torniamo a bomba sull'argomento del topic: le centrali nucleari.
Al referendum non votai per non raggiunti limiti di età ma non fatico a nascondere che avrei votato per la chiusura delle centrali.
Poi negli anni successivi ho avuto esperienze di ambientalismo sufficientemente profonde e la mia opinione sulle centrali elettriche e' mutata di parecchio.
Non posso arrivare a dire di essere d'accordo per la costruzione di nuove centrali nucleari, ma penso di poter pesare piu' correttamente le mie considerazioni.
Tanto per intendersi.. si dice in continuazione che le centrali nucleari siano pericolose ed inquinanti. Per la pericolosità nulla da dire: il processo stesso che si governa puo' diventare irreversibile (i vari disastri ce l'hanno dimostrato) ma, ricorso, si tratta sempre e solo di errori umani. Cosi' come per tutti i sistemi critici (treni, aerei...) esistono dei sistemi di sicurezza ridondati (in questo caso "al meglio dei 3") che garantiscono l'affidabilità dei sistemi di controllo. Se qualcosa va male e' SEMPRE per un tecnico che ignora un segnale d'allarme o per un dirigente che non vuole assumersi qualche responsabilità.
La struttura di una centrale nucleare e' sicura tanto quanto una centrale a combustione se si esclude il fattore umano.
MA... nessuno si chiede _mai_ quanto sia inquinante una centrale a combustione. Tutti si ricordano delle emissioni (dal CO2 agli ossidi di zolfo al particolato e potrei continuare per parecchio).
A questi inquinamenti occorre aggiungere le emissioni di acque a temperature non ambiente e noi polesani ne sappiamo parecchio visto che le acque calde emesse dalla centrale di Polesine Camerini (la piu' grande in italia a termocombustione) rendono particolarmente fertile il delta del Po per l'allevamento delle vongole (avete mai sentito di sparatorie tipo farwest tra pescatori chiogiotti e polesani?)
Parliamo del rischio di inquinamento causato dalle petroliere che portano avanti ed indietro il greggio che alimenta le centrali? vogliamo parlare dei danni ambientali ed i rischi per la salute causate dall'estrazione di Carbone? Vogliamo parlare dell'orimulsion, un sotto sotto sotto prodotto della raffinazione del petrolio che l' ENEL vorrebbe utilizzare nelle centrali (Polesine Camerini ed una sarda in testa) per abbattere i costi dei combustibili aumentando pero' in maniera esponenziale le emissioni?
La realtà e' che fare un bilancio ecologico di una centrale, sia essa a carbone, a petrolio o a plutonio, e' praticamente impossibile. Si fa leva sempre su quelel che sono le emozioni.
Spesso, come nel caso delle discariche che tutti riconoscono come necessarie ma che nessuno vuole vicine, entra il gioco la sindrome del NIMB (Not In My Backyard - non nel mio giardino)
Allora vorrei spronarvi ad una riflessione (non sono il primo Grillo lo fece anni fa): Tutti noi consumiamo energia elettrica, tanta. Tutti noi ci lamentiamo dell'inquinamento da centrali.
Esistono maniere alternative?
Per la produzione in quantità di energia elettrica purtroppo non molte:

l'eolico pur se poco impattante come emissioni e' comunque tragico per i panorami

il fotovoltaico e' impattante perche' la produzione delle celle comporta processi altamente inquinanti, ma ha il pregio di essere una tecnologia poco soggetta all'usura e quindi remunerativa nel medio periodo, MA ha il difetto di richiedere CAMPI di raccolta molto ampi per servire pochi utenti (tra parentesi l'Italia ha l'installato per abitante piu' alto al mondo se si considerano le centrali)

lo sfruttamento delle correnti marine e' ancora poco realizzabile ed ho seriamente dei dubbi sul impatto ambientale.
Ora detto questo vorrei raccontarvi una cosa che ho visto in Israele nel mio viaggio:
TUTTE ma proprio TUTTE le abitazioni avevano sul tetto un impianto per il riscaldamento dell'acqua. Ovviamente a quelle latitudini e' facile realizzare impianti del genere. In italia, almento al nord, durante l'inverno si ghiaccerebbe l'acqua nelle tubazioni e addio impianto.
MA.. in Italia e' quasi improponibile installare impianti fotovoltaici per la produzione elettrica, eppure e' conveniente.
Il Beppe Grillo di cui prima parlavo, ha installato nella sua abitazione un sitema di pannelli fotovoltaici che non solo gli permettono di autoalimentarsi, ma pure di VENDERE (!) energia all'ENEL.
Ora.. l'Italia e' piena di tetti, tutti potenziali generatori di corrente.. Se solo il 30% venisse utilizzato per la produzione di energia elettrica si ridurrebbe drasticamente il fabbisogno nazionale. I costi ora abbastanza elevati si potrebbero drasticamente ridimensionare, un'intera categoria di installatori e manutentori dovrebbe essere formata con benefici per la disoccupazione.
Allora, piuttosto che finanziare la costruzione di nuove centrali, perche' non finanziare l'installazione di pannelli fotovoltaici?