "normalizzazione al tg5" oggi in taglio basso sulla prima di repubblica) o io ho facoltà.... magiche
Anatocismo, s.m. l'interesse dell'interesse, ossia il fatto che gli interessi già scaduti (ossia maturati) e non pagati, diventino bene capitale, e come tali siano suscettibili di produrre interesse a loro volta (dal greco anatokismos, composto da ana, di nuovo, e tokismos, usura).
Prima di spedire, contattatemi in bookcrossing.com. Grazie
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
Prima di spedire, contattatemi in bookcrossing.com. Grazie
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
La parola di oggi è WAY OUT (pron. ueiàut) - è l'uscita (indicata nei locali pubblici con la scritta EXIT). E' anche la via d'uscita, lo stratagemma o la soluzione che può toglierci da una situazione difficile.
Way out, però, indica anche una persona paradossale o eccentrica, quasi matta. Si dice che uno è way out se veste in modo curioso, ogni sabato va a fare l'acrobata in un circo, ma nei giorni feriali dirige con successo un avviato esercizio di animali esotici. Insomma, un tipo come me.
Un libro che sto leggendo in questi giorni mi ha insegnato una parola che non conoscevo: RESILIENZA
Per lo Zingarelli è la capacità di un materiale di resistere a urti improvvisi senza spezzarsi.
Per gli esseri umani la capacità di affrontare gli eventi negativi e improvvisi della vita senza lasciarsi abbattere, anzi chiamando a raccolta tutte le proprie risorse per superare indenni il dolore, il lutto e l'abbandono.
In inglese trasformazione.
E' una tecnica di cambio di identità dagli scopi multipli: evitare le regole dei kill file, provocare flame e trolling senza essere riconosciuti, farsi passare per un altro frequentatore, ecc.
il dizionario serve più per interpretare la definizione che la parola in sé..
Levate l'ancora, dritta, avanti tutta. Questa è la rotta. Questa è la direzione. Questa è la decisione- La linea d'ombra. Jovanotti
"...and the darkness inside you / can make me feel so small / but I see your true colors / shining through / I see you true colors / and that's why I love you / so don't be afraid to let them show / your true colors / true colors / are beautiful like a rainbow "
Il termine assertività sta ad indicare uno stile comunicativo che permette all'individuo di esprimere le proprie opinioni, le proprie emozioni e di impegnarsi a risolvere positivamente le situazioni e i problemi. Non esiste una risposta assertiva definibile in modo assoluto, essa deve essere valutata all'interno della situazione sociale ed è un processo continuo di aggiustamento della propria performance comunicativa. Il comportamento assertivo quindi non è intermedio tra il comportamento aggressivo e passivo: obiettivo per una comunicazione assertiva è la capacità di ridurre le proprie componenti aggressive e passive. L'assertività è un modo di comunicare che nasce dall'armonia tra abilità sociali, emozioni e razionalità senza necessariamente modificare la propria personalità. In questa integrazione entra in gioco l'aspetto neurovegetativo per le emozioni, quello motorio volontario per i gesti e le azioni ed infine quello corticale-cognitivo per i pensieri e le verbalizzazioni. Tra questi tre aspetti della personalità esiste un rapporto di interdipendenza per cui migliorare l'assertività significa agire su ognuno dei tre. Non solo è importante conoscere le tecniche per migliorare l'assertività, ma occorre sviluppare nuove abitudini di comportamento e perfezionare l'educazione dei sentimenti e delle emozioni. Familiarizzarsi con il mondo dei sentimenti richiede, infatti, "un'educazione sentimentale". La struttura concettuale dell'assertività è l'ordine che ciascuno pone nella propria vita, quando con maggiore consapevolezza pensa a se stesso e interagisce con le altre persone. Questo modo di agire permette di stabilire un rapporto attivo e intelligente che si basa sulla valutazione corretta della situazione e sull'avere a disposizione i mezzi adeguati per poter scegliere la soluzione più appropriata. Il costrutto dell'assertività è costituito dall'idea di libertà come capacità di affrancarsi dai condizionamenti ambientali negativi e comprende la conoscenza di sé e della propria personalità, della teoria dei diritti assertivi (in ciò è inclusa l'idea della reciprocità, ovvero il medesimo diritto di comunicare desideri e convinzioni e di perseguire obiettivi individuali viene riconosciuto anche agli altri, il saper riconoscere e criticare le idee irrazionali che generano e mantengono i disagi e i disturbi emotivi. Il secondo aspetto riguarda la forma dell'assertività, ovvero la capacità di esprimersi in modo più evoluto ed efficace, tradotta quindi in abilità non verbali e verbali, e, più in generale, in competenza sociale. Tale aspetto è stato definito da L. Philhps (1968) come "l'ampiezza con cui l'individuo riesce a comunicare con gli altri, in modo da soddisfare diritti, esigenze, motivazioni e obblighi, in misura ragionevole e senza pregiudicare gli analoghi diritti delle altre persone, in forma di libero e aperto dialogo". In questo caso la persona assertiva sa esprimere in modo chiaro e tecnicamente efficace, emozioni, sentimenti, esigenze e convinzioni personali riducendo sempre più le sensazioni d'ansia, disagio o aggressività. A questa modalità comunicativa si contrappone uno stile comunicativo passivo e aggressivo.
(Gianluca Bianchetti, 2002)