Storie di ordinario razzismo

[shandy]

Negli ultimi giorni sono stata molto colpita da una notizia e vorrei discuterne con voi.
Un ragazzo di 23 anni, barista, interviene per placare una rissa scoppiata nel suo locale e viene ucciso.
http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni ... arese.html
Il colpevole è un albanesi.
Viene arrestato ed è ora in carcere, in attesa di essere processato.
Gli amici del ragazzo ucciso protestano. Come? Devastando la vetrina di una pizzeria gestita da un albanese (http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni ... ontri.html) e chiedendo a gran voce la pena di morte per l'assassino. (http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni ... gpiaz.html)

Innanzitutto, credo che buona parte della rabbia degli amici della vittima dipenda dal fatto che il colpevole è albanese. Credo che se la rissa fosse stata tra due italiani oggi la notizia non sarebbe su tutti i giornali e nessuno chiederebbe pena di morte o diritto di linciaggio. E credo che di storie del genere con protagonisti "italiani doc" ce ne siano già state a volontà.
Mi fa molta paura la reazione degli amici della vittima. E' comprensibile essere tristi, amareggiati e, perché no, anche arrabbiati per la morte di un amico, ma arrivare a quelle reazioni fa paura.
Guardandomi intorno mi rendo conto che in nessun Paese, nemmeno in Francia, dove gli immigrati sono arrivati alla (credo) quarta o quinta generazione, si possa parlare davvero di integrazione.
Qui in Belgio una grande percentuale della popolazione è congolese e ci sono moltissimi turchi e pakistani. Ma non vedo vera integrazione. I turchi gestiscono i "fast food", i pakistani i "night shop" e i congolesi non ho ancora capito che fanno. Impossibile essere serviti in un caffè da un nero. Non se ne incontrano negli uffici pubblici. Non ho mai visto una cassiera o una commessa nera. O turca, o marocchina...
Mi pare di capire che nella migliore delle ipotesi "tolleriamo" la presenza di persone "diverse" da noi, ma non siamo realmente in grado di annullare le distanze che ci separano. Perché?

Insomma, scusate le considerazioni un po' sparse, confuse e approssimative...ma voi cosa ne pensate?

[mizzy]

Shandy ho seguito più o meno la cosa anche io in tv... vedendo la vetrina rotta ... un senso di tristezza mi ha preso....

sentendo i cori urlati a squarciagola... il sangue un po' mi si è gelato...

la rabbia ti porta a fare cose assurde e non giustificabili... il fatto che sia stato un ragazzo albanese ha accentuato forse i toni e li ha addirittura esasperati ingiustamente, anche perchè come dici tu, di italiani che fanno la stessa cosa ce ne sono a bizzeffe...

la TV ed i giornalisti fano la loro parte....

alle parole "Pena di morte" rimango pietrificata....

... mentre credo che gli immigrati (in generale) senza permesso di soggiorno, senza lavoro e senza dimora siano un po' troppi e lasciati troppo al caso....

questo è confusamente ciò che penso....

[Conf]

faccio notare come mesi fa, quando è stato ammazzato un benzinaio, la Lega e tutti i suoi accoliti hanno gridato contro gli extracomunitari assassini piu o meno come ieri, salvo poi starsene zitti quando si scoprì che gli assassini erano due minorenni PADANI come la vittima. Idem dicasi per la notizia di ieri dell'omicidio di un minorenne nel napoletano, compiuto da un suo concittadino. In questo caso nessuno dice niente,nessuno si scandalizza. Perchè ? Perchè questi mica sono "diversi" da noi, e allora vanno bene,teniamoceli pure,sono terroni mica albanesi!
Poi per dovere di cronaca ed obiettività,devo dire che nel mio paesello ogni settimana c'è una rissa tra rumeni o marocchini, ultimamente degenerate pure in coltellate e spari. Che fare ? Cacciarli via tutti ? No, perchè al tempo stesso c'è una parte della comunità che si è integrata bene e vive e lavora regolarmente da anni senza creare problemi. Il problema è che ti accorgi sempre e comunque delle mele marce e non vedi quelle buone, e nel dubbio butteresti via tutto...

[ilmagodilussino]

gli amici del barista ucciso (e lui stesso) orbitavano attorno agli ultras varesini: una garanzia
nulla toglie che i colpevoli rispondano a paghino per omicidio

[shandy]

nulla toglie che i colpevoli rispondano a paghino per omicidio

su questo sono assolutamente d'accordo. indipendentemente dalla nazionalità dell'omicida e di quella della vittima.

[akela]

Gli amici del ragazzo ucciso protestano. Come? Devastando la vetrina di una pizzeria gestita da un albanese

Sarò cinico, ma penso che questi cosiddetti "amici" abbiano accolto come manna dal cielo questo tragico evento. Hanno avuto il loro pretesto e hanno potuto scatenare la violenza covata. Mi dispiace poi e mi preoccupa vedere parlamentari italiani, ministri della repubblica, cavalcare l'onda di questa violenza.

Mi pare di capire che nella migliore delle ipotesi "tolleriamo" la presenza di persone "diverse" da noi, ma non siamo realmente in grado di annullare le distanze che ci separano. Perché?

IMHO combattiamo ogni giorno una battaglia per salvaguardare la nostra identità da fantomatici "attacchi esterni". Abbiamo paura che qualcuno ce la rubi la nostra identità, di svegliarci al mattino, guardarci allo specchio e non riconoscerci più.
Curiamo la nostra insicurezza rifugiandoci dentro le mura del castello, insieme a persone che riconosciamo simili a noi e che sono insicure come noi. Interessanti in tal senso gli studi sociologici fatti sugli immigrati italiani in Inghilterra negli anni '50: i padri di famiglia proibivano ai figli di parlare inglese dentro casa, di invitare i compagni di scuola inglesi a casa, e non vi dico come andavano gli affari di cuore.
Se riesco a recuperare questi studi ve li cito con piacere. Intanto vi consiglio di recuperare...

Attili-Farabollini-Messeri. Il nemico ha la coda - Giunti, 1996

[Herbert West]

Mero appunto sulla forma...x favore Akela togli la prima persona plurale, almeno x quanto mi riguarda non voglio nemmeno x un secondo essere confuso con certa gente...
Poi, dopo aver sentito le farneticazioni di Maroni (scusate la parola), possibile che non ci sia stato uno str.... che ne abbia chiesto le dimissioni?

"tolleranza zero, non vuoi un sindaco ma invece un pistolero, che difenda la tua voglia di tranquillità, tolleranza zero, ormai non è più un mistero, chi minaccia la tua vita non può chiedere pietà" (Punkreas)

[TierrayLibertad]

Credo che il titolo del 3d sia per molti versi anche più indicativo del contenuto. Non so se Shandy nello scriverlo ha pensato solo di parafrasare il libro però, nonostante la notizia mi abbia particolarmente colpito, la cosa da sottolineare è che ormai questo razzismo è ordinario. Io per fortuna non mi ci abituo ma è indubbio che gli episodi sono ormai troppo numerosi.

Dopo il referendum, un'altra ragione di preoccupazione...

Ciao
TyL

[Rodolfo II]

Credo che se la rissa fosse stata tra due italiani oggi la notizia non sarebbe su tutti i giornali e nessuno chiederebbe pena di morte o diritto di linciaggio.

Secondo me il discorso è più complesso.

L'episodio che citi tu ha avuto una grande risonanza. Domenica sera, tra le sei e le sette, ero in pausa dai seggi e volevo sapere come stavano andando le votazioni: ho messo su Studio Aperto, l'unico tg che va in onda in quella fascia, e la notizia d'apertura era proprio questa, strillata e sviscerata con un fare morboso fino all'inverosimile. Le novità sulle elezioni, ovviamente, sono arrivate molto dopo.

Sul giornale di ieri, però, è apparsa anche un'altra notizia: quella di un padre, residente in Germania, che si fa migliaia di chilometri solo per andare ad ammazzare il convivente della figlia. Il ragazzo era albanese, il padre siciliano. Se n'è parlato pochissimo, quasi nulla, è vero, ma sono certo che molti si sarebbero "dissociati" (qualcuno l'ha fatto di fronte a me) da questo episodio dando ancora la colpa ai "terroni" impulsivi e dal coltello facile.

Nonostante possa sembrare che il razzismo della Lega si sia spostato sull'immigrazione più o meno clandestina, nel paese ci sono ancora fortissime tensioni basate solo sulla provenienza geografica. Finché tutto questo non ce lo lasceremo alle spalle (e ci vorrà ancora molto tempo) ci sarà sempre qualcuno da incolpare, qualcuno da odiare, qualcuno da perseguitare: fosse anche il nostro vicino di casa, fosse anche il nosro stesso fratello. E l'integrazione con lo straniero sarà sempre lontana anni luce.

Poi, mi sembra che anche in Belgio tra fiamminghi e valloni le cose non vadano molto bene...

[birby]

Questa mattina ho letto su "La Repubblica" di ieri, 13/06, un trafiletto che narrava i fatti di cronaca accaduti in un paese in provincia di Enna. I fatti in questione erano che il padre di una ragazza che ha accoltellato il fidanzato di lei, nella piazza del paese, solo perché questi era albanese... l'articolo riferiva che dopo aver sgozzato il ragazzo ha continuato ad infierire con il coltello e una volta finito abbia detto: "l'onore di mia figlia è salvo"...

io non ho parole.

[Therese]

Pochi giorni fa una bambina viene travolta da un'auto che la uccide. Ascolto la notizia al tg 1. La speaker annuncia che la colpevole è una donna "del luogo"(trattandosi di S.Benedetto del Tronto, direi italiana), ma la macchina appartiene ad un'extra-comunitario.
mi chiedo: ma che importanza ha chi è il proprietario? davvero sono rimasta molto male da una notizia data in questo modo. Per non parlare del ragazzo omosessuale a cui il Pra ha ritirato la patente perchè è gay
l'intolleranza ed il razzismo vanno ben oltre un gruppetto di esagitati

[shandy]

Ho scritto il titolo del 3d apposta, perché credo che ormai molte di queste storie siano entrate nella quotidianità della nostra vita e non ci colpiscano più come dovrebbero.

E' vero Rodolfo, qui in Belgio tra valloni e fiamminghi non va benissimo, però il tutto è stato risolto 25 anni fa creando uno stato federale, che concede molte libertà alle due parti. Ma la situazione non è nemmeno lontanamente paragonabile al nostro Nord/Sud: fiamminghi e valloni parlano due lingue completamente diverse (il francese, lingua neolatina, e l'olandese, della famiglia delle lingue germaniche), hanno due culture completamente diverse, storicamente non sono mai stati un Paese. Il Belgio è un "incidente della storia", una creazione a tavolino per favorire gli interessi di una parte e per il controllo di un'altra. La Francia faceva paura alla Prussia, ed ecco uno stato cuscinetto da mettere nel mezzo. (banalizzando molto molto molto)

Quello che turba, a me almeno, è il livello di non-integrazione degli immigrati, qui in Belgio come in Italia. L'immigrato serve per fare il lavoro sporco e duro che io non ho voglia di fare. Il turco mi vende le falafel. Ma guai farlo lavorare come impiegato in comune! Anche se magari è nato nel mio Paese, o anche solo ha frequentato le scuole nel mio Paese.
Ripeto, arriviamo alla tolleranza, nel migliore dei casi, ma non all'integrazione. Perché?

Nel frattempo, una "buona" notizia.

[-Lara-]

è vero.....non ci adiriamo più contro il razzismo come avremmo fatto tempo fa, c'è chi si è permesso di dire che adesso è ora che qualcuno faccia qualcosa perchè con gli albanesi in Italia non si sta più tranquilli, "le nostre donne vengono stuprate" i nostri giovani uccisi".......sono d'accordo che bisogna assicurare alla giustizia i colpevoli....ma chiunque sia colpevole....e qui stenderei un velo pietoso...ultimamente

[shandy]

Aggiungo un'altra considerazione, fatta nelle scorse settimane. Al bookcrossing italiano no partecipa nessun "immigrato". Conosco direttamente alcuni ragazzi marocchini che hanno fatto la scuola in Italia. Hanno un computer a casa, leggono. Come loro immagino ce ne siano molti in Italia. Però nessuno partecipa al bookcrossing...

[-Lara-]

beh bisognerebbe farglielo conoscere no???

In effetti qui si da per scontato che bookcrossing sia conoscoiuto da tutti ma non è affatto così...io l'ho scoperto per caso....ed è da molti anni che frequento internet magari l'ho anche sentito nominare fuori di qui ma fino a quando non ce l'hai davanti agli occhi non ti puoi rendere conto della vastità della cosa figuriamoci quindi per un extracomunitario che magari ha in più altri problemi

[shandy]

quello del bc è solo un esempio. e magari nemmeno azzecatissimo. capisco anch'io che spesso un immigrato ha altre cose a cui pensare...

[Iorek Byrnison]

Parlando di integrazione, non mi sembra di andare troppo fuori tema se cito l'esempio degli USA.
Fermo restando che si tratta di un continente, per cui le esperienze locali sono estremamente varie, lì abbiamo (volenti o nolenti) un esempio di integrazione.
Basato su cosa? Semplice: sul denaro. Gli USA è l'unica nazione in cui se sposi la filosofia del Swim or Sink chiunque può emergere, a prescindere dal colore. Una filosofia di facciata? No. E' così. Negli USA, se annulli la tua identità ed assumi totalmente la mentalità stelle e striscie, il colore della tua pelle non viene nemmeno notato.
E' integrazione, questa? Non lo so. E' quello che vogliamo? Non credo. Ma è un esempio, di sicuro.
Il paradosso è che spesso sono estrememente più estremisti appartenenti alle cosiddette minoranze che i WASP da 10 generazioni...

[-Lara-]

ma forse questa regola vige anche in Italia...anche se qui viene vissuta un po' più alla paesana rispetto a quello che può essere vissuto in USA....ovvero chi ha fortuna qui, chi ce la fa e diventa qualcuno non importa se sia o meno di colore...anche se qui è molto difficile che ci siano molti extracomunitari che si possano far strada....e sotto sotto cova la brace del gruppo nazionalista che dice .-...qui ci vivevano i miei avi = questa è la mia terra, concetto che per il "relativamente giovane" popolo americano è difficile ancora da avere nel DNA

[-Lara-]

poi, in effetti,...ci pensate cosa deve essere per un emigrato ( da paese povero ovviamente) cosa deve essere vivere in un paese che non ti appartiene come tradizione??? accidenti....la prima generazione che emigra deve abbandonare quel poco che lo lega alla propria terra...magari anche cose negative ma cose a contatto delle quali viveva...cioè la propria realtà per trovarsi in una realtà completamente diversa, che spesso non li accetta ( e mai li accetterà completamente) e questo accade per le prime generazioni....poi si vedrà, a guardare bene neppure l'America ha raggiunto la reale integrazione...c'è disparità tra bianchi e neri, pare che le prigioni ospitino molte più persone di colore e ispanici che bianchi e pare che i nativi americani nonostante la tanto declamata integrazione ormai ultradecennale non navighino in acque migliori ....

[shandy]

E' vero, negli Stati Uniti è normale trovare avvocati, medici, insegnanti neri. Ma è anche vero che i neri sono arrivati (non esattamente di loro volontà, ma questa è un'altra storia) alcuni secoli fa.
Cosa succede agli immigrati di oggi? Quanto è facile per un ispanico farsi una vita "normale" negli Stati Uniti?

Conosco poco, purtroppo, la realtà francese. E per quel poco so che anche lì ci sono molti problemi. Ma parlando delle realtà che conosco, mi chiedo: quanto tempo dovrà passare prima di vedere un avvocato nero in Italia? E un medico albanese? O rumeno? O di qualunque altro paese...

I have a dream...(ora mi lancio...) Sogno un Paese in cui il diritto all'istruzione sia veramente un diritto, per tutti. Che chi non ha mezzi economici possa essere aiutato a frequentare la scuola e l'università. Perché anche un senegalese possa laurearsi e fare un lavoro migliore del raccoglitore di frutta o dell'operaio.
Invece mi guardo intorno e vedo quello che è successo a Varese. E mi chiedo: ma perché, invece di perdere tempo ad odiare chi non è uguale a noi non lavoriamo per costruire una società diversa?

Vabbè, sono stanca e farnetico. Scusate.