Mozart: genio e/o mediocrità

I bookcorsari ascoltano anche musica (pare strano ma vero) e qui si puo' discutere dell'argomento.

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ilmagodilussino
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Mozart: genio e/o mediocrità

Messaggio da ilmagodilussino »

nessuno ha mai letto le lettere di mozart ai parenti e creditori o una sua recente biografia?
ho appena finito la morte di mozart di buscaroli (bellissimo e maniacalmente documentato) e mi è ritornata a galla con prepotenza lo stridente contrasto tra la musica (l'arte) e la vita...........

a chi interessa, una buona bibliografia mozartiana: http://digilander.libero.it/wolfgangamadeus/biblio.html

cit.

Il 4 giugno 1787, a pochi giorni dalla perdita del padre, Mozart è colpito da un altro lutto: muore infatti il suo storno! Acquistato il 17 maggio 1784, aveva vissuto con lui tre anni. “E se prestiamo fede a ciò che scrisse lo stesso Mozart - annota Wolfgang Hildesheimer - l'uccello sapeva cantare le prime cinque battute del tema del rondò dal concerto per pianoforte in sol maggiore (K.453)- e l'ornitologia non esclude affatto questa possibilità”. Quanto Mozart amasse il suo storno lo mostra l'elogio funebre che scrisse il giorno stesso: “Qui riposa un caro mattacchione, uno storno. Ancora nel fiore degli anni dovette conoscere l'amaro dolore della morte. Mi sanguina il cuore quando ci penso. Lettore! Versagli tu pure una lacrimuccia. Non era cattivo, era solo un po' vivace qualche volta anche un bel birbante quindi non un tontolone. Ci scommetto che è già lassù a cantarmi le lodi per questo servizio da amico del tutto disinteressato. Perché quando inaspettatamente si è dissanguato non ha pensato a quest'uomo che sa fare delle rime così belle”. Mozart nutriva una grande predilezione per gli uccelli, tanto che, dopo il decesso dello storno, acquistò un canarino che lo accompagnò fino alla notte tra il 4 e il 5 dicembre 1791. Disturbato dal suo canto, Mozart lo fece allontanare solo due ore prima della morte. Un altro aneddoto di diverso genere ma molto evocativo e, direi, rivelatore, è narrato dalla romanziera austriaca Karoline Pichler: mentre improvvisa variazioni sul tema del Non più andrai del Figaro, Mozart viene colto da improvvisa noia: “si alzò e cominciò, come spesso faceva quando gli prendeva l'estro di fare il buffone, a saltare sui tavoli e i divani, a miagolare come un gatto e fare una capriola dopo l'altra come un bambino scatenato....”.

p.s. ometto per ovvi motivi il testo di una lettera (delle tante) alla cuginetta scritta dallo stesso mozart mentre era in tournee in germania.
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Matrix
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Messaggio da Matrix »

Il genio, in qualsiasi campo si esprime, non sempre si accompagna a umanita'. Anzi se vai a leggerti le biografie dei geni del novecento ti accorgi che in privato erano meno che mediocri.
Un discorso a parte, invece, merita D'Annunzio che ha fatto della propria vita privata un opera d'arte.
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ilmagodilussino
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Messaggio da ilmagodilussino »

Matrix ha scritto:Il genio, ....
sono d'accordo; volevo proprio suscitare un dibattito (....noooooo! il dibattito nooooooooo!...) su come genio, mediocrità e normalità non siano categorie impermeabili, partendo da un esempio abbastanza chiaro (ma forse non noto a tutti.

come quest'altro (indovinate chi è ... l'insospettabile! ometto il luogo perchè aiuterebbe troppo....):


R....... , gennaio 1810

Carissima Signora.
Giacché mi trovo in viaggio volevo fare una visita a Voi e a tutti li Signori Ragazzi della Vostra conversazione, ma la neve mi ha rotto le tappe e non mi posso trattenere. Ho pensato dunque di fermarmi un momento per fare la piscia nel vostro portone, e poi tirare avanti il mio viaggio. Bensì vi mando certe bagattelle per cotesti figliuoli, acciocché siano buoni, ma ditegli che se sentirò cattive relazioni di loro, quest'altro anno gli porterò un po' di merda.

Veramente io voleva destinare a ognuno il suo regalo, per esempio a chi un corno, a chi un altro, ma ho temuto di dimostrare parzialità, e che quello il quale avesse li corni curti invidiasse li corni lunghi. Ho pensato dunque di rimettere le cose alla ventura, e farete così. Dentro l'anessa cartina trovarete tanti biglietti con altrettanti numeri. Mettete tutti questi biglietti dentro un orinale, e mischiateli ben bene con le vostre mani. Poi ognuno pigli il suo biglietto, e veda il suo numero. Poi con l'anessa chiave aprite il baulle. Prima di tutto ci trovarete certa cosetta da godere in comune e credo che cotesti Signori la gradiranno perché sono un branco di ghiotti. Poi ci trovarete tutti li corni segnati col rispettivo numero. Ognuno pigli il suo, e vada in pace. Chi non è contento del corno che gli tocca, faccia a baratto con li corni delli compagni. Se avvanza qualche corno lo riprenderò al mio ritorno. Un altr'anno poi si vedrà di far meglio.

Voi poi Signora carissima avvertite in tutto quest'anno di trattare bene cotesti Signori, non solo col caffè che già si intende, ma ancora con pasticci, crostate, cialde, cialdoni, ed altri regali, e non siate stitica, e non vi fate pregare, perché chi vuole la conversazione deve allargare la mano, e se darete un pasticcio per sera sarete meglio lodata, e la vostra conversazione si chiamerà la conversazione del pasticcio. Frattanto state allegri, e andate tutti dove io vi mando, e restateci finché non torno, ghiotti, indiscreti, somari, scrocconi dal primo fino all'ultimo.

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Messaggio da Matrix »

Non ho proprio idea......mi arrendo. Chi e'??????????? Sono curioso come una scimmia.
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Messaggio da -gioRgio- »

ilmagodilussino ha scritto:
Matrix ha scritto:Il genio, ....
sono d'accordo; volevo proprio suscitare un dibattito (....noooooo! il dibattito nooooooooo!...) su come genio, mediocrità e normalità non siano categorie impermeabili, partendo da un esempio abbastanza chiaro (ma forse non noto a tutti.
E' un argomento molto molto interessante. Se vi va, potreste andare a dare un'occhiata a questo vecchio thread su it.arti.musica.classica, dove sono toccati un po' tutti gli argomenti messi in ballo.
Ultima modifica di -gioRgio- il lun mar 21, 2005 10:29 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da ilmagodilussino »

ilmagodilussino ha scritto:La Befana
...che scriveva da: recanati, gennaio 1810 :D
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Messaggio da ilmagodilussino »

-gioRgio- ha scritto:E' un argomento molto molto interessante. Se vi va, potreste andare a dare un'occhiata a
questo vecchio thread
su it.arti.musica.classica, dove sono toccati un po' tutti gli argomenti messi in ballo.

grazie! illuminante.
allora non sbagliavo immaginandolo un argomento stimolante! :wink:
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Messaggio da -gioRgio- »

ilmagodilussino ha scritto: allora non sbagliavo immaginandolo un argomento stimolante! :wink:
Beh, pronunciando la parolina magica "Mozart" era difficile sbagliarsi :)
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Messaggio da Matrix »

ilmagodilussino ha scritto:
ilmagodilussino ha scritto:La Befana
...che scriveva da: recanati, gennaio 1810 :D
ok capito. Grazie. Non l'avrei mai immaginato
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Messaggio da Joglar »

... scelgo di riesumare questo argomento perchè mi sembra interessante specularci un po' su...
Genio e mediocrità. Cos'è il genio? Una particolare predilezione e/o inclinazione e/o sensibilità verso un'attività specifica (in campo artistico, come in qualunque altro ambito), che porta ad eccellere nell'intraprendere la stessa. Cos'è la mediocrità? Corrispondere alla media generale praticamente in tutto. Il fatto che il termine _genio_ abbia un'accezione positiva, al contrario della mediocrità, è un'ulteriore prova di quanto la nostra razza privilegi in maniera indefessa le capacità mentali, e dunque la razionalità, su tutte le altre potenzialità, dato che di solito sono considerati individui geniali soltanto coloro che abbiano talenti artistici particolari (infatti, si usa poco definire "genii" degli atleti, per esempio, perchè la loro attività non è direttamente riconducibile alla psiche). Ma spesso il genio comporta un deficit su altri fronti (per compensare? :think: ), perciò non è che sia una qualità alla quale ambire a tutti i costi, almeno secondo il mio punto di vista... il genio, alla fine, è colui che padroneggia egregiamente una tecnica... e a che servirebbe la genialità per poi finire come Nietzsche, o come Baudelaire? O come Constable, poveraccio?
E che dire di Gauguin, che è considerato un genio artistico, ma ha non ci ha pensato due volte a mollare moglie e figli per trasferirsi in Polinesia, Cézanne, che se n'è sempre sbattuto della famiglia, o Monet che era uno spiantato che si faceva mantenere da Manet... e Raffaello si è scopato mezza Roma e gli è stato fatale (37 anni da genio per schiattare di sifilide), Leopardi era fisicamente sfigatissimo (a proposito, mago, la tua citazione è stata una chicca squisitissima :mrgreen: ), Van Gogh era un pazzo, Rodin un megalomane arrapato, e così via, fino a Pirandello che addirittura disse "la vita, o la si vive o la si scrive" (????? ma se non vivi di che cosa scrivi?, domando io)... insomma, i deficit di cui sopra. E la cosa è ambivalente: a volte un genio può avere delle lacune abissali in tutti gli altri campi, a volte "si diventa" genii perchè la propria vita emotiva/sentimentale (privata, insomma) è un completo disastro... e poi ci si rimette alla Storia, che decreterà i nomi dei _prescelti_.
Quanto a me, da bambina sognavo la gloria del Parnaso (la pronipotina di Dante e la figlia di Kundera, per intenderci), ma adesso i miei desideri si sono un po' ridimensionati (forse perchè ho scoperto che oltre al talento artistico ci vuole dell'altro, per vivere)... anche se in fondo il desiderio non è mai sopito (diciamo che ho lasciato il cassetto aperto :roll: )...
Quesito per voi: meglio un genio destinato a scintillare nella polvere di una vita "maledetta" (ovvero un pazzo ipersensibile) o una persona che sappia essere brillante per le persone che le stanno intorno? Insomma, meglio un folle genialoide o un adorabile nessuno? Arte o Vita?
Naturalmente non vale rispondere un po' e un po', come verrebbe spontaneo...
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